L'Europa e la questione immigrati
Inviato: sabato 9 aprile 2011, 18:35
L'Europa, sta dimostrando coi fatti, di non esistere. O meglio. Quando si tratta di rompere le scatole, sulla bistecca con l'osso, sulla pizza col forno a legna, sulle quote latte, sul togliere il crocifisso dalle scuole (quest'ultima follia, opportunamente corretta fortunatamente), e su altre assurdità, come le dimensioni di un frutto, esiste. Quando si tratta di aiutare gli immigrati... è un problema dell'Italia. Come dire, "società leonina": se va bene, è tutto merito mio; se va male, è tutta colpa tua. Mai che l'Europa abbia preso delle iniziative forti, per cose serie: combattere la pedofilia, lo sfruttamento della prostituzione, la povertà nella stessa Europa, la povertà nel mondo... la droga. No. Ci rompe le scatole sulla pizza nel forno a legna!
Ora, certo. L'Europa non è un'associazione benefica. E il concetto dell'aiutare gli immigrati a casa loro, è un concetto giusto (che peraltro abbiamo inventato noi italiani, precisamente la Lega, che è un partito italiano). Ed è giusto, aiutarli a casa loro. Ma adesso, ci sono fatti straordinari. E in condizioni straordinarie, occorrono interventi straordinari. Ora, siamo seri. Esigere che costoro (gli immigrati), abbiano soldi o un lavoro, in questo frangente, non è da ipocriti??? È chiaro! Se vengono qui in cerca di fortuna, è perché non hanno soldi, perché non hanno lavoro. Altrimenti, perché verrebbero qui? Per fare i turisti??? Giustissimo il discorso di una cernita in base al comportamento: chi delinque, chi non rispetta le regole, le leggi, deve essere sbattuto fuori e in malo modo. Ma non si può sbattere fuori, nemmeno in modo cortese, chi "è colpevole" solo di essere povero. Questo è ingiusto e incivile. Non è degno della Storia dell'Europa. Storia piena anche di crimini e violenze, sia chiaro. Ma anche piena di grandezza e civiltà, giuridica, politica e sociale. Questa è anche una conseguenza, del cercare di ghettizzare-nascondere le radici cristiane dell'Europa, certo. Ma è comunque un disonore e un'inconsistenza dell'Europa stessa, che non riesce mai a parlare con una sola voce. In particolare, con la voce giusta, che in questo momento, è indiscutibilmente quella dell'Italia. Al disonore dell'Europa, specularmente, corrisponde l'onore dell'Italia, che è l'unico paese, di fatto, a parte il Vaticano, attraverso la CEI, che sta cercando di aiutare concretamente queste persone, anche quando la competenza è di altri. Vedi il caso Malta. Si potrebbe forse in parte comprendere, la posizione della Germania, la quale, non è entrata nel conflitto sin dall'inizio. Ma assolutamente scorretta, la posizione della Francia, che prima, ha preteso di primeggiare, bombardando; e sugli immigrati alza i muri. Il bello è che tutti questi immigrati, ragazzi giovani... sono convinti che qui in Europa troveranno la libertà. Quando si scontreranno con la realtà, e capiranno che la libertà in Europa c'è, a condizione che si trovi il lavoro, chissà che reazioni ci saranno...
Certo... aiutarli a casa loro... ma questo si può fare solo attraverso accordi bilaterali, come quello posto in essere dall'Italia, con la Tunisia; ma se arrivano, non li possiamo certo respingere con la forza. È un'invasione, è vero. Ma è un'invasione pacifica. Questa è una prova per l'Europa, una prova di Civiltà. Ma finora, l'unico paese, che si sta mostrando moralmente all'altezza di questa prova, pur nei mille difetti, nelle contraddizioni, nelle imperfezioni, mi pare che sia l'Italia, che per ora, si ribadisce, è l'unico paese che cerca di aiutare queste persone in difficoltà. La Storia, ne terrà conto. Spero che anche Dio ne tenga conto.
Ora, certo. L'Europa non è un'associazione benefica. E il concetto dell'aiutare gli immigrati a casa loro, è un concetto giusto (che peraltro abbiamo inventato noi italiani, precisamente la Lega, che è un partito italiano). Ed è giusto, aiutarli a casa loro. Ma adesso, ci sono fatti straordinari. E in condizioni straordinarie, occorrono interventi straordinari. Ora, siamo seri. Esigere che costoro (gli immigrati), abbiano soldi o un lavoro, in questo frangente, non è da ipocriti??? È chiaro! Se vengono qui in cerca di fortuna, è perché non hanno soldi, perché non hanno lavoro. Altrimenti, perché verrebbero qui? Per fare i turisti??? Giustissimo il discorso di una cernita in base al comportamento: chi delinque, chi non rispetta le regole, le leggi, deve essere sbattuto fuori e in malo modo. Ma non si può sbattere fuori, nemmeno in modo cortese, chi "è colpevole" solo di essere povero. Questo è ingiusto e incivile. Non è degno della Storia dell'Europa. Storia piena anche di crimini e violenze, sia chiaro. Ma anche piena di grandezza e civiltà, giuridica, politica e sociale. Questa è anche una conseguenza, del cercare di ghettizzare-nascondere le radici cristiane dell'Europa, certo. Ma è comunque un disonore e un'inconsistenza dell'Europa stessa, che non riesce mai a parlare con una sola voce. In particolare, con la voce giusta, che in questo momento, è indiscutibilmente quella dell'Italia. Al disonore dell'Europa, specularmente, corrisponde l'onore dell'Italia, che è l'unico paese, di fatto, a parte il Vaticano, attraverso la CEI, che sta cercando di aiutare concretamente queste persone, anche quando la competenza è di altri. Vedi il caso Malta. Si potrebbe forse in parte comprendere, la posizione della Germania, la quale, non è entrata nel conflitto sin dall'inizio. Ma assolutamente scorretta, la posizione della Francia, che prima, ha preteso di primeggiare, bombardando; e sugli immigrati alza i muri. Il bello è che tutti questi immigrati, ragazzi giovani... sono convinti che qui in Europa troveranno la libertà. Quando si scontreranno con la realtà, e capiranno che la libertà in Europa c'è, a condizione che si trovi il lavoro, chissà che reazioni ci saranno...
Certo... aiutarli a casa loro... ma questo si può fare solo attraverso accordi bilaterali, come quello posto in essere dall'Italia, con la Tunisia; ma se arrivano, non li possiamo certo respingere con la forza. È un'invasione, è vero. Ma è un'invasione pacifica. Questa è una prova per l'Europa, una prova di Civiltà. Ma finora, l'unico paese, che si sta mostrando moralmente all'altezza di questa prova, pur nei mille difetti, nelle contraddizioni, nelle imperfezioni, mi pare che sia l'Italia, che per ora, si ribadisce, è l'unico paese che cerca di aiutare queste persone in difficoltà. La Storia, ne terrà conto. Spero che anche Dio ne tenga conto.