Re: La preghiera secondo Madre Teresa di Calcutta
Inviato: giovedì 6 novembre 2008, 23:28
Penso che il miglior modo di pregare è lasciare che Gesù preghi in noi, permettendogli di essere in noi, con noi e attraverso di noi. Ed è pure essere alla sua presenza, perché egli ha detto: «Ero affamato, e mi avete dato da mangiare, nudo e mi avete vestito, senza casa e mi avete accolto».
La preghiera è essere operosi: toccarlo, servirlo, amarlo. Perché se non lo conosciamo, se non lo conosciamo nei poveri, non si è capaci di pregare.
Ecco perché, se preghiamo rederemo, perché il frutto della preghiera è la fede. E il frutto della fede è l'amore. E il frutto dell'amore è il servizio. Se realmente preghiamo, se lasciamo che Gesù preghi in noi, saremo capaci di donarlo agli altri, perché egli è la luce che deve splendere attraverso di noi, in noi; e attraverso di noi a tutti coloro con cui veniamo in contatto. Ed ecco perché Gesù si è fatto pane della vita, per poter soddisfare la fame che il cuore ha di Dio, dell'amore. Ma la sua umiltà era così grande, così infinita che egli si è fatto l'affamato, così che noi potessimo soddisfare la sua fame con il nostro amore, con la nostra preghiera, con il nostro sacrificio, con il nostro servizio ai più poveri dei poveri. (Teresa di Calcutta)
La preghiera è essere operosi: toccarlo, servirlo, amarlo. Perché se non lo conosciamo, se non lo conosciamo nei poveri, non si è capaci di pregare.
Ecco perché, se preghiamo rederemo, perché il frutto della preghiera è la fede. E il frutto della fede è l'amore. E il frutto dell'amore è il servizio. Se realmente preghiamo, se lasciamo che Gesù preghi in noi, saremo capaci di donarlo agli altri, perché egli è la luce che deve splendere attraverso di noi, in noi; e attraverso di noi a tutti coloro con cui veniamo in contatto. Ed ecco perché Gesù si è fatto pane della vita, per poter soddisfare la fame che il cuore ha di Dio, dell'amore. Ma la sua umiltà era così grande, così infinita che egli si è fatto l'affamato, così che noi potessimo soddisfare la sua fame con il nostro amore, con la nostra preghiera, con il nostro sacrificio, con il nostro servizio ai più poveri dei poveri. (Teresa di Calcutta)