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La verità sulla crisi economica

Inviato: sabato 22 ottobre 2011, 18:19
da Venerabile Beda
Nessuna rivelazione sia chiaro. Sono tutte cose sotto gli occhi di tutti. Almeno implicitamente. Ma non occorre essere economisti, per capire, che dalla crisi non si potrà mai uscire con provvedimenti tampone, timidi o parziali. Nessun Governo, di qualsiasi colore politico, ha il coraggio di fare scelte dure, pesanti, impopolari. Certo. La razionalizzazione della spesa pubblica, il taglio degli sprechi è la prima cosa. Giusto. Cosa che mi pare si sia fatta. Anche troppo (il mio medico non mi scrive più alcuni farmaci; senza guardare il mio orticello che non conta nulla, le Forze dell'Ordine sono senza carburante... direi che forse, si è anche esagerato con i tagli!).
Sulla sicurezza, non si può e non si deve tagliare.
Sulla difesa, nemmeno.
Sulla sanità, neanche.
Le pensioni? No.
Ma dove allora?
L'istruzione?
No perché la ricerca, bla, bla, bla...
E allora dove?
Chiacchiere e chiacchiere.
Parlano di diminuire i costi della politica.
Come? Riducendo il numero dei parlamentari? E perché?????
Perché invece di ridurre il numero (rendendo ancora più elitaria la cosa), non gli abbassano gli stipendi, in modo che abbassino visibilmente, il loro tenore di vita? No... si parla (ammesso che si faccia... se ne parla da anni), di diminuire il numero, mantenendo lo stesso tenore di vita! Comodo!
Si pensi ad evitare l'accumulo di cariche pubbliche come ad es. sindaco e parlamentare.
Ma nemmeno questa sarebbe la soluzione. Come già accennato altrove si devono tassare in proporzione, tutti i redditi che superano i 50.000 o almeno i 75.000 Euro.
Tassare in proporzione tutti quelli che hanno seconda casa, ancora di più terza, quarta, quinta...
Creare delle tasse di lusso costanti, su macchine particolarmente costose, soprattutto se seconde, terze, quarte macchine ecc.
Yacht, barche a vela... tassare...
Tutti i beni di consumo superiori a certe cifre (c'è differenza tra un cellulare da 100 e un cellulare da 1000 Euro... chi si compra un cellulare da 1000 Euro, evidentemente qualche tassa in più la può pagare, no? Per non parlare di quelli ancora più costosi!) devono essere tassati (oltre l'IVA, che dovrebbe essere portata al 10%).
Ma soprattutto, lotta sfrenata all'evasione. Ma non al pesce piccolo.
Al grosso, che magari si passa il fine settimana a Parigi, andando con l'aereo privato....
Devono essere giustificati i tenori di vita alti. Tenori di vita alti, che devono essere consentiti solo dopo l'accertamento fiscale.
Sei in regola con le tasse? Sì. Allora hai il sacrosanto diritto di bere in calici d'oro. Altrimenti no.

Ma nessun governo ha questo coraggio.
E la crisi, così, difficilmente si risolverà.
"A mali estremi estremi rimedi".


In Sicilia, un deputato in pensione, percepisce quasi 500.000 Euro l'anno. Avete capito bene! Sicuramente, superati di molto i 400.000 Euro l'anno. Cosa si aspetta???????

Sempre in Sicilia sono stati sequestrati beni alla malavita, per oltre 400.000.000 di Euro. Cosa si aspetta a snellire la cosa perché le Forze dell'Ordine possano accedere immediatamente e quelle risorse e magari prenderne altri, per sequestrare beni ancora più corposi??

Cosa si aspetta?


Cosa si aspetta a fare una legge di due righe?

"Chiunque avendo un reddito superiore ai 100 mila Euro l'anno, viene scoperto non in regola con le tasse, viene sbattuto in galera e si butta via la chiave. Oltre a dover saldare il debito con il fisco con gli interessi".

E vediamo se non passa la voglia a tutti di fare gli evasori fiscali.

Re: La verità sulla crisi economica

Inviato: giovedì 10 novembre 2011, 19:49
da Venerabile Beda
Il Governo Berlusconi, è un Governo dimissionario. A quanto pare, dopo aver posto in essere i primi provvedimenti urgenti, per affrontare la crisi economica, formalizzerà le dimissioni. È stato una delusione. Certo, alcuni attacchi e certe accuse, sono state strumentali. Ma si è mostrato debole, rispetto ad attacchi esterni. E un Governo che si mostra debole, è intollerabile (specie per un elettorato di centro-destra). La situazione era e rimane difficile, ma un Governo degno di questo nome, doveva governarla, dominarla. Non dicendo: "La crisi non c'è". No al pessimismo, certo. Ma un ottimismo cieco e forzato, è equipollente al pessimismo. Sì al realismo: le cose vanno male. Questo (adesso) è realismo. Piaccia o meno. In realtà, il Governo, avrebbe dovuto dire: "Le cose vanno molto male, quindi, facciamo questo, questo e quest'altro".
Invece... chiacchiere, provvedimenti tampone, timidi, incerti.
La domanda adesso è: il presunto Governo Monti, avrà l'autorevolezza e la forza, di porre in essere quei provvedimenti pesanti che occorrono? Io non credo.
E non si allude alle pensioni.
Si allude alla c.d. Tassa Patrimoniale (che io preferisco chiamare e correggere come Tassa di Lusso o Tassa sui beni di Lusso). Anche nel Monopoli c'era questa tassa!!! Cos'altro deve accadere prima di porla in essere???
In questo momento, rispetto alla gravità delle cose, l'unico che sta dicendo cose veramente sensate, limitatamente alla faccenda economica, è Di Pietro: non toccare i redditi bassi, tassare i redditi alti.
Tutti gli altri, che invitano a un sacrificio collettivo, sono... non so come dire.
Quali altri sacrifici, si vogliono chiedere a giovani disoccupati? A giovani precari? Ad anziani, che non hanno pensioni d'oro?
A chi pur lavorando, non raggiunge i 1000 Euro al mese???
I sacrifici, non li devono fare tutti.
Li deve fare chi li può fare. Come già scritto, tassare pesantemente, tutti i redditi superiori ai 100.000 Euro l'anno. Tassare pesantemente chi ha seconda, terza, quarta, quinta casa. In proporzione. Tassare pesantemente chi ha beni di lusso particolarmente costosi.
Lotta all'evasione sfrenata. Galera e multa a chi evade sopra i 100.000 Euro. Multa a chi evade sotto i 100.000 Euro. Tassare i ricchi.
Possono sembrare princìpi comunisti, ma non lo sono.
Sono estremi rimedi, di fronte a mali estremi.
Una politica di questo tipo, non può essere ordinaria. Ma straordinaria sì. E più passa il tempo, più diventa necessaria.
A mio avviso, con una politica diversa da questa, che sia guidata da Berlusconi, da Monti, Terzo Polo o PD, si potranno forse pareggiare i conti ... sulla carta.
Ma i disoccupati continueranno a rimanere tali. E i precari anche.
A mali estremi, estremi rimedi. Solo che nessuno ha il coraggio di fare questo, perché qualcuno poi, dovrebbe pagare lo scotto politico di questo. Ma non è detto. Forse, potrebbe pagarlo chi non lo fa.
Circa il futuro.. Alfano...
Sicuramente preparato e competente. La lealtà ci piace.
Ma in questo momento, la lealtà all'Italia, è più importante della lealtà a Berlusconi. A mio avviso, Formigoni, avrebbe maggiore credibilità e autorevolezza. Il rischio che Alfano sembri un burattino è elevato. Vedremo gli sviluppi.