Quinta stazione: Simone di Cirene porta la croce di Gesù

[Lella]

Quante volte non ci carichiamo della croce dei nostri fratelli...passiamo oltre con il nostro sguardo...o ci nascondiamo per paura che ci chiamino...e anche quante volte il nostro orgoglio...la nostra paura di sembrare deboli ci impedisce di chiedere aiuto...di accettare aiuto...abbiamo tutti bisogno degli altri per percorrere la strada della vita...

[Mard62]

Signore Gesù, che enorme peso quella Croce, carica dei nostri peccati. E quel Simone, chissà cosa avrà pensato quando si è visto costretto ad aiutarti! Però si è tuffato in quel mistero, ha abbracciato la croce ed è partito subito dopo che Tu ti sei affiancato a lui. Ogni volta che ci chiediamo: " Perché proprio io, perché questa croce così grande proprio a me?" Dovremmo cambiare il "perché" in "per Te", abbracciarla, ed ecco che Tu intervieni, Tu diventi il nostro Cireneo, Tu ci aiuti a portare la nostra croce. Senza di Te finiremmo schiacciati da quel peso.

[Mariella]

Ad un uomo qualsiasi, uno scelto a caso tra la folla, ad uno straniero viene posta la croce sulle spalle.
Un uomo qualsiasi, così, si fa carico di un peso che certamente non vorrebbe portare... ma che poi, reca sulle sue spalle mosso per compassione di quella Madre che assisteva alla terribile condanna del Figlio.
Portare il peso di un altro non è facile, è facile invece dare cosìgli, suggerimenti e così ci perdiamo in chiacchiere piuttosto che condividere la sofferenza con l'altro.
Aiutare a "portare la croce" di un nostro fratello è un modo in più per amare Dio, un modo in più per capire anche la nostra croce.