Gesù è crocifisso...
Il pagamento del debito di Adamo, e della sua discendenza, si paga con una morte cruenta e dolorosa: la crocifissione...
I Romani, esperti di diritto, amministrazione, strategia militare, teatro, avevano escogitato questo supplizio, riservandolo ai malfattori.
La morte sulla croce, era la morte degli schiavi fuggiaschi, gli ultimi della società.
Il Re povero, nato in una stalla, tra gli ultimi, muore tra gli ultimi, con la morte degli ultimi, con una morte dolorosa e vergognosa.
La crocifissione, produceva una lenta e inesorabile compressione dell'apparato respiratorio, fino al soffocamento. Il condannato, nel tentativo istintivo di conservazione, pur di respirare, tentava di sollevasi sulle punte dei piedi, ma essendo inchiodati, risultava impossibile e ancor più doloroso, con conseguenze anche sulle mani-polsi, per ogni tentativo... E anche chi si rassegnava accettando la condizione, a un certo punto, in virtù dell'istinto naturale di conservazione, faceva il tentativo, mentre di minuto in minuto, l'ossigeno che entrava, diminuiva lentamente...
Questa sorte, è toccata a Cristo Signore, per liberarci dalla schiavitù del peccato.
Mi viene da ridere, se penso a "opinioni" come quelle descritte nel film "L'ultima tentazione di Cristo". È evidente, che Cristo ebbe tentazioni strettamente sessuali. Ma sostenere che le ebbe sulla croce, mi pare folle. Sulla croce, Cristo ebbe certamente "l'ultima tentazione": quella di porre fine a quel supplizio. Tentazione peraltro esplicita:
«Tu che distruggi il Tempio e lo ricostruisci in tre giorni, salva te stesso! Se tu sei Figlio di Dio, scendi dalla croce!». Matteo 27, 40
E non cede nemmeno a quest'ultima (vera) tentazione. Nonostante quella sofferenza, e nonostante il soffocamento che avanza...
Allora, anche se non si crede che Lui abbia fatto tutto questo per noi, per nostro vantaggio, bisogna avere il cuore di pietra, per non avere almeno rispetto, per ogni immagine del crocifisso che vediamo. Manchiamo di rispetto, quando diciamo che "lì non ci dovrebbe stare"; si sulla croce non ci doveva stare; ma in un ufficio pubblico, in un aula giudiziaria, in una scuola, ci sta benissimo. E non offende mai nessuno, né gli atei, né i non cristiani, né i non cattolici.
Semmai, è il crocifisso, che ultimamente viene offeso.
E manchiamo di rispetto, anche quando diciamo che nella scuola il presepe non si deve fare (può sembrare fuori tema, ma non lo è), festeggiare il Natale senza Gesù, cioè senza il festeggiato; cantare le canzoni di Natale, che non facciano riferimento a Lui, cioè al festeggiato.
E manchiamo di rispetto a quella croce e al crocifisso, quando dai dolci Pasquali (c.d. agnelli Pasquali), togliamo lo stendardo con la croce, mettendo un fiore al posto della croce. (Che centra? È stato forse crocifisso sui fiori???)
Padre, perdonaci, anche se sappiamo quello che facciamo, e spesso lo sappiamo anche bene.