è stato un attimo, ma non dimenticherò mai i suoi occhi!
Giovanni Paolo II il grande
- Mard62
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Re: Giovanni Paolo II il grande
Una sola volta è passato vicino a me, dopo il Te Deum a S. Pietro,
è stato un attimo, ma non dimenticherò mai i suoi occhi!
è stato un attimo, ma non dimenticherò mai i suoi occhi!
Mard62
Che tutti siano "uno"... affinché il mondo creda.
Che tutti siano "uno"... affinché il mondo creda.
Re: Giovanni Paolo II il grande
UN UOMO VENUTO DA LONTANO
Un uomo venuto da molto lontano,
negli occhi il ricordo dei campi di grano,
il vento di Auschwitz portava nel cuore
e intanto scriveva poesie d'amore,
amore che nasce dentro il cuore dell'uomo
per ogni altro uomo.
Un uomo venuto da molto lontano
stringeva il dolore e un libro nella mano
qualcuno ha sparato ed io quel giorno ho pianto,
ma tutto il mondo gli è rimasto accanto:
quel giorno il mondo ha ritrovato il cuore,
la verità non muore.
Un uomo che parte, vestito di bianco,
per mille paesi e non sembra mai stanco,
ma dentro i suoi occhi un dolore profondo:
vedere il cammino diverso del mondo,
la guerra e la gente che cambia il suo cuore,
la verità che muore.
Va', dolce grande uomo, va'.
Va', parla della libertà.
Va' dove guerra, fame e povertà
hanno ucciso anche la dignità.
Va' e ricorda a questo cuore mio
che Caino sono pure io.
Dall'Est è arrivato il primo squillo di tromba,
il mondo si ferma... c'è qualcosa che cambia,
un popolo grida: Noi vogliamo Dio,
la libertà è solo un dono suo.
Tu apri le braccia e incoraggi i figli
ad essere fratelli.
Va', dolce grande uomo, va'.
Va, parla della libertà.
Va " dove l'uomo ha per sorella
solo lebbra e mosche sulle labbra.
Va' e ricorda a questo cuore mio
che Caino sono pure io.
Amedeo Minghi (scritta da Marcello Marrocchi)
"Se mi sbaglio mi corriggerete"
Un uomo venuto da molto lontano,
negli occhi il ricordo dei campi di grano,
il vento di Auschwitz portava nel cuore
e intanto scriveva poesie d'amore,
amore che nasce dentro il cuore dell'uomo
per ogni altro uomo.
Un uomo venuto da molto lontano
stringeva il dolore e un libro nella mano
qualcuno ha sparato ed io quel giorno ho pianto,
ma tutto il mondo gli è rimasto accanto:
quel giorno il mondo ha ritrovato il cuore,
la verità non muore.
Un uomo che parte, vestito di bianco,
per mille paesi e non sembra mai stanco,
ma dentro i suoi occhi un dolore profondo:
vedere il cammino diverso del mondo,
la guerra e la gente che cambia il suo cuore,
la verità che muore.
Va', dolce grande uomo, va'.
Va', parla della libertà.
Va' dove guerra, fame e povertà
hanno ucciso anche la dignità.
Va' e ricorda a questo cuore mio
che Caino sono pure io.
Dall'Est è arrivato il primo squillo di tromba,
il mondo si ferma... c'è qualcosa che cambia,
un popolo grida: Noi vogliamo Dio,
la libertà è solo un dono suo.
Tu apri le braccia e incoraggi i figli
ad essere fratelli.
Va', dolce grande uomo, va'.
Va, parla della libertà.
Va " dove l'uomo ha per sorella
solo lebbra e mosche sulle labbra.
Va' e ricorda a questo cuore mio
che Caino sono pure io.
Amedeo Minghi (scritta da Marcello Marrocchi)
"Se mi sbaglio mi corriggerete"
- Mariella
- Veterano del Forum
- Messaggi: 2070
- Iscritto: venerdì 3 ottobre 2008, 19:35
- Località: Sicilia
- Contatta:
Re: Giovanni Paolo II il grande
Sappiamo che la vera pace in Medio Oriente
sarà solo il frutto della comprensione reciproca
e del rispetto fra tutti i popoli della regione:
ebrei, cristiani, musulmani.
In questa prospettiva
il mio pellegrinaggio
è un viaggio della speranza:
la speranza che il XXI secolo
porti alla nuova solidarietà
fra i popoli del mondo,
nella convinzione che lo sviluppo,
la giustizia e la pace non si ottengono
se non per tutti.
sarà solo il frutto della comprensione reciproca
e del rispetto fra tutti i popoli della regione:
ebrei, cristiani, musulmani.
In questa prospettiva
il mio pellegrinaggio
è un viaggio della speranza:
la speranza che il XXI secolo
porti alla nuova solidarietà
fra i popoli del mondo,
nella convinzione che lo sviluppo,
la giustizia e la pace non si ottengono
se non per tutti.
(Al presidente dello Stato di Israele, Weizman.
Gerusalemme, 23 marzo 2000)
Gerusalemme, 23 marzo 2000)
Re: Giovanni Paolo II il grande
Benedizione di Giovanni Paolo II
XV Giornata Mondiale della Gioventù,
Tor Vergata, sabato 19 agosto 2000
"...Questa sera vi consegnerò il Vangelo... Se l'ascolterete nel silenzio, nella preghiera,
... allora incontrerete Cristo e lo seguirete, impegnando giorno dopo giorno la vita per Lui.
In realtà, è Gesù che cercate quando sognate la felicità;
è Lui che vi aspetta quando niente vi soddisfa di quello che trovate;
è Lui la bellezza che tanto vi attrae;
è Lui che vi provoca con quella sete di radicalità che non vi permette di adattarvi al compromesso;
è Lui che vi spinge a deporre le maschere che rendono falsa la vita;
è Lui che vi legge nel cuore le decisioni più vere che altri vorrebbero soffocare.
E' Gesù che suscita in voi il desiderio di fare della vostra vita qualcosa di grande,
la volontà di seguire un ideale, il rifiuto di lasciarvi inghiottire dalla mediocrità,
il coraggio di impegnarvi con umiltà e perseveranza
per migliorare voi stessi e la società, rendendola più umana e fraterna.
Oggi siete qui convenuti per affermare che nel nuovo secolo
non vi presterete ad essere strumenti di violenza e distruzione;
Voi non vi rassegnerete ad un mondo in cui altri esseri umani muoiono di fame,
restano analfabeti, mancano di lavoro.
Voi difenderete la vita in ogni momento del suo sviluppo terreno,
vi sforzerete con ogni vostra energia di rendere questa terra più abitabile per tutti.
Difenderete la pace, pagando anche di persona se necessario.
Cari giovani del secolo che inizia, dicendo "sì" a Cristo, voi dite "sì" ad ogni vostro più nobile ideale.
Non abbiate paura di affidarvi a Lui. Egli vi guiderà,
vi darà la forza di seguirlo ogni giorno e in ogni situazione.”
XV Giornata Mondiale della Gioventù,
Tor Vergata, sabato 19 agosto 2000
"...Questa sera vi consegnerò il Vangelo... Se l'ascolterete nel silenzio, nella preghiera,
... allora incontrerete Cristo e lo seguirete, impegnando giorno dopo giorno la vita per Lui.
In realtà, è Gesù che cercate quando sognate la felicità;
è Lui che vi aspetta quando niente vi soddisfa di quello che trovate;
è Lui la bellezza che tanto vi attrae;
è Lui che vi provoca con quella sete di radicalità che non vi permette di adattarvi al compromesso;
è Lui che vi spinge a deporre le maschere che rendono falsa la vita;
è Lui che vi legge nel cuore le decisioni più vere che altri vorrebbero soffocare.
E' Gesù che suscita in voi il desiderio di fare della vostra vita qualcosa di grande,
la volontà di seguire un ideale, il rifiuto di lasciarvi inghiottire dalla mediocrità,
il coraggio di impegnarvi con umiltà e perseveranza
per migliorare voi stessi e la società, rendendola più umana e fraterna.
Oggi siete qui convenuti per affermare che nel nuovo secolo
non vi presterete ad essere strumenti di violenza e distruzione;
Voi non vi rassegnerete ad un mondo in cui altri esseri umani muoiono di fame,
restano analfabeti, mancano di lavoro.
Voi difenderete la vita in ogni momento del suo sviluppo terreno,
vi sforzerete con ogni vostra energia di rendere questa terra più abitabile per tutti.
Difenderete la pace, pagando anche di persona se necessario.
Cari giovani del secolo che inizia, dicendo "sì" a Cristo, voi dite "sì" ad ogni vostro più nobile ideale.
Non abbiate paura di affidarvi a Lui. Egli vi guiderà,
vi darà la forza di seguirlo ogni giorno e in ogni situazione.”