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Seconda stazione: Gesù è caricato della croce

Inviato: sabato 28 febbraio 2009, 17:30
da Venerabile Beda
Seconda stazione: Gesù è caricato della croce

I Giudei presero Gesù e lo condussero via dal pretorio. Ed egli, portando su di sé la croce, uscì verso il luogo, detto Cranio, in ebraico Golgota. Gv. 19, 16

Avrei voluto lasciare l'iniziativa delle altre stazioni ad altri, ma la notizia di oggi (la croce bruciata), mi ha... (non è che non mi viene il termine, mi viene, ma meglio evitare; diciamo fatto infuriare).
Gesù è caricato della croce. E la porta fino in fondo. Tante persone, sono caricate di una croce, o più croci: malattie, problemi di lavoro, rapporti umani e/o familiari insostenibili, ecc. E la portano in silenzio, senza clamore, senza attirare l'attenzione. Come il silente Maestro. Non la evita.
Non dice: "Perché proprio a me?!". Sa benissimo che è la Sua croce, per Sua libera scelta. Sebbene proprio Lui non la meritasse. Non cerca di evitarla. E nemmeno la subisce passivamente. La affronta. Da vero uomo. Gesù, la croce, la porta da uomo. Nonostante la coesistenza della natura divina. Alcuni di noi, per ringraziarlo, cercano con i loro limiti, di fare altrettanto. Altri, la bruciano per sport. Lui probabilmente continua a dire: "Padre, perdonali, non sanno quello che fanno". A me però viene in mente la frase di un film, su Gesù, in cui a questa esclamazione, un soldato romano risponde: "Lo sappiamo benissimo cosa facciamo: ti uccidiamo!", conficcando una lancia.
Caricato di una croce, (era già stato frustato, sangue perso, non aveva fatto colazione, era debole, forse con la febbre addosso per via delle prime ferite), la porta, la accetta e dà il meglio di sé.
Anche se non si fosse credenti, anche se non si credesse che Lui abbia fatto tutto questo per noi, per nostro vantaggio e a Suo svantaggio, per rispetto, senso di civiltà, gesti di questo tipo, non andrebbero mai fatti. Parlo a livello puramente civile. Non sono padre, ma se fossi padre, e i miei figli facessero un gesto di questo tipo, mi vergognerei da morire. Anzi, mi vergogno, perché un "essere umano", ha potuto fare un gesto di questo tipo.

Re: Seconda stazione: Gesù è caricato della croce

Inviato: sabato 28 febbraio 2009, 22:41
da Fanny
E gli uomini continuano ad insultare il fratello ... meglio se non può difendersi e se non urla dalla prima pagina dei giornali il suo dolore .... meglio se la televisione non me lo sbatte in faccia mentre sto comodamente cenando...
Ognuno si porti la sua Croce... che ci posso fare io... perché non se ne stanno nei loro paesi? ... e poi le case non bastano neanche per noi... cosa posso fare io se tanti bambini muoiono di fame... perché i loro governi non provvedono? ... a noi bastano i nostri guai... perché... perché... quanti perché!
Meno male che Lui non si è posto tanti perché ed ha abbracciato la sua Croce... come se fosse la sua! E si è avviato sulla Via Crucis...
e io vorrei stare a guardare: ma non è possibile seguirlo, lungo il calvario, da turista, da osservatore, con le spalle libere.
Senza pesi rimango inesorabilmente fermo, inchiodato alla mia mediocrità.
Con Lui si può camminare soltanto aggrappati a quel ruvido arnese che non è mai stato bello a vedersi....

Re: Seconda stazione: Gesù è caricato della croce

Inviato: domenica 1 marzo 2009, 2:00
da Kic
...e Lui porta la croce e sulla croce vi ha inchiodato anche i miei peccati....le mie vigliaccherie.....i miei desideri proibiti.....e tutto quello che io commetto di brutto e malvagio serve ad appesantire ancora di più il suo legno che Lui porta...trascina...con la debolezza dell'uomo e la dignità di un Dio.....Penso a tutto quello che Lui sta patendo per aiutare l'umanità a vivere una vita vera e noi ci ritroviamo nella melma più melma e sguazziamo in essa felici dei nostri peccati.....

Re: Seconda stazione: Gesù è caricato della croce

Inviato: domenica 1 marzo 2009, 15:28
da Spinna

Stamattina per caso in televisione ho sentito un sacerdote dire che la pesantezza delle croci dipende da quanta fede si ha...ho trovato molto significative queste parole...come cristiana mi considero una "mezza calzetta" perché non sempre ho la prontezza di a seguire Dio, eppure Egli deve amarmi immensamente perché le croci sono pesanti e difficili da accettare!
Il mio don diceva sempre che bisogna ringraziare Dio per le croci, perché senza la croce, non si può seguire il Signore, né camminare dietro al Vangelo…. più sono pesanti…più si deve ringraziare.... inoltre Lui con la sua vicinanza riesce a trasformarle in un giogo soave ed un peso leggero.

Re: Seconda stazione: Gesù è caricato della croce

Inviato: domenica 1 marzo 2009, 18:45
da Mary
La croce è il segno distintivo di tutti i cristiani, la prima cosa che io insegno al catechismo, poiché molti bambini non sanno farla... siamo cristiani distratti, siamo cristiani con una fede annacquata. Non abbiamo l'abitudine di accettare nella nostra vita e in quella degli altri tutto ciò che essa comporta, la sua attualità, la sua presenza costante.
Questi giovani dovrebbero essere i primi a togliere le croci dal mondo, con la loro vitalità, affinché la vita e la resurrezione di Gesù possano essere possibili a tutti.
E invece le bruciano, le mettono al collo per moda e poi il resto non conta, non conta il significato vero di essa. Croce significa che Dio ci vuole bene fino in fondo, Lui ha mandato Suo Figlio Gesù e questa capacità di amare noi la riceviamo ogni giorno da Lui e che facciamo? Al primo ostacolo fuggiamo.
Proprio oggi nella mia città, festeggiamo Nino Baglieri "Il sole di Sicilia", lui è stato un testimone verace della croce di Gesù.
Da giovane, mentre lavorava come carpentiere, cade dal terzo piano, si frattura la colonna vertebrale e rimane paralizzato dalla testa ai piedi. Ateo. Per anni chiuso in casa si isola dal mondo intero, bestemmia e si dispera.
Dopo 10 lunghi anni incontra Dio e fa della sua vita un dono grande per tutti noi che l'abbiamo conosciuto e per il mondo intero. Scrive centinaia di testi con una penna che mette in bocca, testimonia la sua croce in tutto il mondo.
Muore 2 anni fa. Nel suo testamento spirituale ha scritto che alla sua morte aveva un desiderio: indossare la tuta e scarpe da ginnastica perché finalmente poteva correre spedito nelle braccia del Padre.
Dalla sua croce vissuta nella gioia e nell'abbandono in Dio dopo la disperazione, tanti giovani hanno avuto la conversione!
La croce sta dinanzi a noi sempre e ognuno di noi ne ha una, se la guardiamo con stupore e affetto essa diventa grande e attraente, essa diventa Amore per noi e per i fratelli che incontriamo.