Ecco, il mio servo avrà successo, sarà onorato, esaltato e molto innalzato.
Come molti si stupirono di lui - tanto era sfigurato per essere d'uomo il suo aspetto e diversa la sua forma da quella dei figli dell'uomo - così si meraviglieranno di lui molte genti; i re davanti a lui si chiuderanno la bocca, poiché vedranno un fatto mai ad essi raccontato e comprenderanno ciò che mai avevano udìto.
(Isaia 52,13-15)
Sulla scia di Simone di Cirene, ecco che appare un altro personaggio: Veronica. Non menzionata nella Scrittura, ma desunta da alcuni vangeli apocrifi. A ben guardare, Simone e Veronica, sono 2 facce della stessa medaglia: l'aiuto maschile e l'aiuto femminile.
Ognuno aiuta come può, in base al suo essere e alle sue attitudini.
La tradizione, racconta che questa donna, mossa a compassione, abbia asciugato il volto di Gesù dal sangue e dal sudore; in virtù di questo gesto, sul panno, è rimasto impresso il volto di Gesù.
Il fatto, se non vero, è verosimile.
E l'esempio che se ne trae, può farci pensare a quante Veroniche, aiutino il Cristo che ancora oggi, si trova sulla Via della Croce, nella malattia, nella sofferenza, nel dolore. Il volontariato, ufficiale e ufficioso, religioso o laico, si muove in questa direzione.
Una coppia di miei carissimi amici, ogni sabato, da anni, assiste un ragazzo disabile.
Lo fanno con discrezione, senza nascondersi, ma senza fare le pubblicazioni. (Le pubblicazioni le stanno facendo per altre ragioni... ).
Senza i vari Simone, e le varie Veroniche, sarebbe veramente allucinante.
Sicuramente, in chi aiuta il fratello in difficoltà o in sofferenza, si imprime sul cuore e negli occhi, il volto di Cristo, anche se non se ne è consapevoli o non si è interessati. "Lo Spirito, soffia dove vuole", anche in chi non crede.