È morto Gheddafi
Inviato: venerdì 21 ottobre 2011, 13:04
È morto Gheddafi.
Solo alcune brevi considerazioni.
La Storia insegna, che i dittatori, quasi sempre, fanno sempre una brutta fine. Sì, a Stalin in fondo, è andata di lusso. E a qualche altro. Ma di solito, fanno tutti una brutta fine.
Eppure Gheddafi, ha avuto l'occasione di uscirsene "pulito", dopo più di 40 anni di dittatura. Occasione che non ha voluto e saputo sfruttare.
Se, non appena iniziate le proteste, dopo più di 40 anni, si fosse fatto da parte, invece di sparare addosso al proprio popolo, avrebbe potuto vivere da ricco il resto dei suoi giorni, in pace. Se non in Libia, altrove. Ma probabilmente, anche in Libia. Si sarebbe evitata guerra, morte, e a lui sarebbe andata benissimo, con le ricchezze accumulate. Si sarebbe potuto comprendere un rifiuto, una difesa a oltranza, davanti a una prospettiva di miseria, schiavitù o altro. Ma davanti a una prospettiva di... pensionato d'oro... non si riesce a comprendere questa caparbietà, se non con un attaccamento al potere patologico, tale, da offuscare l'intelligenza.
Solo alcune brevi considerazioni.
La Storia insegna, che i dittatori, quasi sempre, fanno sempre una brutta fine. Sì, a Stalin in fondo, è andata di lusso. E a qualche altro. Ma di solito, fanno tutti una brutta fine.
Eppure Gheddafi, ha avuto l'occasione di uscirsene "pulito", dopo più di 40 anni di dittatura. Occasione che non ha voluto e saputo sfruttare.
Se, non appena iniziate le proteste, dopo più di 40 anni, si fosse fatto da parte, invece di sparare addosso al proprio popolo, avrebbe potuto vivere da ricco il resto dei suoi giorni, in pace. Se non in Libia, altrove. Ma probabilmente, anche in Libia. Si sarebbe evitata guerra, morte, e a lui sarebbe andata benissimo, con le ricchezze accumulate. Si sarebbe potuto comprendere un rifiuto, una difesa a oltranza, davanti a una prospettiva di miseria, schiavitù o altro. Ma davanti a una prospettiva di... pensionato d'oro... non si riesce a comprendere questa caparbietà, se non con un attaccamento al potere patologico, tale, da offuscare l'intelligenza.