La Caritas: aumenta la povertà “inattesa”
Inviato: domenica 25 ottobre 2009, 1:05
La Caritas: aumenta la povertà «inattesa»
Salgono del 20% le richieste d’aiuto da parte delle famiglie. Arranca soprattutto il Sud
DI PAOLO LAMBRUSCHI
Cresce del 20% in Italia la povertà inattesa. I nuovi poveri sono infatti soprattutto famiglie del ceto medio che vivono in salita, perché la fine del mese è diventata una cima da raggiungere a fatica per un numero elevato di nuclei soprattutto del Mezzogiorno. E le politiche sociali sono nefficaci. Il quadro di povertà in crescita nel Paese reale, realizzato dalla Caritas Italiana e dalla Fondazione Zancan, è relativo al 2008, quindi agli albori della crisi. Quest’anno è probabile che gli 'impoveriti' aumentino con migliaia di titolari di contratti a termine, dipendenti di piccole aziende cui è stato tolto l’appalto dei servizi, cassintegrati che vedono avvicinarsi il termine del sussidio. Gli effetti della crisi al Nord hanno già determinato infatti casi di «povertà inattesa» per l’aumento della Cassa integrazione e del calo delle assunzioni, mentre al Sud hanno aggravato una situazione già compromessa. Senza contare la povertà « assente »: almeno una famiglia povera su dieci per vergogna e orgoglio non chiede aiuto. Dati che fanno dire alla Caritas italiana e alla Fondazione Zancan che il nostro modello di povertà è anomalo in Europa. In più nel Mezzogiorno, rileva il rapporto, è in agguato il pericolo usura.
Personalmente mi dispiace per questi dati oggettivi!
Salgono del 20% le richieste d’aiuto da parte delle famiglie. Arranca soprattutto il Sud
DI PAOLO LAMBRUSCHI
Cresce del 20% in Italia la povertà inattesa. I nuovi poveri sono infatti soprattutto famiglie del ceto medio che vivono in salita, perché la fine del mese è diventata una cima da raggiungere a fatica per un numero elevato di nuclei soprattutto del Mezzogiorno. E le politiche sociali sono nefficaci. Il quadro di povertà in crescita nel Paese reale, realizzato dalla Caritas Italiana e dalla Fondazione Zancan, è relativo al 2008, quindi agli albori della crisi. Quest’anno è probabile che gli 'impoveriti' aumentino con migliaia di titolari di contratti a termine, dipendenti di piccole aziende cui è stato tolto l’appalto dei servizi, cassintegrati che vedono avvicinarsi il termine del sussidio. Gli effetti della crisi al Nord hanno già determinato infatti casi di «povertà inattesa» per l’aumento della Cassa integrazione e del calo delle assunzioni, mentre al Sud hanno aggravato una situazione già compromessa. Senza contare la povertà « assente »: almeno una famiglia povera su dieci per vergogna e orgoglio non chiede aiuto. Dati che fanno dire alla Caritas italiana e alla Fondazione Zancan che il nostro modello di povertà è anomalo in Europa. In più nel Mezzogiorno, rileva il rapporto, è in agguato il pericolo usura.
Personalmente mi dispiace per questi dati oggettivi!