Ipotesi Monti Bis
Inviato: domenica 18 novembre 2012, 19:51
L’ipotesi Monti Bis, è un’ipotesi deleteria, nel caso in cui questa si concretizzasse senza una candidatura dello stesso Monti. Anche nella Roma Repubblicana, esisteva il dictator, che entrava in scena in casi eccezionali; ma il suo potere durava al massimo un anno (a seconda delle varie epoche storiche); poi si tornava a elezioni, per dare il potere assoluto ai consoli, ovvero alla diarchia consolare. Qui si vorrebbero dare poteri (sebbene non assoluti) a una persona, per altri 5 anni, senza che questa sia eletta (nemmeno quale parlamentare, essendo un senatore a vita!!!!). Se Monti vuole governare, o qualcuno (il CFM: Casini, Fini, Montezemolo) vuole che Monti governi, il Presidente del Consiglio in carica, crei una “Lista Monti” sostenuta dal CFM e da chi vuole sostenerlo e si candidi. E decida democraticamente il Popolo. Altrimenti, se dopo le elezioni, ma senza passare per le elezioni, tornasse Monti, significa solo che le elezioni sono una farsa e che non siamo più in Democrazia. Bene dice Bersani su questo punto, ovvero che la sera delle elezioni (o il giorno dopo, quello che è) ci deve essere una forte e chiara maggioranza definita, col Presidente del Consiglio scelto dal Popolo, aggiungiamo. Quindi, con un ampio premio di maggioranza, finalizzato a garantire in ogni caso, la governabilità. Di cosa si ha paura? Che vinca Grillo così? Nemmeno io sarei entusiasta… ma non si può essere democratici a convenienza. O si ammette che la Democrazia e la migliore forma di Governo possibile, in ogni caso e in ogni circostanza, o si aprano con onestà altri scenari. In modo chiaro, trasparente, esplicito. Ma non si può dire: “Se favorito è Tizio, la Democrazia va bene, se invece è favorito Caio, la Democrazia non va più bene”. La Democrazia, non può essere a intermittenza. Questa è disonestà. Nonché ingannare il Popolo. I vari sostenitori di Monti, si chiedano piuttosto perché Grillo riscuote un certo consenso. E certamente, l’idea di vanificare le elezioni, non aiuta a riavvicinare il Popolo alla politica tradizionale. Finora, l’unico che sul punto, ha parlato con una certa chiarezza, è Bersani. Il PDL… sembra si faccia sentire in sordina, perché in questo momento non gli conviene per i suoi problemi interni… Se c'è, si dovrebbe fare sentire in modo molto più forte, contro ogni ipotesi di Monti bis.
L’eccezione, si può fare… una volta. Ed è in corso d’opera. Adesso basta. Dura da oltre un anno. Si candidi Monti, altrimenti, si limiti a dare il suo contributo, quale senatore a vita. E se proprio devono vanificare le elezioni, abbiano il coraggio di dirlo prima e di non farle: almeno ci risparmiamo questi soldi; ma se si fanno, si deve rispettare il responso, assicurandosi a priori, con ampio premio di maggioranza, che non ci siano problemi di governabilità. Forse si ha solo paura di un forte no a Monti, a prescindere da Grillo: peggio di peggio. Se al Popolo non piace questo Governo, fatta l’eccezione, il Popolo Sovrano, deve poterlo mandare a casa… con un viaggio di sola andata. Altrimenti, non è più il Popolo Sovrano, ma il Popolo Suddito. Vogliamo eleggere un Re? Benissimo. Ma sempre il Popolo lo deve scegliere.
Ci hanno stancato questi Governi, di qualsiasi colore politico, che pensano (se ci pensano!) al futuro. Del futuro, al momento, poco ci interessa. Ci interessa il presente. Al massimo, il prossimo futuro. E non è onesto, adesso, dire in prossimità delle elezioni: “Adesso pensiamo ai disoccupati, ai precari, ecc.”. Se adesso significasse entro le (prima delle) elezioni, allora sarebbe OK. Se adesso significa: altri 5 anni di Monti, senza che questi si candidi… no grazie. È solo un inganno. Prima dare, dopo, eventualmente ricevere. E finora Monti, a parte la detrazione fiscale al 50%, per le ristrutturazioni edilizie (e quella al 55% per quelle energetiche) ha solo preso (ancora non sappiamo come finisce con l’IMU). Eravamo tutti bravi, anche senza la Bocconi, ad aumentare le tasse, senza creare lavoro, occupazione. Hanno salvato l’Eurozona. Non ce ne frega nulla dell’Euro e dell’Eurozona, senza un lavoro. Meglio avere un lavoro dignitoso senza l’Eurozona e senza l’Euro, che avere l’Eurozona e l’Euro senza un lavoro o senza un lavoro dignitoso.
L’eccezione, si può fare… una volta. Ed è in corso d’opera. Adesso basta. Dura da oltre un anno. Si candidi Monti, altrimenti, si limiti a dare il suo contributo, quale senatore a vita. E se proprio devono vanificare le elezioni, abbiano il coraggio di dirlo prima e di non farle: almeno ci risparmiamo questi soldi; ma se si fanno, si deve rispettare il responso, assicurandosi a priori, con ampio premio di maggioranza, che non ci siano problemi di governabilità. Forse si ha solo paura di un forte no a Monti, a prescindere da Grillo: peggio di peggio. Se al Popolo non piace questo Governo, fatta l’eccezione, il Popolo Sovrano, deve poterlo mandare a casa… con un viaggio di sola andata. Altrimenti, non è più il Popolo Sovrano, ma il Popolo Suddito. Vogliamo eleggere un Re? Benissimo. Ma sempre il Popolo lo deve scegliere.
Ci hanno stancato questi Governi, di qualsiasi colore politico, che pensano (se ci pensano!) al futuro. Del futuro, al momento, poco ci interessa. Ci interessa il presente. Al massimo, il prossimo futuro. E non è onesto, adesso, dire in prossimità delle elezioni: “Adesso pensiamo ai disoccupati, ai precari, ecc.”. Se adesso significasse entro le (prima delle) elezioni, allora sarebbe OK. Se adesso significa: altri 5 anni di Monti, senza che questi si candidi… no grazie. È solo un inganno. Prima dare, dopo, eventualmente ricevere. E finora Monti, a parte la detrazione fiscale al 50%, per le ristrutturazioni edilizie (e quella al 55% per quelle energetiche) ha solo preso (ancora non sappiamo come finisce con l’IMU). Eravamo tutti bravi, anche senza la Bocconi, ad aumentare le tasse, senza creare lavoro, occupazione. Hanno salvato l’Eurozona. Non ce ne frega nulla dell’Euro e dell’Eurozona, senza un lavoro. Meglio avere un lavoro dignitoso senza l’Eurozona e senza l’Euro, che avere l’Eurozona e l’Euro senza un lavoro o senza un lavoro dignitoso.