Israele ha attaccato davvero un convoglio umanitario???
Inviato: martedì 1 giugno 2010, 16:31
Dalla giornata di ieri, non si parla d'altro; ma come stanno realmente le cose???
Se Israele, avesse in effetti, attaccato un convoglio umanitario, composto da civili inermi (in senso etimologico: senza armi), meriterebbe la condanna e le sanzioni di tutta la comunità internazionale, senza riserve, e senza sconti. Anzi, con ulteriori sanzioni, perché l'unica vera democrazia del medio-oriente, non può permettersi questi errori.
Ma, si ribadisce, stanno davvero così le cose???
Innanzitutto, pare che Israele, avesse preventivamente avvertito la flotta in questione, di non avanzare; e tale flotta pacifista (c'è differenza tra pacifica e pacifista), ha deliberatamente ignorato l'avviso, avanzando provocatoriamente.
Secondo Israele, gli attivisti (pacifisti) della nave abbordata, hanno reagito con la forza, attaccando gli israeliani con armi da fuoco leggere, con bastoni e con coltelli. Sempre secondo Israele, i dimostranti (pacifisti??? Se così fosse, sicuramente non pacifici) avevano preparato le armi, premeditando l'azione.
Infine, pare che il fuoco, da parte di Israele, sia stato aperto solo dopo che uno dei soldati israeliani è stato ferito...
Alla luce di queste dichiarazioni, non si può parlare di convoglio umanitario...
Un convoglio umanitario, dinnanzi a un blocco, si deve fermare: non deve e non può avanzare provocatoriamente.
Non deve portare armi.
Nell'impossibilità di stabilire come realmente stanno le cose, bisogna sperare che si concretizzi la proposta del Presidente degli Stati Uniti: l'apertura di un'inchiesta approfondita; ma al fine di tutelare le parti, è bene che questa inchiesta, sia di ampio respiro internazionale.
Israele, è il nostro alleato. Ma se il nostro alleato ha veramente sbagliato, deve pagare! Con gli interessi!
Se invece sono altri ad aver sbagliato, è giusto che Israele non paghi...
Non sarebbe la prima volta, che in qualsiasi contesto, gruppi sedicenti pacifisti, in realtà non hanno nulla di pacifico, facendo ricorso o ad armi convenzionali, o ad armi improprie...
Anche in Italia, abbiamo avuto "pacifisti", che cercavano di abbagliare le forze dell'ordine, puntando loro negli occhi il riflesso del Sole, attraverso specchietti!!!
Alla faccia del pacifismo! Alcuni hanno un concetto tutto loro di pace!
C'è però un fatto, che se accertato, darebbe completamente torto a Israele: se in effetti l'abbordaggio, è avvenuto in acque internazionali, Israele ha sbagliato e di grosso.
Se è avvenuto nelle sue acque territoriali, allora ha sbagliato il convoglio. A meno che ai sensi del diritto internazionale, nelle acque internazionali, non fosse stata creata una zona franca, dichiarata inviolabile (es: in acque internazionali, una flotta militare, protegge una nave mercantile; il comandante della flotta, via radio, dichiara su tutte le frequenze: chiunque tenterà di violare questo "cordone", creato per proteggere questa nave, sarà attaccato).
È assolutamente necessaria un'inchiesta internazionale, patrocinata da paesi obiettivi e imparziali: alcuni paesi arabi moderati ed Europa. In questo momento, date le circostanze, è bene che gli Stati Uniti, e la Turchia, e lo stesso Israele, non operino da protagonisti, rispetto ad un'eventuale inchiesta.
Proprio per accertare realmente come sono andate le cose...
Se Israele, avesse in effetti, attaccato un convoglio umanitario, composto da civili inermi (in senso etimologico: senza armi), meriterebbe la condanna e le sanzioni di tutta la comunità internazionale, senza riserve, e senza sconti. Anzi, con ulteriori sanzioni, perché l'unica vera democrazia del medio-oriente, non può permettersi questi errori.
Ma, si ribadisce, stanno davvero così le cose???
Innanzitutto, pare che Israele, avesse preventivamente avvertito la flotta in questione, di non avanzare; e tale flotta pacifista (c'è differenza tra pacifica e pacifista), ha deliberatamente ignorato l'avviso, avanzando provocatoriamente.
Secondo Israele, gli attivisti (pacifisti) della nave abbordata, hanno reagito con la forza, attaccando gli israeliani con armi da fuoco leggere, con bastoni e con coltelli. Sempre secondo Israele, i dimostranti (pacifisti??? Se così fosse, sicuramente non pacifici) avevano preparato le armi, premeditando l'azione.
Infine, pare che il fuoco, da parte di Israele, sia stato aperto solo dopo che uno dei soldati israeliani è stato ferito...
Alla luce di queste dichiarazioni, non si può parlare di convoglio umanitario...
Un convoglio umanitario, dinnanzi a un blocco, si deve fermare: non deve e non può avanzare provocatoriamente.
Non deve portare armi.
Nell'impossibilità di stabilire come realmente stanno le cose, bisogna sperare che si concretizzi la proposta del Presidente degli Stati Uniti: l'apertura di un'inchiesta approfondita; ma al fine di tutelare le parti, è bene che questa inchiesta, sia di ampio respiro internazionale.
Israele, è il nostro alleato. Ma se il nostro alleato ha veramente sbagliato, deve pagare! Con gli interessi!
Se invece sono altri ad aver sbagliato, è giusto che Israele non paghi...
Non sarebbe la prima volta, che in qualsiasi contesto, gruppi sedicenti pacifisti, in realtà non hanno nulla di pacifico, facendo ricorso o ad armi convenzionali, o ad armi improprie...
Anche in Italia, abbiamo avuto "pacifisti", che cercavano di abbagliare le forze dell'ordine, puntando loro negli occhi il riflesso del Sole, attraverso specchietti!!!
Alla faccia del pacifismo! Alcuni hanno un concetto tutto loro di pace!
C'è però un fatto, che se accertato, darebbe completamente torto a Israele: se in effetti l'abbordaggio, è avvenuto in acque internazionali, Israele ha sbagliato e di grosso.
Se è avvenuto nelle sue acque territoriali, allora ha sbagliato il convoglio. A meno che ai sensi del diritto internazionale, nelle acque internazionali, non fosse stata creata una zona franca, dichiarata inviolabile (es: in acque internazionali, una flotta militare, protegge una nave mercantile; il comandante della flotta, via radio, dichiara su tutte le frequenze: chiunque tenterà di violare questo "cordone", creato per proteggere questa nave, sarà attaccato).
È assolutamente necessaria un'inchiesta internazionale, patrocinata da paesi obiettivi e imparziali: alcuni paesi arabi moderati ed Europa. In questo momento, date le circostanze, è bene che gli Stati Uniti, e la Turchia, e lo stesso Israele, non operino da protagonisti, rispetto ad un'eventuale inchiesta.
Proprio per accertare realmente come sono andate le cose...