Angolo di cielo

http://www.ansa.it

Inoltre, secondo le notizie riferite dal TG1, il vescovo, ha potuto celebrare la Messa, solo in forma privata.
Sono stati gli scintoisti? No.
Sono stati gli atei? No.
Sono stati i buddisti? No.
Sono stati i seguaci di Confucio? No.
Sono stati altri cristiani? No.
Sono stati uomini qualsiasi? No.
Sono stati seguaci del Giudaismo? No.
Sono stati extra terrestri? No.

Sono stati terroristi islamici.
Certo, terroristi, ma islamici.
Che significa? Che tutti gli islamici sono terroristi? No. Significa però che gli islamici presenti in Occidente (e non solo), dovrebbero condannare questi atti da vigliacchi e da vili, nel modo più assoluto, totale, rumoroso e categorico.
Lo fanno? Non mi pare.

Sono morti diversi cristiani, per mano di terroristi islamici.
Mi raccomando. Noi per tutta risposta, consentiamo la costruzione di moschee, ed evitiamo di celebrare il Natale in alcune scuole, per non urtare la sensibilità di qualcuno...

Il Governo Italiano, attraverso il Ministro Frattini, ha convocato l'ambasciatore nigeriano, per protestare contro le violenze poste in essere contro i cristiani.

Mi raccomando. Noi per tutta risposta, consentiamo la costruzione di moschee, ed evitiamo di celebrare il Natale in alcune scuole, per non urtare la sensibilità di qualcuno...

Però questo secondo te è giusto?
Secondo me no. E non per razzismo, come qualcuno di sicuro accuserà ma perché così la loro prepotenza avanza e noi ci ritiriamo, a poco a poco, e questo non va bene, non è un po' da pusillanimi? Dobbiamo avercelo un po' di coraggio da fare valere i nostri valori cristiani! Io non dico di fare loro del male, (questo non lo farei mai) ma salvaguardare, conservare il nostro crocefisso, il nostro presepio...

Ma ci mancherebbe altro. Non è razzismo. È normale e giusto che la minoranza si adegui alla maggioranza. In Occidente la maggioranza è cristiana (schiacciante sul piano culturale, al di là dei praticanti), quindi gli islamici presenti in Occidente, si devono adeguare alle regole, ai costumi e alle usanze cristiane, crocifisso e presepe incluso. Fermo restando il rispetto della loro religione e la loro libertà di culto. Circa il discorso moschee, dal momento che noi civilmente e giustamente gli si consente di costruirle, quando in diversi paesi non viene consentita la costruzione di chiese (oppure le bombardano con persone dentro, durante funzioni religiose), il minimo che dovrebbero fare è alzare con forza la loro voce, contro chi pone in essere tali violenze (sempre ingiuste, da vili e da vigliacchi mezzi uomini) contro i cristiani. Io sarò sordo, ma questa voce non la sento. In mancanza di questa forte e vigorosa condanna, io sarei per vietare la costruzione di altre moschee, finché non imparano che devono condannare con assoluta forza e determinazione questi atti da delinquenti e vigliacchi. Come si suol dire, in mancanza di condanna esplicita: chi tace, acconsente. Chiamandoli per quello che realmente sono: delinquenti, vigliacchi e vili. Gli atti, e chi li pone in essere. Non si deve avere paura di dire la verità.
Ma si dovrebbe sentire da costoro una condanna altrettanto vigorosa, quando una delle loro donne, viene uccisa, solo perché "non obbedisce al padre", come se il padre fosse una sorta di Dio in Terra. Il padre, è solo un uomo. Un mortale. Stia al suo posto. Solo che in nessuno di questi casi, si sentono condanne forti, chiare, esplicite e continue. E le poche che ci sono, vengono fatte con troppi distinguo, sé e però. È sbagliato. Punto. Senza sé e senza ma. "Ma è la loro cultura!". È sbagliata qualsiasi cultura produca morte. È sbagliata, lo devono riconoscere onestamente, e la devono cambiare. No: "Siccome è la mia cultura, me la tengo!". Se è sbagliata è sbagliata. E si cambia.

Fermo restando il rispetto della loro religione e la loro libertà di culto.