La preghiera dell'alfabeto
Inviato: martedì 29 settembre 2009, 5:36
Un contadino povero, nel rincasare la sera tardi dal mercato, si accorse di non avere con sé il suo libro di preghiere. Al suo carro si era staccata una ruota in mezzo al bosco ed egli era angustiato al pensiero che la giornata finisse senza aver recitato le preghiere.
Allora pregò in questo modo: «Ho commesso una grave sciocchezza, Signore. Sono partito di casa questa mattina senza il mio libro di preghiere e ho così poca memoria che senza di esso non riesco a formulare neppure un'orazione. Ma ecco che cosa farò: reciterò molto lentamente tutto l'alfabeto cinque volte e tu, che conosci ogni preghiera, potrai mettere insieme le lettere in modo da formare le preghiere che non riesco a ricordare».
Disse allora il Signore ai suoi angeli: «Di tutte le preghiere che oggi ho sentito, questa è senz'altro la più bella, perché è nata da un cuore semplice e sincero».
(Anthony de Mello)
Leggendola e rileggendola mi sono interrogata sulla semplicità e sul grande amore sconfinato di Dio che sa fare di ogni mio gesto ispirato una lode bellissima e ho pensato alle preghiere in cui le parole non venivano o quando ero in crisi con l'ottica Sua che ha preso quei balbettii, quelle incertezze per farne lodi a Lui gradite nella verità e nella semplicità del cuore umano.
Com'è la vostra preghiera? Che riflessioni vi scaturisce questo testo? Parliamone!
Allora pregò in questo modo: «Ho commesso una grave sciocchezza, Signore. Sono partito di casa questa mattina senza il mio libro di preghiere e ho così poca memoria che senza di esso non riesco a formulare neppure un'orazione. Ma ecco che cosa farò: reciterò molto lentamente tutto l'alfabeto cinque volte e tu, che conosci ogni preghiera, potrai mettere insieme le lettere in modo da formare le preghiere che non riesco a ricordare».
Disse allora il Signore ai suoi angeli: «Di tutte le preghiere che oggi ho sentito, questa è senz'altro la più bella, perché è nata da un cuore semplice e sincero».
(Anthony de Mello)
Leggendola e rileggendola mi sono interrogata sulla semplicità e sul grande amore sconfinato di Dio che sa fare di ogni mio gesto ispirato una lode bellissima e ho pensato alle preghiere in cui le parole non venivano o quando ero in crisi con l'ottica Sua che ha preso quei balbettii, quelle incertezze per farne lodi a Lui gradite nella verità e nella semplicità del cuore umano.
Com'è la vostra preghiera? Che riflessioni vi scaturisce questo testo? Parliamone!