Anche nel mondo pubblicitario, con alcuni vecchi e nuovi riferimenti...
Ma chi erano i Magi?...
Intanto non erano re...
La denominazione "re Magi" è frutto di un'alterazione non attestata
dei Vangeli...
Erano probabilmente degli uomini molto dotti, probabilmente, dei dignitari religiosi, esperti di astrologia.
Non dimentichiamo, che in quel contesto storico, astrologia e astronomia, erano sostanzialmente la stessa cosa; anzi, l'astronomia era funzionale all'astrologia...
Questi saggi, rilevando un fenomeno celeste assolutamente eccezionale, si misero in viaggio, portando con sé oro, incenso e mirra.
O forse partirono solo con molto oro, comprando poi durante il viaggio, incenso e mirra.
Doni preziosi, pregiati, probabilmente utilizzati da Giuseppe, durante l'esilio in Egitto (doni provvidenziali).
Ma qual è il significato simbolico e reale di questi doni?
L'oro, il metallo nobile per eccellenza, l'oro dei re, perché i Magi, sapevano che stava per nascere un re, e forse sapevano che si trattava del Re dei re.
L'incenso, offerto alle divinità, simbolo di adorazione. Forse sapevano, che il Re in questione, era un uomo-Dio. Sicuramente avevano compreso che quella nascita, in qualche modo, veniva direttamente da Dio. Infatti Lo adorarono, riconoscendo la Sua divinità.
E la mirra??? Questa sconosciuta???
La mirra, è un tipo di resina, che viene secreta da un albero spinoso (cosa ci ricorda???). A forma di grani rossi, come lacrime rosse (a me ricorda qualcosa...). Utilizzata nell'antichità come balsamo, per imbalsamare appunto i cadaveri (anche qui), avente tra le altre cose, proprietà anestetiche...
Vi andò anche Nicodèmo, quello che in precedenza era andato da lui di notte, e portò una mistura di mirra e di aloe di circa cento libbre. Giovanni 19,39 (sepoltura)
... e gli offrirono vino mescolato con mirra, ma egli non ne prese. Marco 15,23 (sulla croce)
A parte questi riferimenti che qualcuno potrebbe considerare "coincidenze", la mirra è una gommoresina dal sapore amaro, davvero amaro.
E Gesù, "uomo dei dolori, che ben conosce il patire", la sofferenza, la conosceva davvero bene, sia fisica, che spirituale:
- Nato in una stalla: non c'era neve in Palestina, ma la notte, fa freddo. Senza contare, che nella stalla, ci stanno gli animali.
- Nemmeno è nato, e già vogliono farlo fuori: deve fuggire in Egitto!
- La sua gente, non lo accetta: "Venne fra la sua gente, ma i suoi non l'hanno accolto".
- La gente, travisa il suo messaggio: "...trasgredite le prescrizioni più gravi della Legge: la Giustizia, la Misericordia e la Fedeltà. Queste cose bisognava praticare, senza omettere quelle."
- Ignora il suo messaggio: "Non chi dice: «Signore! Signore!», ma chi fa!"
- In diverse occasioni gli scribi e i farisei, cercano di farlo fuori, semplicemente perché dice la Verità.
- Abbandonato dai 12, tradito da Pietro e da Giuda, seppur con esiti diversi.
- Sebbene deve affrontare una dolorosa morte, non si tira indietro, e la affronta...
E si potrebbe continuare....
È evidente, come oro, incenso e mirra, siano anche simboli di una dimensione molto più profonda.
In particolare, l'oro e l'incenso, sono più legati alla Sua natura divina. Ma la mirra, questa sconosciuta, è simbolo profetico, della sua vita terrena.
E per questo, da un certo punto di vista, il dono più prezioso...
Nulla, davanti a Dio, è più importante del sacrificio e della sofferenza! Specie quando il sacrificio in questione è quello di Cristo.