Pagina 1 di 1

Commenti alle elezioni amministrative 2012

Inviato: mercoledì 9 maggio 2012, 19:05
da Venerabile Beda
Sebbene si tratti di amministrative, e di amministrative parziali, si possono porre in essere alcune valutazioni. In generale i partiti tradizionali hanno registrato una flessione. Ovviamente il PDL, e non solo per l'appoggio al Governo Monti, ma anche perché il Governo Berlusconi, per motivi ideologici, non ha fatto abbastanza per affrontare la crisi; l'UDC-Terzo polo, che sta appoggiando il Governo Monti in maniera acritica, fino a ipotizzare lesa maestà se qualcuno si "azzarda a criticarlo": se era giustamente criticabile Berlusconi, eletto dal popolo a maggioranza "notevole", e che pur non avendo fatto nulla per risolvere la crisi, non ha aumentato le tasse, a maggior ragione è criticabile Monti, che non solo non è stato eletto dal popolo, ma sta aumentando e creando tasse; criticabilissima la Lega, a motivo delle faccende note... ed è un peccato, perché Maroni, è una risorsa per l'Italia: è stato finora, il miglior ministro dell'Interno della Repubblica; ma se Bossi non si ritira... non andranno lontano. Il PD, appare confuso. Sembrerebbe non essere in grado di approfittare della flessione del PDL. E qui sì, per l'appoggio a Monti. Non si comprende perché il PD sostenga un Governo che sta portando avanti una politica molto più vicina a quella del PDL che non a quella del PD. IDV e SEL, tengono coerentemente ai loro programmi.
Chi sono i vincitori di queste elezioni? Due partiti: il partito degli astenuti e il Movimento 5 Stelle. Il partito degli astenuti, prevalentemente composto dal PDL, non si è rafforzato solo per il sostegno a Monti. Anzi... direi che è marginale questa motivazione. Il Popolo della Libertà, è deluso, perché Berlusconi si è mostrato debole, indiscreto (rispetto ai suoi fatti privati), non risolutivo per motivi ideologici rispetto alla crisi. Del resto, al Popolo della Libertà, non gliene frega nulla. Certo l'aumento delle tasse. Il popolo, avrebbe preferito una patrimoniale, a un'IMU sulla prima casa. Ma questo è stato l'errore ideologico. Circa il Movimento Cinque stelle, potrebbe trattarsi di un fuoco di paglia, come di un inizio importante: si vedrà concretamente alle prossime politiche.
La domanda che la gente si pone, è la seguente: "Cosa abbiamo da perdere?" Il lavoro che non abbiamo?? Il lavoro precario o sottopagato che abbiamo? Per alcuni italiani, c'è poco da perdere. E se tutta la Politica non comprende questo, ma concretamente, non si riuscirà a comprendere l'eventuale ascesa di Grillo.
Al trentenne che si vuole sposare e non ha un lavoro, non gliene frega niente delle questioni ideologiche di destra, di sinistra, di centro. Non gliene frega nemmeno niente se i partiti si mangiano tutto. Basta che gli diano un lavoro, pagato, onesto, dignitoso, subito. Punto. Allora, se questo i partiti tradizionali non lo fanno, perché non provare con Grillo?? Nemmeno lui lo farà. Sicuramente. Ma mentre gli altri hanno dimostrato coi fatti di non volerlo fare, con lui la speranza c'è. E via discorrendo per questioni parallele. Perché se Grillo da una parte dice cose sbagliate e utopistiche, dall'altra dice cose giuste e vere. Occorre senso critico. Ma il disoccupato, cos'ha da perdere? Gli tolgono il lavoro che non ha? E i nonni e genitori dei disoccupati, anche loro sono abbastanza incazzati per i loro figli e nipoti senza lavoro. Sono tutti voti.
E i politici tradizionali, continuano a parlare di chiacchiere e riforme, a cui non interessa niente a nessuno. A partire dalla legge elettorale. Nominateli voi i deputati: non ce ne frega niente. Basta che si dia lavoro a tutti!
Circa la polemica tra Napolitano e Grillo, ha ragione Storace, quando dice che lui per una pregressa critica è sotto processo... e Grillo può dire quello che gli pare... Due pesi e due misure. Non è corretto. Però è anche vero che spesso Grillo, "si limita" a rispondere per le rime Napolitano. Mi pare sia stato il Presidente a cominciare facendo allusioni. Non è che si può liquidare tutto quello che non piace con antipolitica, demagogia et simili. Altrimenti la prima fonte di demagogia, è questa:
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
...che si ottiene spesso tramite raccomandazione.

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Quale Repubblica??? Non quella Italiana.

La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.
Il diritto in teoria. Poi se non lo trovi concretamente, cavolacci tuoi. Addirittura dovere!! Questa non è demagogia, questa è proprio beffa!!

Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa.
... se conosci le persone giuste. Cenerentola è più verosimile!



La gente si sta stancando... di brutto. Ecco la questione Grillo.