Pagina 1 di 1

Benedetto XVI richiama all'etica e ai princìpi morali

Inviato: venerdì 21 gennaio 2011, 13:30
da Venerabile Beda
Fonte: Ansa

Benedetto XVI, richiama alla moralità. Evidente il riferimento agli attuali fatti di cronaca. Ovviamente, nessun nome e riferimento diretto. Ma si comprende la necessità di una vera molarizzazione pubblica e privata. In alcuni contesti, quando si parla di moralità, si viene accusati di moralismo. A furia di qualificare ogni indicazione morale (buona, positiva, giusta), come moralismo, va a finire che la moralità tende a scomparire. La moralità, la morale, serve. E il moralismo in fondo, è solo la scusa di chi si vuole comportare in modo immorale.
Benedetto XVI parla di senso di insicurezza, legato all'incertezza economica (disoccupazione, lavoro), ma anche legato alla latitanza della morale, necessaria per l'uomo. L'uomo ha bisogno di morale. Gli animali, ne possono fare a meno. Non l'uomo.
In particolare, il successore di Pietro, invita la società e le istituzioni a ritrovare le loro radici spirituali e morali. Interessante il passaggio sulla coscienza. Si ha oggi un concetto sbagliato, distorto di coscienza. Coscienza non è sinonimo di "come mi pare"... "come sento". Secondo coscienza, è sinonimo di ciò che io appunto con retta e onesta coscienza, ritengo giusto, mettendo da parte quello che è ingiusto, a costo di rinunciare a vantaggi e a costo di conseguire svantaggi, pur di mantenere la scelta giusta.
Benedetto XVI, afferma ancora una volta in modo chiaro, che la religione e la stessa morale, non è frutto di un ragionamento soggettivo, ma l'essenza di regole oggettive, religiose o laiche.
Altrimenti, se si scadesse nel soggettivismo, qualcuno potrebbe considerare come morale: incesto, omossessualità, adulterio, pedofilia, ecc.
Cose che evidentemente morali non sono.



Giusto il richiamo di Benedetto XVI e giusta la prudenza relativa al non fare nomi. È evidente che ci si riferisce prioritariamente alla vicenda Berlusconi Ruby e co. Prioritariamente ma non esclusivamente. Perché la morale, non è esattamente la regina della nostra società, a prescindere dal caso Ruby. La CEI, terrà una riunione dedicata proprio alla vicenda Ruby.
Se qualcuno è innocente, farebbe bene a provare subito, su sua iniziativa, la propria innocenza. Se qualcuno è colpevole, farebbe bene a dimettersi e a costituirsi. Si è vero. Ordinariamente, è chi accusa che deve provare la colpevolezza. Ma date le circostanze particolari, nell'interesse dell'accusato (se accusato ingiustamente), farebbe bene a prendere lui l'iniziativa. Altre strade, non sono accettabili, data la gravità del caso. Noi non sappiamo se Berlusconi è colpevole o meno. Vorremmo solo che la cosa fosse verificata secondo la Legge. Che se colpevole, paghi. Ma che se innocente, paghino coloro che lo hanno accusato ingiustamente, infangando anche l'Italia.
Si può comprendere la volontà dell'accusato, di non voler essere processato dalla Procura di Milano. Ma non si può comprendere la volontà di non essere processato da nessuno. Senza contare come da altri è stato detto, che ammesso che, anche a Milano, un conto sono i magistrati inquirenti; un conto i magistrati giudicanti. E alcuni magistrati di Milano (giudicanti), hanno assolto in passato lo stesso Berlusconi per altri reati, rilevati infondati. Dunque, la garanzia c'è.
Anche se fosse accusato ingiustamente, non sarebbe privo di difesa, in balia di aguzzini. Dimostri coi fatti, giuridicamente, in sede processuale, che i magistrati di Milano hanno torto. Altrimenti, cosa si dovrebbe pensare??? Che forse torto non hanno...

Re: Benedetto XVI richiama all'etica e ai princìpi morali

Inviato: venerdì 21 gennaio 2011, 15:13
da CercodiTe
D'accordissimo con il papa. Si sta andando alla deriva con questa assenza di moralità.