La Caritas: aumenta la povertà “inattesa”

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Fernando
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La Caritas: aumenta la povertà “inattesa”

Messaggio da Fernando » domenica 25 ottobre 2009, 1:05

La Caritas: aumenta la povertà «inattesa»
Salgono del 20% le richieste d’aiuto da parte delle famiglie. Arranca soprattutto il Sud


DI PAOLO LAMBRUSCHI
Cresce del 20% in Italia la povertà inattesa. I nuovi poveri sono infatti soprattutto fami­glie del ceto medio che vivono in salita, per­ché la fine del mese è diventata una cima da rag­giungere a fatica per un numero elevato di nuclei soprattutto del Mezzogiorno. E le politiche socia­li sono nefficaci. Il quadro di povertà in crescita nel Paese reale, realizzato dalla Caritas Italiana e dalla Fondazione Zancan, è relativo al 2008, quin­di agli albori della crisi. Quest’anno è probabile che gli 'impoveriti' aumentino con migliaia di ti­tolari di contratti a termine, dipendenti di picco­le aziende cui è stato tolto l’appalto dei servizi, cas­sintegrati che vedono avvicinarsi il termine del sussidio. Gli effetti della crisi al Nord hanno già de­terminato infatti casi di «povertà inattesa» per l’au­mento della Cassa integrazione e del calo delle as­sunzioni, mentre al Sud hanno aggravato una si­tuazione già compromessa. Senza contare la po­vertà « assente »: almeno una famiglia povera su dieci per vergogna e orgoglio non chiede aiuto. Da­ti che fanno dire alla Caritas italiana e alla Fonda­zione Zancan che il nostro modello di povertà è a­nomalo in Europa. In più nel Mezzogiorno, rileva il rapporto, è in agguato il pericolo usura.


Personalmente mi dispiace per questi dati oggettivi!



Servo di Maria
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Re: La Caritas: aumenta la povertà “inattesa”

Messaggio da Servo di Maria » mercoledì 4 novembre 2009, 16:48

Anche nel mio piccolo noto dal 2008 al 2009 un cambiamento radicale, vedo nelle persone che chiedono gli stessi servizi ma ad un prezzo dimezzato (opero nel turismo incoming) il tentativo di mantenere lo stesso livello di vita con la metà delle risorse.

Personalmente poi ogni giorno oltre il mio dovere regolare, cerco di prevedere cosa farei in caso di improvvisa disoccupazione, come fare ad aggiornare il mio profilo professionale (che non perderei se perdessi il lavoro), come ridure le spese ...insomma prevenzione per reggere ad un eventuale urto.....

secondo me bisogna aspettare il 2011 prima di vedere una serena ripresa avviata.



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