La Rivoluzione Africana o le Rivoluzioni Africane?
Inviato: domenica 13 febbraio 2011, 17:34
La Rivoluzione Africana o le Rivoluzioni Africane?
La Rivoluzione Americana, Francese, Russa, Cinese; non mi sorprenderebbe se gli eventi che viviamo, venissero denominati come Rivoluzione Africana. Dall’Egitto al Maghreb, tutto il Nord Africa è in fermento. Certo, forse geograficamente, non è abbastanza per parlare di Rivoluzione Africana. Inoltre ad un’analisi più attenta sarebbe preferibile parlare di Rivoluzioni, al plurale. Ma intanto, non è detto che la cosa non si estenda al resto dell’Africa; in secondo luogo esistono degli apparenti denominatori comuni: il protagonista è il popolo. Sembra si tratti di giuste e legittime istanze democratiche, non piazze manipolate da fondamentalisti. Certo, il rischio che i fondamentalismi islamici cerchino di controllare la situazione, è alto. Ma finora, sembra che questo pericolo sia “solo” potenziale. I c.d. “Fratelli Musulmani”, si stanno comportando in modo corretto. Obama, parla di pagine storiche, epocali. Probabilmente non sbaglia. Ci auguriamo tutti che in Africa, potente si affermi la Democrazia, nel rispetto delle tradizioni culturali di quell’area, dunque, nel rispetto laico della religione Islamica; così come è giusto che l’Europa, si configuri sempre come Democrazia, che esprime laicamente il Cristianesimo. E come del resto in qualche modo fanno gli USA. Fermo restando il rispetto della libertà di culto, ma a partire dalla libertà dei padroni casa, che in Europa sono i cristiani. Si parla di “Emergenza umanitaria”. Il ministro Maroni afferma che l’Europa, è assente. Ed è vero. È l’Italia, che da sola (finora) sta fronteggiando questa emergenza. Bisogna rapidamente trovare un sistema per aiutare i profughi, in condizioni di sicurezza, evitando che tra i profughi che devono essere accolti, ci finiscano delinquenti. La cosa non è affatto facile. Vedremo gli sviluppi.
La Rivoluzione Americana, Francese, Russa, Cinese; non mi sorprenderebbe se gli eventi che viviamo, venissero denominati come Rivoluzione Africana. Dall’Egitto al Maghreb, tutto il Nord Africa è in fermento. Certo, forse geograficamente, non è abbastanza per parlare di Rivoluzione Africana. Inoltre ad un’analisi più attenta sarebbe preferibile parlare di Rivoluzioni, al plurale. Ma intanto, non è detto che la cosa non si estenda al resto dell’Africa; in secondo luogo esistono degli apparenti denominatori comuni: il protagonista è il popolo. Sembra si tratti di giuste e legittime istanze democratiche, non piazze manipolate da fondamentalisti. Certo, il rischio che i fondamentalismi islamici cerchino di controllare la situazione, è alto. Ma finora, sembra che questo pericolo sia “solo” potenziale. I c.d. “Fratelli Musulmani”, si stanno comportando in modo corretto. Obama, parla di pagine storiche, epocali. Probabilmente non sbaglia. Ci auguriamo tutti che in Africa, potente si affermi la Democrazia, nel rispetto delle tradizioni culturali di quell’area, dunque, nel rispetto laico della religione Islamica; così come è giusto che l’Europa, si configuri sempre come Democrazia, che esprime laicamente il Cristianesimo. E come del resto in qualche modo fanno gli USA. Fermo restando il rispetto della libertà di culto, ma a partire dalla libertà dei padroni casa, che in Europa sono i cristiani. Si parla di “Emergenza umanitaria”. Il ministro Maroni afferma che l’Europa, è assente. Ed è vero. È l’Italia, che da sola (finora) sta fronteggiando questa emergenza. Bisogna rapidamente trovare un sistema per aiutare i profughi, in condizioni di sicurezza, evitando che tra i profughi che devono essere accolti, ci finiscano delinquenti. La cosa non è affatto facile. Vedremo gli sviluppi.