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Il chiarimento di Casini

Inviato: venerdì 20 luglio 2012, 19:57
da Venerabile Beda
Casini ha scritto: Il "matrimonio gay" è segno di profonda inciviltà, è una distorsione della natura, sulla natura. Dobbiamo essere chiari, difendiamo temi eticamente sensibili non per essere politicamente corretti nelle stanze del Vaticano, ma perché riteniamo che ci sia una disgregazione che aleggia sulle nostre famiglie, sull'organizzazione sociale....
Contro tutto e contro tutti i cattolici di Pd e Pdl si sono trovati coesi sul tema delle convivenze e delle coppie gay. Concedere loro di diventare genitori è sintomo dell'egoismo di due uomini o due donne, che desiderano avere una maternità e paternità anche a discapito del bambino, che, in questo caso, sarebbe la parte lesa. Ebbene noi siamo dalla sua parte, dalla parte del più debole.

Finalmente parole chiare, oltre che vere e giuste. Questo consente di togliere il semaforo rosso dal partito di Casini; ma il PD?? La dichiarazione contro i "matrimoni gay", è condizione necessaria, ma non sufficiente, perché l'elettorato cattolico (e non solo) possa dare fiducia (e potere) a Casini e alleati. Se si può togliere il rosso, non si può ancora dare il verde: siamo sul giallo. È assolutamente necessario, che con altrettanta chiarezza, si garantisca di evitare ogni riconoscimento giuridico alle coppie gay (in quanto gay). Se il prezzo da pagare, per pervenire a questo risultato, è non dare nessun riconoscimento alle coppie di fatto in genere, si faccia. Circa l'evitare discriminazioni e tutele sulla successione, basta fare una riforma del diritto successorio, eliminando quella ormai discutibile successione legittima. O meglio regolamentandola diversamente. Il de cuius, deve avere sempre la possibilità di escludere ed includere chiunque dalla e nella successione. Quanto meno, per motivazioni valide. È chiaro che se in quanto gay, vengo "ripudiato" dalla mia famiglia, e muoio, la mia famiglia non deve ereditare nulla, ma deve prendere tutto il mio "compagno", se è questa la mia volontà. Ma per questo serve una riforma del diritto di successione, non di quello di famiglia. Si faccia chiarezza e si mettano paletti fermi, chiari e insuperabili. È in gioco la nostra Civiltà, e non solo quella.

Da ammirare Casini per questa chiarezza. Ha fatto trenta... faccia trentuno.. (= mai unioni gay ufficialmente riconosciute) e posta adeguata politica per lavoro, crescita, e abbassamento tasse, potrà seriamente vincere.

Le ultime dichiarazioni di Bersani però, non lasciano ben sperare. Dire:
Noi le unioni gay le facciamo. Punto. Gli altri si regolino
... se lo scopo è dire: No al "matrimonio gay", sì alle unioni civili... il semaforo non potrà che rimanere rosso, per la coalizione. Diventa solo una forma di ipocrisia. Un'unione gay di oggi, è un matrimonio domani, ovvero un'adozione di dopodomani. No grazie. Se non c'è l'unione oggi, non ci sarà il matrimonio domani, e nemmeno l'adozione dopodomani. Questi i fatti. Il resto, sono favolette.

Il sospetto di tatticismo politico, è elevato. Non si possono salvare capre e cavoli... o capre o cavoli. Il centro sinistra deve fare una scelta chiara e netta. Altrimenti è preferibile Vendola, che almeno è chiaro, e uno sa prima a cosa va incontro.

O altrimenti, il centro destra, anche se fosse guidato da Berlusconi.