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Re: Dodicesima stazione: Gesù muore sulla croce

Inviato: lunedì 30 marzo 2009, 22:03
da Spinna

Il grido di Gesù sulla croce non comunica disperazione, anzi, si può considerare una preghiera che il Figlio rivolge al Padre. Egli si abbandona a Lui nel momento in cui offre la sua vita per tutti.
Ogni volta che la vita ci riserva le prove e le sofferenze nessuno è privato dell’aiuto di Dio, anche le croci più pesanti devono essere lette ed interpretate con gli occhi del risorto: la croce non significa sconfitta, ma donazione di sé.

Re: Dodicesima stazione: Gesù muore sulla croce

Inviato: mercoledì 1 aprile 2009, 21:32
da Venerabile Beda
Morte= Permanente e irreversibile cessazione di tutte le funzioni vitali dell'essere vivente, cioè dell'organismo vivente.
Gesù muore.
Muore davvero. Non è una "morte apparente".
È reale.
Noi si crede, che l'anima di Gesù, agì in quei giorni di morte, come dice il Credo apostolico (non quello niceno-constantinopolitano):
"discesce agli inferi", e come il grande Dante, poeticamente dichiara:
Io era nuovo in questo stato,
quando ci vidi venire un Possente,
con Segno di vittoria coronato.
Dante, Inferno, IV


Il Possente è Cristo, che con la Sua crocifissione, con la sua morte, ha realizzato la salvezza.
"Con Segno di vittoria coronato"... il Segno della croce, il Segno delle spine, il Segno della sofferenza...


"Tutto è compiuto"....

La salvezza si è compiuta, il debito è stato pagato.
Il perdono si può dare, perché il sangue è stato versato:

"Non c'è perdono senza spargimento di sangue" (san Paolo).

Con la crocifissione e con la morte, Cristo Signore, attira tutti gli uomini a sé, liberandoli:

"Quando sarò sollevato da terra, attirerò tutti a me".

La salvezza si è compiuta.
L'Amore (la Carità), ha vinto.


Ora, si passa il testimone alla Fede e alla Speranza.


Qualcuno ha detto:

"Nessuno può vincere la morte!"...

Non è esattamente così...
La morte, non è sempre e comunque "permanente e irreversibile"
ordinariamente sì...
ma non sempre...



E come muore??
Con umiltà.
Non solo per il tipo di morte, ma perché pur essendo perfetto, si raccomanda a Dio-Padre.
Ne avrebbe avuto bisogno???
No, ma lo fa, per insegnarci fino all'ultimo, che Dio, deve essere soggetto attivo nella nostra vita, e quindi anche nella morte, che è la conclusione della vita.