- Quando la superbia galoppa, la vergogna siede in groppa.
Brutta malattia la superbia
Regole del forum
Primo: Nessuno deve dire alcunché contro Dio.
Secondo: Si può criticare la Chiesa, ma non la Scrittura.
Terzo: Non si offendono gli utenti del Forum.
Quarto: Ognuno è libero di esprimere le proprie idee nel rispetto degli altri.
Quinto: Tenere presente che per alcune persone Dio non è un optional.
Sesto: L'Amministratore agisce con autorevolezza.
Settimo: "Non condivido le tue idee, ma morirei perché tu le possa esprimere".
Ottavo: Non si fanno questioni personali, per le diverse idee espresse.
Primo: Nessuno deve dire alcunché contro Dio.
Secondo: Si può criticare la Chiesa, ma non la Scrittura.
Terzo: Non si offendono gli utenti del Forum.
Quarto: Ognuno è libero di esprimere le proprie idee nel rispetto degli altri.
Quinto: Tenere presente che per alcune persone Dio non è un optional.
Sesto: L'Amministratore agisce con autorevolezza.
Settimo: "Non condivido le tue idee, ma morirei perché tu le possa esprimere".
Ottavo: Non si fanno questioni personali, per le diverse idee espresse.
Re: Brutta malattia la superbia
Non a caso, la superbia, è elencata tra i sette vizi capitali.
La persona superba desidera essere ossequiata da persone meschine e per meriti supposti o imprese di nessun valore.
Insegue obiettivi effimeri quali la bellezza esteriore fine a se stessa o l'adulazione di persone di scarso peso morale.
La persona superba desidera essere ossequiata da persone meschine e per meriti supposti o imprese di nessun valore.
Insegue obiettivi effimeri quali la bellezza esteriore fine a se stessa o l'adulazione di persone di scarso peso morale.
nancy
Re: Brutta malattia la superbia
Il superbo è una persona innamorata della propria superiorità, vera o presunta, per la quale si aspetta un riconoscimento. Di solito la persona superba si conosce poco; è talmente infatuata di se stessa che ogni tentativo di renderla più consapevole si rivela inutile. Non vuole intendere ragione, non tollera alcuna contraddizione e gli piace la compagnia degi adulatori.
La superbia fa sì che l'uomo si opponga ad ogni trasformazione interiore; fa' tutto il possibile perché l'uomo non veda ciò che c'è di buono nell'altro, non perdoni, non esprima i suoi sentimenti e le sue emozioni, non sia autentico, non cerchi di fare qualche cosa per la sua crescita personale.
La superbia è sottilmente imparentata con l'invidia perché, se il superbo viene superato, non si rassegna. Al pari dell'invidia, anche la superbia ha un carattere "relazionale" nel senso che nessuno si insuperbisce in solitudine, ma sempre in relazione agli altri, di cui ha un assoluto bisogno per poter esprimere nei loro confronti la sua superiorità.
Conclusione:
Nella nostra cultura c'è poco orgoglio e molta superbia, poca dignità e molta apparenza: per apparire si è disposti persino a svendersi e servire. È il degrado che crea uomini superbi senza orgoglio e uomini servizievoli senza umiltà. La superbia è servile: non deve stupire chi, dopo aver conosciuto potere e ricchezza, quando va in rovina non ha nessuna difficoltà a strisciare.
Quando qualcuno si mostra gentile e umile, può succedere che la gente dica che sia un debole, e ne approfitti per calpestarlo con prepotenza. Ma dopo un po', tutti si accorgeranno che il suo comportamento non è dettato da debolezza ma da una grande forza morale e spirituale.
La superbia fa sì che l'uomo si opponga ad ogni trasformazione interiore; fa' tutto il possibile perché l'uomo non veda ciò che c'è di buono nell'altro, non perdoni, non esprima i suoi sentimenti e le sue emozioni, non sia autentico, non cerchi di fare qualche cosa per la sua crescita personale.
La superbia è sottilmente imparentata con l'invidia perché, se il superbo viene superato, non si rassegna. Al pari dell'invidia, anche la superbia ha un carattere "relazionale" nel senso che nessuno si insuperbisce in solitudine, ma sempre in relazione agli altri, di cui ha un assoluto bisogno per poter esprimere nei loro confronti la sua superiorità.
Conclusione:
Nella nostra cultura c'è poco orgoglio e molta superbia, poca dignità e molta apparenza: per apparire si è disposti persino a svendersi e servire. È il degrado che crea uomini superbi senza orgoglio e uomini servizievoli senza umiltà. La superbia è servile: non deve stupire chi, dopo aver conosciuto potere e ricchezza, quando va in rovina non ha nessuna difficoltà a strisciare.
Quando qualcuno si mostra gentile e umile, può succedere che la gente dica che sia un debole, e ne approfitti per calpestarlo con prepotenza. Ma dopo un po', tutti si accorgeranno che il suo comportamento non è dettato da debolezza ma da una grande forza morale e spirituale.
Dio è più grande del nostro cuore e conosce ogni cosa. (Giovanni)
- Mariella
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