Cucina piemontese

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Cucina piemontese

Messaggio da Miriam » sabato 6 dicembre 2008, 17:00

Bagna caoda
l piatto simbolo per eccellenza del Piemonte è la bagna caouda.
Il nome sembra derivare dal dialetto locale, infatti bagna sta per sugo, intingolo e caoda sta per calda.
Si tratta, per l'appunto, di un sugo a base di olio, aglio e acciughe che la tradizione vuole venga servito in un recipiente di terracotta detto dianet appoggiato su di un piccolo braciere definito scionfetta comune a tutti i commensali, nel quale ciascuno intinge a piacere verdure di diverso genere ma anche pane e crostini.
Sembra proprio che l'origine di questo piatto risalga al Medioevo dalla necessità di alcuni vignaioli di inventare un piatto nuovo per celebrare un momento molto importante della vita contadina, ossia la spillatura del vino nuovo. Questo piatto, dalle origini così rurali e semplici volle esser messo in contrapposizione con la gastronomia in voga a quei tempi, fatta di piatti molto sofisticati.
Certo è che non tutti gli ingredienti della bagna caoda erano di facile reperibilità a partire dall'olio, scarsamente prodotto in Piemonte, ma importato dalla vicina Liguria e dalle acciughe che, solo in quel periodo, iniziavano ad arrivare sul territorio.
Quindi sicuramente si sta parlando di un piatto festoso, che veniva consumato da tutti i commensali in un momento di intensa convivialità.
Seppur di facile preparazione, questo piatto necessità di alcune accortezze soprattutto nella scelta delle materie prime.
Le acciughe, per esempio, devono essere della qualità rosse di Spagna, stagionate a lungo e appena dissalate nonché sciacquate in acqua e vino, sciacquate e diliscate.
L'aglio, d'altra parte, deve essere lasciato in ammollo in acqua fredda per diverse ore, per perdere un po' del suo sapore così forte dopo aver tolto a ciascuno spicchio l'anima verde.
Infine l'olio deve assolutamente essere olio extravergine d'oliva.
La sua preparazione, dicevo, non è molto complicata, è sufficiente, infatti, cuocere l'aglio in olio e burro fino ad ottenere una purea bianca data dal disfacimento dell'aglio stesso.
È questo il momento d'aggiungere altro olio e le acciughe e si lascia cuocere il tutto a fuoco lento sino al disfacimento anche delle acciughe.
Ecco che da questa procedura se ne ottiene un sughetto dal color marrone e dal sapore molto forte e deciso.
Con cosa si mangia la bagna caoda?
Anche questo è un punto che va tenuto in alta considerazione dal momento che la tradizione vuole che le verdure più adeguate siano cardi di Nizza o peperoni ma anche cavoli verdi, bianchi e rossi, cuori bianchi di insalate di scarola e indivia, porri freschi, rape bianche…insomma tutti ortaggi che non siano particolarmente aromatici.
Oltre agli ortaggi è possibile degustare la bagna caoda in abbinamento a pane e a crostini ma anche a patate bianche bollite, mele, fette di polenta calda e anche uova fresche da strapazzare nella salsa che, infine, rimarrà sul fondo del coccio.


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Re: Cucina piemontese

Messaggio da Miriam » sabato 6 dicembre 2008, 17:03

Gnocchi al castelmagno
Ingredienti
1 kg di patate a pasta gialla (tipo Bin-tje), 2 tuorli, 1 cucchiaio di olio d'oliva, 250 g di farina, 50 g di burro, 150 g di Castelmagno, 3 cucchiai di latte o panna, 4 gherigli di noce, sale e pepe q.b.
Preparazione
Lavate bene le patate senza sbucciarle, mettetele in una pentola, copritele di acqua fredda e fatele cuocere per 20-25 minuti (secondo le dimensioni). Appena saranno cotte, scolatele, sbucciatele ancora bollenti, passatele allo schiacciapatate o al setaccio e allargatele sulla spianatoia, lasciatele intiepidire leggermente.
Cospargete le patate con due pizzichi di sale, grattate un po' di pepe (facoltativo), unite l'olio, i tuorli e circa 200g di farina, quindi impastate il tutto senza lavorare eccessivamente l'impasto. Lasciate riposare per 3-4 minuti.
Dividete, ora, l'impasto a pezzetti, passate ognuno di essi sulla spianatoia infarinata in modo da ottenere tanti bastoncini del diametro di circa 1 1/2 cm dopodiché tagliateli a tronchetti di 2cm e schiacciateli leggermente con il pollice sul dorso di una grattugia o sui rebbi di una forchetta in modo che risultino marcati.
Portate ad ebollizione una pentola con abbondante acqua. Sbriciolate il Castelmagno, mettetelo in una larga padella con del burro ed il latte o la panna e fatelo fondere su fiamma bassissima mescolando con un cucchiaio di legno.
Nel frattempo, gettate gli gnocchi nell'acqua salata in ebollizione, scolateli delicatamente con il mestolo forato appena saliranno a galla, quindi gettateli nella padella contenente il formaggio fuso e fateli saltare. Serviteli immediatamente in piatti caldi con una grattata di pepe cospargendo la superficie con le noci tritate grossolanamente


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Re: Cucina piemontese

Messaggio da Miriam » sabato 6 dicembre 2008, 17:05

Paste di meliga
Ingredienti
200 g di burro, 200 g di zucchero, 200 g di farina di meliga (farina di mais) e 3 rossi d'uovo.
Preparazione
Impastate il burro, lo zucchero, la farina di meliga e 3 rossi d'uovo. Tirate una sfoglia piuttosto spessa e ritagliatene i biscotti dalla forma rotonda che cuocerete in forno di medio calore per circa mezz'ora.


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Re: Cucina piemontese

Messaggio da Miriam » sabato 6 dicembre 2008, 17:07

Bagnet verd
Ingredienti
Una manciata di prezzemolo, 4 filetti d'acciuga, la mollica di un panino, un cucchiaio di capperi, uno spicchio d'aglio, un tuorlo d'uovo sodo, olio d'oliva, aceto.
Preparazione
Unite l'aglio, le acciughe e i capperi al prezzemolo e tritate finemente il tutto. Imbevete la mollica di aceto, strizzatela leggermente e unitela al trito precedentemente preparato. Amalgamate il tutto mescolando energicamente e lavorando bene aggiungendo abbondante olio d'oliva in modo che la salsa risulti abbatsanza liquida. Questa salsa tipicamente piemontese viene servita come accompagnamento alle carni bollite.


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Re: Cucina piemontese

Messaggio da Mary » sabato 6 dicembre 2008, 22:17

Questa salsina mi sa proprio che la preparerò Lunedì prossimo...ho a pranzo tutta la famiglia ....ho deciso di fare il bollito e questa salsa mi incuriosisce. [k-grazie] Miriam!


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