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Re: Quindicesima stazione: Gesù è risorto!

Inviato: lunedì 13 aprile 2009, 21:31
da Venerabile Beda
Uno dei vegliardi mi disse: «Non piangere più; ha vinto il Leone della tribù di Giuda, il Germoglio di Davide, e aprirà il libro e i suoi sette sigilli».
Ap 5,5

Appena Lo vidi, caddi ai Suoi piedi come morto. Ma Egli, posando su di me la destra, mi disse: «Non temere! Io sono il Primo e l'Ultimo e il Vivente. Io ero morto, ma ora vivo per sempre e ho potere sopra la morte e sopra gli inferi. Scrivi dunque le cose che hai visto, quelle che sono e quelle che accadranno dopo».
Ap 1,17-19


È risorto! È risorto davvero. Non è un simbolo. Non è qualcosa di simbolico. Era morto davvero.
Ed è risorto davvero. Dio, si è preso gioco della morte. L'uomo-Dio, muore, essendo uomo; ma essendo anche Dio, risorge. Non è possibile, alla natura umana. Ma possibile alla natura divina.
Se Dio fosse venuto solo quale Dio, non avrebbe potuto morire, non pagando così il nostro debito col sangue. Ma per pagare il debito, diventa uomo, rimanendo Dio. Muore e risorge.
La morte però, continua ad agire nella Storia dell'umanità. Con la Sua risurrezione, Egli ha reso la morte (che non è una persona, ma uno stato; la si personifica solo per chiarezza) mortale.
La morte prima, era immortale. È stata uccisa con la risurrezione di Cristo. Ed è anch'essa risorta. Sì, anche la morte è risorta. Ma con una differenza fondamentale: Cristo, è risorto immortale; la morte, è risorta mortale. Adesso, è mortale. I suoi giorni, sono contati, come i nostri. Prima, non erano contati.
Con il ritorno di Cristo, la morte morirà definitivamente. Cristo, invece, non muore più, perché adesso Egli è immortale quanto alla natura umana, ed Eterno, quanto alla natura divina.