Il rapporto Censis 2010 sullo stato dell'Italia

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Benedetto
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Il rapporto Censis 2010 sullo stato dell'Italia

Messaggio da Benedetto » sabato 4 dicembre 2010, 13:44

Ieri - 10:47

Censis: Italia appiattita, senza più legge né desiderio

(ANSA) - ROMA, 2 DIC - Un'Italia 'appiattita' che stenta a ripartire, un inconscio collettivo senza più legge né desiderio: è l'analisi impietosa del Censis, contenuta nel 44/mo Rapporto sulla situazione sociale del Paese 2010, presentato a Roma dal presidente del centro studi, Giuseppe de Rita e dal dg, Giuseppe Roma. Abbiamo resistito ai mesi più drammatici della crisi, dice il Censis, seppure con una 'evidente fatica del vivere e dolorose emarginazioni occupazionali'. Ma ora sorge il dubbio che, anche se ripartisse la marcia dello sviluppo, la nostra società non avrebbe spessore e vigore adeguati alle sfide da affrontare. Il Censis registra inoltre un 'declino parallelo' della legge e del desiderio. E siccome, dicono, non esistono attualmente in Italia sedi di auctoritas che potrebbero ridare forza alla 'leggè, la 'virtu' civilè necessaria per riattivare la dinamica di una società troppo appagata e appiattita è quella di 'tornare a desiderarè. Spiega il Censis che i nostri riferimenti alti e nobili (come eredità risorgimentale, laico primato dello Stato, cultura del riformismo) si sono appiattiti, soppiantati dalla delusione. Non riusciamo a individuare un dispositivo di fondo che disciplini comportamenti e valori. Si afferma così una 'diffusa e inquietante sregolazione pulsionalè: negli episodi di violenza familiare, nel bullismo, nel gusto apatico di compiere delitti comuni, nella tendenza a facili godimenti sessuali, nella ricerca di un eccesso di stimolazione esterna che supplisca al vuoto interiore, nel ricambio febbrile di oggetti da acquisire e godere, nella ricerca demenziale di esperienze che sfidano la morte (balconing).



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