Pagina 1 di 1

Ciao da Alex93

Inviato: martedì 16 aprile 2013, 2:16
da Alex93
Ciao a tutti, mi chiamo Alex, ho 20 anni e studio Filosofia. Ho deciso di iscrivermi a questo forum nello specifico perché mi sto interessando alle Virtù Cardinali da un punto di vista laico - e al momento non ho ancora approfondito le Teologali, di cui per mia formazione tenderei ad apprezzare solo la Carità, ma ultimamente sto molto cambiando.

Sono agnostico, ultimamente sento di star diventando credente (il che è curioso, visto il mio passato ateo) ma per quanto mi piaccia il messaggio cristiano non riesco a convincermi della verità di questa religione.

Non sono battezzato, i miei genitori studiavano con i Testimoni di Geova, senza essersi mai convertiti, nel periodo della mia nascita; ora sono generici cristiani non praticanti.

Trovo contraddittorie la seconda e la settima regola del forum, avendo la settima tra i miei valori portanti, mi sembra ingiusto che non si possa criticare liberamente la Scrittura, anche per una migliore comprensione di essa. D'altro canto, al momento sono qui per cercare di capire meglio lo spirito del cattolicesimo, e per approfondire il discorso delle Virtù specie teologali, quindi "me la faccio andar bene così", anche se non ne comprendo la ragione.

Ho fin da piccolo una mentalità particolarmente scientifica e razionale, il che mi ha condotto, nell'ingenuità giovanile, all'ateismo-materialismo-riduzionismo-determinismo-meccanicismo. Sempre grazie a questa mentalità e avendo approfondito sia dal punto di vista epistemologico i limiti e i confini delle scienze e della ragione; e da un punto di vista umano la ricchezza e la profondità della vita, delle persone, dei sentimenti e del discorso etico e morale etc (da me snobbati fino a pochi anni fa) sono diventato agnostico, e di recente mi sto sbilanciando verso "la credenza".

Insomma, l'aforisma «Poca scienza allontana da Dio, tanta scienza avvicina a Dio» che mi infastidiva notevolmente anni fa si è rivelato più vero di quanto non volessi ammettere.

Ah, sono omosessuale e convivo con il mio fidanzato - condividiamo l'appartamento da quando abbiamo iniziato l'Università, dall'ottobre appena trascorso. Sono anche decisamente liberale su tutte o quasi le questioni etiche.

Sto leggendo Dio esiste? di Hans Kung, e apprezzo molto il suo modo di affrontare le questioni e di evitare sia il dogmatismo credente che quello ateo.

Non saprei cos'altro aggiungere, per il momento :) Uhm, sono un appassionato lettore di Philip Dick e un estimatore della psicanalisi, in particolare Junghiana; i miei filosofi preferiti sono Karl Popper e Tommaso D'Aquino; ascolto principalmente musica progressive rock, e mi piacciono i giochi di ruolo, in particolare Maghi del Mondo di Tenebra.

Spero di poter sostenere conversazioni interessanti e imparare qualcosa su questo cristianesimo e in particolare cattolicesimo che non ho mai potuto vivere, non avendo fatto Catechismi di sorta.

[k-grazie]

Ciao da Alex93

Inviato: martedì 16 aprile 2013, 7:48
da Venerabile Beda
Benvenuto Alex. Non saprei come definire questa Presentazione, se non come... eclettica. Mi limito solo a spiegare il senso della seconda regola del Forum...
Secondo: Si può criticare la Chiesa ma non la Scrittura.
Nel momento in cui la Chiesa, non fa quello che richiede la Scrittura, è criticabile. E anche "condannabile". Come purtroppo a volte è accaduto in passato, con alcuni eccessi dell'inquisizione o anche nel presente, quando alcuni dei suoi membri, si sono macchiati del crimine di pedofilia, o altre ingiustizie. A ben guardare, dunque sono criticabili e "condannabili" i membri della Chiesa (clero e credenti), che non fanno ciò che dice la Scrittura e il Magistero della Chiesa (corretta interpretazione di essa). I crimini, di cui Giovanni Paolo II il grande, ha chiesto giustamente perdono, riconoscendo gli errori, in modo formale e sostanziale e cercando, ove possibile di riparare. Dico condannabili tra virgolette, perché solo Dio può giudicare con piena Giustizia, tenendo presente la cultura e la Storia.
Non è criticabile la Scrittura, perché la Scrittura è Parola di Dio. Per non parlare del Vangelo, che è Cristo Verbo di Dio, che dice ciò che Dio vuole e non vuole. Se le creature, si mettono a criticare ciò che Dio ordina, chiede, addio. Così è nato il male. Perché Lucifero, "non era d'accordo con Dio". Dio ha ragione sempre, sul piano oggettivo, a priori e a posteriori. Sempre. Questo se vuoi è un dogma, un assioma, un postulato, chiamiamolo come ci pare, ma la realtà questa è. Per tutti. Perché se uno non crede, ovviamente Dio non ha né ragione né torto; se uno crede, o Dio ha sempre ragione, in ogni caso e in ogni circostanza, o non sarebbe più Dio. E quando sembra che Dio non abbia ragione, è solo l'eccezione che conferma la Regola: Dio ha sempre ragione. Quindi, la Scrittura non è criticabile. Non è criticabile, nel senso, che ciò che è scritto in essa, sul piano della Fede, della Giustizia, dei precetti, è sempre buono, giusto, corretto e mai sbagliato. Non si può discutere il "Non desiderare la donna d'altri", perché "secondo me si può". Io posso esprimere la mia opinione (secondo me si può), ma ciò che dice la Scrittura essendo Parola di Dio, è molto al di sopra della piccola opinione di un piccolo e insignificante essere come me. In breve, un conto è la Verità (la Scrittura), un conto sono le nostre opinioni (che possono essere Verità, ma non necessariamente). E in questo Forum, non è ammesso mettere sullo stesso piano le opinioni personali, e quanto afferma la Scrittura. A meno che l'opinione personale, non coincida in tutto con ciò che dice la Scrittura. Tutte le opinioni sono esprimibili, se non contengono insulti e offese, ma rimangono opinioni, rispetto alla Scrittura che è Verità assoluta. La Scrittura, è interpretabile. E per questo i cattolici, si affidano al competente Magistero della Chiesa, competente sul piano scientifico (filologico, storico, geografico, linguistico, culturale, filosofico, ecc.) e teologico (scienza divina, ma soprattutto preghiera e Spirito Santo).

Aspettiamo di leggere i tuoi interventi.

Questa è una delle bellezze del Cristianesimo: l'avere punti fermi e indiscutibili.
E più passa il tempo, più questo sarà apprezzato, in un mondo in balia della confusione e del relativismo.
Senza un Faro, le navi, si perdono.

Benvenuto. [k-Benvenutox]



P.S.
Naturalmente, la Chiesa è criticabile, quando e se non dovesse applicare il Vangelo, ciò che dice la Scrittura. Quando la Chiesa applica con fedeltà il Vangelo, e quanto stabilisce il resto della Scrittura, diventa per induzione essa stessa incriticabile.
Si critica un cittadino che trasgredisce le leggi, non uno che le osserva rispettosamente. Quello si elogia al limite.

Ciao da Alex93

Inviato: martedì 16 aprile 2013, 13:35
da Alex93
Capito (anche se non concordo), grazie :)

Il competente Magistero della Chiesa ha riveduto il modo di interpretare le Scritture nel corso dei millenni, e personaggi e interpretazioni ritenuti in un primo momento eretici sono stati poi accolti: se questi non avessero proposto una loro interpretazione, confliggente con quella al tempo dominante, non si sarebbe mai progrediti nella conoscenza di come interpretare la Bibbia.

Ho letto il post sull'Umiltà, mi piace, ma credo che dovrebbe essere esteso a tutti gli uomini e anche alla nostra interpretazione delle Scritture: verosimilmente tra qualche secolo saranno state apportate grandi modifiche, il che implicherà che anche noi adesso non sappiamo niente (o meglio, sappiamo poco e siamo fallibili e imperfetti, in quanto umani). E credo che il miglior modo di progredire sia la libera critica e il libero dialogo, confrontando le diverse posizioni per capire, un poco alla volta, quali interpretazioni non reggono, quali sono verosimilmente corrette, etc.

È troppo comodo utilizzare l'Umiltà come "arma" da far valere contro chiunque, tranne che con le proprie interpretazioni della Scrittura, come se quelle fossero certamente ciò che Dio ha voluto intendere, e non una tra le tante interpretazioni in ballo, prodotte dall'incessante sforzo umano.

Con questo non sostengo assolutamente il relativismo, né il "ognuno se la interpreta come vuole": certamente occorre una grande competenza, e certamente il Magistero ha questa competenza. Ma avendo cambiato idea nei secoli, e dal momento che la cambierà certamente ancora, vediamo come questa competenza è pur sempre umana, richiede il confronto con gli altri e l'Umiltà di riconoscere che la ricerca di Dio è un cammino arduo, e finché siamo su questa terra e in questa vita non possiamo dire di averlo trovato e di sapere esattamente che cosa intende dirci.

Inoltre, ritengo che ciò che è vero può sempre resistere alle critiche (è alla base del confronto razionale), ragion per cui penso che soltanto chi è in torto ha da guadagnare dal porre qualcosa al di fuori della critica, mentre chi ha ragione ha solo da perderci: se ha ragione, potrà difendere ciò in cui crede dalle critiche; se non sarà in grado di farlo, o è perché non ha ancora una sufficiente conoscenza dell'argomento, o è perché in realtà non ha ragione.

Nel primo caso, potrà approfondire ciò in cui crede, e imparare come difenderlo dalla critica: e in questo caso, avrà anche capito meglio ciò in cui lui stesso credeva, e la critica gli avrà giovato.

Nel secondo caso, dopo aver lungamente tentato di difendere ciò in cui crede dalla critica, capirà che in realtà non regge, e così potrà cambiare opinione e avvicinarsi alla verità: e anche in questo caso, la critica gli sarà stata utile.

Grazie del benvenuto [k-grazie]

Ciao da Alex93

Inviato: martedì 16 aprile 2013, 15:19
da Venerabile Beda
Se si parla di Magistero della Chiesa, parlare di millenni, è improprio, essendo solo due, dato che il terzo è appena iniziato.
In passato sono sì stati commessi errori di interpretazione, in quanto erroneamente si riteneva che la Bibbia volesse insegnare tutto, compresa la scienza. In realtà la Bibbia ci indica ciò che è bene e ciò che è male. E salvo irrilevanti variazioni e alcune esplicazioni, nella sostanza, quello che si diceva nel primo millennio, è esattamente quello che si dice oggi. E sarà quello che si dirà domani. Salvo il venir meno della fedeltà della Chiesa a Dio naturalmente. Non mi risultano, nell'arco di oltre due mila anni, novità sulla dottrina, tanto meno in riferimento all'interpretazione della Scrittura. Si sono "solo" messi dei paletti: la Scrittura non ci insegna la scienza (il famoso "fermati Sole" di Giosuè), ma ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, è stato, è e sarà sempre lo stesso. Salvo comprenderlo meglio.
Se si vuole approfondire la questione, sarà bene aprire un altro argomento.

Ciao da Alex93

Inviato: martedì 16 aprile 2013, 17:18
da Alex93
Ok, allora se ne parlerà forse in un altro topic :)