I più recenti studi sull'Arca di Noè
Inviato: lunedì 31 gennaio 2011, 22:08
I più recenti studi sull'Arca di Noè
Voyager, riporta i più recenti studi sull'Arca di Noè, ovvero la Nave che Dio ordinò di costruire a Noè, al fine di salvaguardare la specie umana e gli animali, dopo il diluvio. Sempre più studi scientifici, vengono posti in essere a proposito dell'Arca di Noè. È stato rilevato, come le unità di misura, le dimensioni dell'Arca, descritte nelle Bibbia, in base a precisi calcoli matematici e a simulazioni su modelli in scala, erano le dimensioni ottimali, per far sì, che l'Arca, potesse resistere alle onde più forti e più alte. In breve, il rapporto altezza, lunghezza, larghezza, era ottimale, ai fini di un perfetto equilibrio marittimo, col mare in fortissima tempesta. In breve, è stata riconosciuta implicitamente, la piena “professionalità” di Dio quale perfetto ingegnere navale. È stato rilevato, che matematicamente, un progetto migliore, non è possibile. Attenzione, non “non era”… non è.
I medesimi studi tuttavia, sono in contrasto con la tradizionale denominazione di "Diluvio universale". Si ipotizza sulla base dei rilievi geologici, che nell'area del Mediterraneo, avvenne un fenomeno paragonabile a un ipotetico diluvio verso il VI Millennio a.C. attraverso vari fenomeni tettonici, che avrebbero elevato il livello del Mediterraneo in modo abnorme e anomalo. Secondo questa tesi, il diluvio pertanto, non sarebbe stato universale, ma continentale. Ammesso che in quel periodo storico, vi fossero altre civiltà lontano dal Mediterraneo.
Come è noto, si presume che i resti dell'Arca di Noè, siano sul monte Ararat, dove si sarebbe arenata all'abbassarsi delle acque. Difficile da individuare, in quanto fossilizzatasi nel ghiaccio. Riguardo al diluvio, altri studi tuttavia, affermano che sulla cima dell'Everest, sono presenti fossili marini, tipicamente marini. Questo proverebbe che un tempo la cima dell'Everest, era sommersa dal mare. Non perché il mare arrivò in cima all'Everest, ma perché un tempo la cima dell'Everest, era sotto il livello del mare. Nei millenni, si è elevata fino a raggiungere, gradualmente, il tetto del mondo. Tuttavia, la gradualità, non è facilmente conciliabile con la presenza dei fossili marini sulla cima. È ormai assodato, al di là del dibattito tra fede e scienza, che un tempo, tutte le terre emerse, erano ricoperte dal mare. Ai credenti, il diluvio ricorda da una parte la necessità del timor di Dio e la grandezza della Sua Misericordia, il cui simbolo biblico è l'arcobaleno. Ma tutti possono rilevare la Sapienza e la Saggezza presente nella Bibbia, che è decisamente sovrumana: all'epoca della stesura del libro della Genesi, dove è narrato il fatto, nessuna cultura, sulla Terra, era in grado di esprimere quella competenza ingegneristica relativa alle misure e alle proporzioni dell'Arca; solo nel 21° secolo si sta iniziando a riconoscere con onestà intellettuale, la perfezione di quelle proporzioni. I non credenti onesti intellettualmente, considerati i tempi storici, parlano di intelligenza sovrumana. I credenti, coerentemente parlano di intelligenza divina.
Al di là del come e del quando e del quanto (universale-continentale), il "diluvio" pare ci sia stato davvero. E circa quest’ultima dicotomia (universale-continentale) nel VI Millennio a.C. quasi sicuramente un evento continentale nell’area del Mediterraneo, se non formalmente era sostanzialmente universale, perché non risultano civiltà nelle altre aree geografiche del globo a quel tempo. Precisando, che per area del Mediterraneo, si intende: Europa, Asia, Africa.
Voyager, riporta i più recenti studi sull'Arca di Noè, ovvero la Nave che Dio ordinò di costruire a Noè, al fine di salvaguardare la specie umana e gli animali, dopo il diluvio. Sempre più studi scientifici, vengono posti in essere a proposito dell'Arca di Noè. È stato rilevato, come le unità di misura, le dimensioni dell'Arca, descritte nelle Bibbia, in base a precisi calcoli matematici e a simulazioni su modelli in scala, erano le dimensioni ottimali, per far sì, che l'Arca, potesse resistere alle onde più forti e più alte. In breve, il rapporto altezza, lunghezza, larghezza, era ottimale, ai fini di un perfetto equilibrio marittimo, col mare in fortissima tempesta. In breve, è stata riconosciuta implicitamente, la piena “professionalità” di Dio quale perfetto ingegnere navale. È stato rilevato, che matematicamente, un progetto migliore, non è possibile. Attenzione, non “non era”… non è.
I medesimi studi tuttavia, sono in contrasto con la tradizionale denominazione di "Diluvio universale". Si ipotizza sulla base dei rilievi geologici, che nell'area del Mediterraneo, avvenne un fenomeno paragonabile a un ipotetico diluvio verso il VI Millennio a.C. attraverso vari fenomeni tettonici, che avrebbero elevato il livello del Mediterraneo in modo abnorme e anomalo. Secondo questa tesi, il diluvio pertanto, non sarebbe stato universale, ma continentale. Ammesso che in quel periodo storico, vi fossero altre civiltà lontano dal Mediterraneo.
Come è noto, si presume che i resti dell'Arca di Noè, siano sul monte Ararat, dove si sarebbe arenata all'abbassarsi delle acque. Difficile da individuare, in quanto fossilizzatasi nel ghiaccio. Riguardo al diluvio, altri studi tuttavia, affermano che sulla cima dell'Everest, sono presenti fossili marini, tipicamente marini. Questo proverebbe che un tempo la cima dell'Everest, era sommersa dal mare. Non perché il mare arrivò in cima all'Everest, ma perché un tempo la cima dell'Everest, era sotto il livello del mare. Nei millenni, si è elevata fino a raggiungere, gradualmente, il tetto del mondo. Tuttavia, la gradualità, non è facilmente conciliabile con la presenza dei fossili marini sulla cima. È ormai assodato, al di là del dibattito tra fede e scienza, che un tempo, tutte le terre emerse, erano ricoperte dal mare. Ai credenti, il diluvio ricorda da una parte la necessità del timor di Dio e la grandezza della Sua Misericordia, il cui simbolo biblico è l'arcobaleno. Ma tutti possono rilevare la Sapienza e la Saggezza presente nella Bibbia, che è decisamente sovrumana: all'epoca della stesura del libro della Genesi, dove è narrato il fatto, nessuna cultura, sulla Terra, era in grado di esprimere quella competenza ingegneristica relativa alle misure e alle proporzioni dell'Arca; solo nel 21° secolo si sta iniziando a riconoscere con onestà intellettuale, la perfezione di quelle proporzioni. I non credenti onesti intellettualmente, considerati i tempi storici, parlano di intelligenza sovrumana. I credenti, coerentemente parlano di intelligenza divina.
Al di là del come e del quando e del quanto (universale-continentale), il "diluvio" pare ci sia stato davvero. E circa quest’ultima dicotomia (universale-continentale) nel VI Millennio a.C. quasi sicuramente un evento continentale nell’area del Mediterraneo, se non formalmente era sostanzialmente universale, perché non risultano civiltà nelle altre aree geografiche del globo a quel tempo. Precisando, che per area del Mediterraneo, si intende: Europa, Asia, Africa.