Le parole degli Angeli

[Mariella]

L'angelo custode.

Oh mio angelo custode, tu che io ho lasciato là,
per quel corpo bianco come un tappeto di lillà.
Oggi sono solo.
Tieni la mia mano nella tua mano.

Oh mio angelo custode, tu che io ho lasciato là,
quando la mia forza prorompeva nell'Estate della mia gioia,
oggi sono triste.
Tieni la mia mano nella tua mano.

Oh mio angelo custode, tu che ho lasciato là,
quando calpestavo con un piede prodigo l'oro dei boschi:
io sono povero oggi.
Tieni la mia mano nella tua mano.

Oh mio angelo custode, tu che ho lasciato là,
quando sognavo davanti alla neve sui tetti,
oggi non so più sognare.
Tieni la mia mano nella tua mano.

(Francis Jammes)

[Mariella]

Quando Pio XI salutava un prelato cui aveva affidato qualche missione particolarmente delicata gli si rivolgeva di solito così:

"Che il Signore sia sul tuo cammino e
che il tuo Angelo ti accompagni".

[Mary]

"Che il Signore sia sul tuo cammino e
che il tuo Angelo ti accompagni".

Troppo bella!

[Mariella]

Angeli.
Creature immortali, mai separate da Dio,
le loro ali simbolizzano la rapidità di movimento
e la loro qualità di essere intermediari;
la molteplicità degli occhi su queste ali
sottolinea la loro onniscenza.

[Mariella]

"Gli Angeli tornano".
Vuol forse dire che erano partiti e che ci avevano lasciati?
No.
Non ci hanno mai lasciati,
siamo stati noi a dimenticarli.

(Georges Huber)