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Re: Guerra in Libia

Inviato: lunedì 21 marzo 2011, 20:06
da Venerabile Beda
Berlusconi richiede formalmente che il comando passi alla NATO. Chiede inoltre il rispetto della Risoluzione dell'ONU. Si ventila l'ipotesi del ritiro del permesso di utilizzare le nostre basi, se non ci si atterrà scrupolosamente alla Risoluzione. Berlusconi conferma che i nostri piloti, non hanno sparato, e non spareranno, se non è strettamente necessario.

La Francia farebbe bene ad abbassare la cresta.

Anche Obama preme nella medesima direzione.

Guerre, è bene evitarle. Ma se si devono fare guerre o azioni militari, è bene che se ne occupi la NATO, e non questo schifosissimo nazionalismo francese. Specie in prossimità di campagne elettorali. Questi (i francesi), pensano solo ai loro interessi.

Re: Guerra in Libia

Inviato: martedì 22 marzo 2011, 0:16
da Venerabile Beda
La Norvegia si è ritirata dalla coalizione; almeno per ora. Gli USA annunciano una riduzione della loro presenza; anche la Gran Bretagna chiede chiarimenti, appoggiando sostanzialmente l'Italia. Questa è solo una guerra imperialistica e neocoloniale della Francia, che vuole il petrolio e il gas delle Libia. Petrolio e gas, che legalmente, attraverso liberi contratti, appartengono all'Italia, perché il popolo libico ha scelto di venderli all'Italia. E questo alla Francia non piace. Dissociamoci dall'ignobile nazionalismo e imperialismo francese. Anche noi vogliamo tutelare i nostri interessi. Ma non bombardiamo le altre nazioni per questo, a differenza della Francia. Non abbiamo mai bombardato l’Algeria, perché questo paese ha accordi preferenziali con la Francia. I francesi, stiano al loro posto. Veritiero il titolo in prima pagina di Libero: "Loro il petrolio, noi i clandestini". Questo è l'obiettivo della Francia. Il 150° non lo abbiamo festeggiato per stare sotto la Francia. Sotto gli USA, sì; sotto la NATO, sì (che è poi lo stesso). Per assurdo, anche sotto la Germania o l'Inghilterra. Ma mai sotto la Francia. A casa nostra!!! Altrimenti non parliamo più di feste, unità nazionali e cose di questo tipo, che diventano solo una sceneggiata. Assuma la NATO il comando o l'Italia. Non altri. Non sicuramente la Francia.

Re: Guerra in Libia

Inviato: martedì 22 marzo 2011, 12:24
da Venerabile Beda
Mai Guerra fu più incerta. Per colpa dell'imperialismo e del nazionalismo francese. Gli USA confermano che intendono cedere il comando, per limitarsi al pattugliamento. Obama afferma: "Siamo lì per proteggere i civili, non per aiutare i ribelli!". Frattini ribadisce con forza, la giusta e corretta posizione dell'Italia: "Il comando deve passare alla NATO". Ed è gelo, tra Palazzo Chigi ed Eliseo. Ed era ora. I francesi, sono inquilini che si sentono padroni. Nient'altro. Anzi, geograficamente parlando, i padroni siamo noi. In realtà, il padrone non è nessuno, perché sia da parte di Gheddafi, che da parte della c.d. Resistenza (o ribelli... ancora non è chiaro), si vogliono accordi con l'Italia, e non con la Francia. La Francia, ha accordi probabilmente, solo con una parte minoritaria dei ribelli, verosimilmente, quella più guerrafondaia.


Siamo caduti in un tranello, finalizzato a soddisfare la sete di potere della Francia. Abbiamo ingiustamente criticato Berlusconi, per la sua timidezza nella vicenda, e la Lega. Era invece proprio il caso di essere timidi, o meglio, prudenti. E fa meraviglia che un uomo saggio come Napolitano, sia caduto anche lui in questo tranello. Ora cerchiamo di aggiustare la cosa, dando il potere a chi lo deve avere: la NATO. Anche l'opposizione si sta rendendo conto dell'errore. Per fare un'azione militare, occorre sì l'autorizzazione dell'ONU. Ma l'ONU non è il Vangelo!
Senza contare che nello specifico, la Francia, è andata ben oltre il mandato dell'ONU, spingendo gli altri Stati, a fare altrettanto.


In Yemen, stanno avvenendo fatti analoghi, e forse anche in Siria. Che facciamo? La Terza Guerra Mondiale per aiutare i ribelli o le Resistenze di tutto il mondo??? Una cosa alla volta. Non era proprio il caso di avviare una terza azione, dopo Iraq e Afghanistan. Salvo che non ci attaccavano i libici. Ma in quel caso, si radeva al suolo Tripoli, attraverso la NATO, in 1 giorno, anche con armi nucleari, se necessario. Ma no che prendiamo noi l'iniziativa!

Articolo 11
L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo. Costituzione.

In condizioni di parità. Non subalterni alla Francia, che non conta nulla! Per consuetudine consolidata, (bando alle ipocrisie) subalterni agli USA, perché sono gli USA che hanno fondato la NATO. Non la Francia!!!!

E questo assetto, ha garantito la pace sul nostro territorio, si ribadisce, per più di mezzo secolo. Gli equilibri che funzionano, non si toccano. Equilibrio che la Francia, vorrebbe rivedere, solo per tutelare i propri interessi, a scapito dei nostri. La Francia, deve abbassare la cresta, con umiltà! E adeguarsi alla NATO!

Re: Guerra in Libia

Inviato: martedì 22 marzo 2011, 13:03
da Venerabile Beda
Bene Napolitano, che conferma la linea del Governo: "Il comando passi alla NATO".

L'Italia s'è desta, dell'elmo di Scipio (della NATO), s'è cinta la testa.

Tutti i paesi della NATO, tranne la Francia, sostengono la posizione Italiana. E poi dicono che l'Italia non conta nulla!!! È la Francia che con la sua arroganza non conta nulla!

Re: Guerra in Libia

Inviato: martedì 22 marzo 2011, 17:11
da CercodiTe
Sì... alla fine il comportamento inzialmente indeciso di Berlusconi, sta risultando migliore di quello di un La Russa che voleva che l'Italia fosse parte attiva, nelle azioni militari. Io sento troppe voci nel Governo, e questo genera confusione. E anche l'Opposizione mi è sembrata troppo entuasista per l'intervento. Forse adesso la questione si chiarisce se tutti si trovano d'accordo sul punto NATO. Certo, la NATO è meglio di questa situazione. Ma ribadisco che sarebbe meglio ancora far parlare la Diplomazia. Non pensavo che i francesi potessero creare tutti questi problemi. E certo! Non possiamo fare la guerra in ogni paese in cui c'è una Rivoluzione.