Con queste parole, Benedetto XVI, sprona la Sicilia a fare il bene e a combattere il male. Prendendo anche come esempio grandi sacerdoti del calibro di don Pino Puglisi, anzi, invitando esplicitamente il clero, a seguire questo esempio. Ricorda, allo stesso clero siciliano, che uno dei doveri prioritari delle gerarchie ecclesiastiche siciliane, è la cura dei giovani e la cura delle famiglie.Non abbiate paura di contrastare il male! Non cedete alle suggestioni della Mafia, che è una strada di morte, incompatibile con il Vangelo!
Ed è proprio ai giovani, che Benedetto XVI rivolge il suo invito in modo prioritario. Del resto, sono note al pontefice alcune problematiche:
So che a Palermo, come anche in tutta la Sicilia, non mancano difficoltà, problemi e preoccupazioni: penso, in particolare, a quanti vivono concretamente la loro esistenza in condizioni di precarietà, a causa della mancanza del lavoro, dell'incertezza per il futuro, della sofferenza fisica e morale e, come ha ricordato l'arcivescovo, a causa della criminalità organizzata. Oggi sono in mezzo a voi per testimoniare la mia vicinanza ed il mio ricordo nella preghiera. Sono qui per darvi un forte incoraggiamento a non aver paura di testimoniare con chiarezza i valori umani e cristiani, così profondamente radicati nella fede e nella storia di questo territorio e della sua popolazione.
Benedetto XVI si è anche fermato presso Capaci, per rendere omaggio alla Memoria del Giudice Falcone.
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