Gesù, vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.
Mentre sedeva a tavola nella casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e se ne stavano a tavola con Gesù e con i suoi discepoli. Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Come mai il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?».
Udito questo, disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate a imparare che cosa vuol dire: “Misericordia io voglio e non sacrifici”. Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti, ma i peccatori».
La chiamata di Gesù nel seguirLo non lascia mai nessuno indifferente, soprattutto di chi più di ogni altro ha bisogno del Suo amore e del Suo sostegno, ad un pubblicano cioè Matteo che gli chiede di venire a Lui, egli lascia tutto e Lo segue perchè ha visto in Gesù l'unico che non lo giudica per il lavoro che svolge e lo invita addirittura a pranzo insieme ad altri che avevano la sua stessa professione, e alle critiche dei farisei che chiedono perchè il loro Maestro mangia insieme a gente considerata da tutti peccatrice, Gesù risponde che non sono i sani che hanno bisogno del medico ma i peccatori, e di imparare cosa significa avere misericordia con coloro che tutti considerano peccatori, perchè sono proprio questi che hanno più bisogno di incontrare Gesù, per pentirsi dei propri peccati e di cambiare vita grazie a Lui.
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La regina del sud sorgerà nel giudizio. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone
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In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?».
E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno.
I discepoli di Giovanni fanno notare a Gesù che Lui e i suoi discepoli non digiunano mentre loro lo fanno anche per rispetto verso Giovanni, ma Gesù dice loro che fino a quando è con loro come uno Sposo alle nozze, i suoi discepoli possono fare quello che vogliono ma quando Lui non ci sarà più allora digiuneranno perchè si dovranno preparare per la loro futura missione che Gesù stesso ha cominciato, cioè far conoscere il Vangelo a tutto il mondo e divulgare attraverso loro la novità che ha portato loro Dio Padre cioè la venuta e la Parola di Gesù, Lo Sposo dell'umanità.
E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno.
I discepoli di Giovanni fanno notare a Gesù che Lui e i suoi discepoli non digiunano mentre loro lo fanno anche per rispetto verso Giovanni, ma Gesù dice loro che fino a quando è con loro come uno Sposo alle nozze, i suoi discepoli possono fare quello che vogliono ma quando Lui non ci sarà più allora digiuneranno perchè si dovranno preparare per la loro futura missione che Gesù stesso ha cominciato, cioè far conoscere il Vangelo a tutto il mondo e divulgare attraverso loro la novità che ha portato loro Dio Padre cioè la venuta e la Parola di Gesù, Lo Sposo dell'umanità.
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Gesù disse:
«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
Gesù loda Dio Padre per il potere che Gli ha dato e cioè di far conoscere la Sua Parola di vita non a sapienti e dotti, ma a gente semplice e umile e che solo Lui può rivelarsi a chi ha veramente fede sia nel Padre che nel Figlio perchè Gesù ha avuto questo potere da Dio, poi Gesù dice di venire a Lui tutti coloro che sono stanchi e oppressi e Lui darà ristoro per le loro anime e per la loro vita, e di imparare da Lui che è mite e umile di cuore e prendendo il Suo esempio di dolcezza e mansuetudine troveranno la pace che loro cercano, perchè Gesù è venuto sulla terra proprio per questo, cioè portare il Suo giogo cioè l'Amore divino Suo e di Dio Padre sulla terra affinchè chiunque creda in Lui e quindi anche in Dio troverà pace e riposo, e amore per Dio.
«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
Gesù loda Dio Padre per il potere che Gli ha dato e cioè di far conoscere la Sua Parola di vita non a sapienti e dotti, ma a gente semplice e umile e che solo Lui può rivelarsi a chi ha veramente fede sia nel Padre che nel Figlio perchè Gesù ha avuto questo potere da Dio, poi Gesù dice di venire a Lui tutti coloro che sono stanchi e oppressi e Lui darà ristoro per le loro anime e per la loro vita, e di imparare da Lui che è mite e umile di cuore e prendendo il Suo esempio di dolcezza e mansuetudine troveranno la pace che loro cercano, perchè Gesù è venuto sulla terra proprio per questo, cioè portare il Suo giogo cioè l'Amore divino Suo e di Dio Padre sulla terra affinchè chiunque creda in Lui e quindi anche in Dio troverà pace e riposo, e amore per Dio.
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