Una società più cristiana: rom ed elemosina

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Una società più cristiana: rom ed elemosina

Messaggio da Venerabile Beda » domenica 13 febbraio 2011, 13:31

All'Angelus odierno erano presenti rappresentanti dei rom, sotto il patrocinio della Comunità di sant'Egidio. Benedetto XVI, riferendosi al recente tragico incidente dei bambini rom uccisi, afferma che:
Una società più solidale e fraterna, quindi più cristiana, avrebbe potuto evitare la tragica morte dei bimbi.
È vero.

A questo si aggiungono i recenti provvedimenti odierni contro l'accattonaggio, posti in essere dal Comune di Genova. Si precisa, che chi scrive, non conosce realmente quella realtà. Contestualmente si è consapevoli del fatto che esistono i "finti poveri". Capisco nei negozi, e in alcuni luoghi pubblici... ma vietare l'elemosina davanti alle chiese... questo onestamente non lo capisco. Certo, chi chiede l'elemosina, deve chiedere, non pretendere. Stare a debita distanza, rispetto, ecc. Questo sì. Né uno è obbligato a dare l'elemosina a chi usa questi modi. Ma vietare la sola presenza, a me sembra, almeno apparentemente molto poco cristiano. Se poi a Genova, i poveri pretendono, importunando o mettendo le mani addosso, è altra questione. Come non detto. Poveri sì, maleducati e irrispettosi no. Ma impedire di chiedere educatamente e rispettosamente l'elemosina, davanti a una chiesa, a me pare molto poco cristiano. Se questi poveri, hanno assunto comportamenti arroganti e pretenziosi, allora se la sono cercata. Ma è davvero così? Non lo so.


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Re: Una società più cristiana: rom ed elemosina

Messaggio da CercodiTe » domenica 13 febbraio 2011, 17:49

D'accordissimo. Ma secondo me ognuno dovrebbe poter chiedere l'elemosina ovunque (nei luoghi pubblici). Ovviamente sì, con educazione. E ovviamente d'accordissimo col papa: quella storia si poteva evitare.



Daniela
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Re: Una società più cristiana: rom ed elemosina

Messaggio da Daniela » martedì 15 febbraio 2011, 17:14

Non so.. mi viene da pensare che al di là del modo in cui viene chiesta l'elemosina, è proprio nei poveri, nei più piccoli, negli emarginati della società - in questi - Gesù Cristo si è identificato: quel "L'avete fatto a me" dovrebbe questionarci, almeno a noi cristiani.

È vero che certe persone che chiedono l'elemosina sono insistenti, indisponenti, magari non sono nemmeno povere (per la cultura rom, ad esempio, l'elemosina è parte integrante, è il "lavoro" previsto per le donne, come pure leggere la mano). Noi possiamo sempre scegliere a chi dare e a chi no. Personalmente preferisco aiutare gli anziani che non troverebbero comunque lavoro, mentre magari ai giovani chiedo perché non cercano un lavoro e do indicazioni su dove poterlo trovare...

Ma resta il fatto che ognuno di loro è un mio fratello, del quale cercare il vero bene..

Daniela.



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Re: Una società più cristiana: rom ed elemosina

Messaggio da CercodiTe » martedì 15 febbraio 2011, 18:11

Sì, in generale, dovremmo aiutare tutti indistintamente. Però, le truffe esistono...

http://www.ilgazzettino.it

E non credo sia "obbligo" farsi truffare...



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Re: Una società più cristiana: rom ed elemosina

Messaggio da Venerabile Beda » martedì 15 febbraio 2011, 18:22

No, non è obbligo farsi truffare. Però la tensione cristiana più corretta, è quella espressa da Daniela. La questione, in parte, è di coscienza. A meno che non siamo ricchi, non possiamo aiutare tutti poveri. Anche tu stessa Daniela, hai detto di fare (per necessità) una "selezione" tra giovani e meno giovani, dando una motivazione valida da una parte, discutibile dall'altra (ci sono giovani che il lavoro lo cercano, e non lo trovano, perché non ce n'è oggettivamente). È un criterio. Ma altri possono adottare altri criteri. Non potendo (per miei limiti economici) aiutare tutti i poveri, cerco se posso di aiutare quelli educati e rispettosi. Qualcuno, necessariamente non potrò aiutarlo. Mi spiacerebbe, mi sembrerebbe ingiusto, lasciare senza aiuto una persona onesta, educata, rispettosa, buona. Coscienza. Se la nostra coscienza, ci dice di aiutare "tutti", facciamolo. Se la nostra coscienza ci dice altro, dobbiamo fare i conti anche con la nostra coscienza. Se ho due poveri, uno alcolista, che so spendere i soldi per ubriacasi, e un altro so che usa i soldi per comprarsi da mangiare, perché ha fame, li do al secondo. Non credo sia biasimevole agire così.


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