Canzone: Lo strano percorso

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Miriam
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Canzone: Lo strano percorso

Messaggio da Miriam » domenica 18 gennaio 2009, 13:07

Nel suo Album firmato interamente a suo nome e non più con il logo 883, Max Pezzali parla dei temi di sempre: Amore, Amicizia, Malinconia, Libertà filtrati dalla sua esperienza personale. Si tratta di un lavoro più intimista, in cui l’autore guarda dentro di sé, rilegge il suo passato e si sente così in grado di dare anche qualche consiglio di vita ai giovani. La canzone che qui presentiamo parla di un passato che non può tornare, la strada imprevedibile, gli incontri, gli addii, il sentire il bisogno di raccontare che c’è un tempo per ciascun evento della vita.




C'è un tempo per i baci
sperati, desiderati
tra i banchi della prima B
occhiali grandi,
sempre gli stessi,
un po' troppo spessi
per piacere ad una così…
C'è un tempo
per i primi sospiri
tesi insicuri,
finché l'imbarazzo va via,
col sincronismo dei movimenti,
coi gesti lenti
conosciuti solo in teoria,
come nelle favole,
fin sopra alle nuvole,
convinti che quell'istante durerà
da li all'eternità...
Lo strano percorso
di ognuno di noi
che neanche un grande libro
un grande film
potrebbero descrivere mai
per quanto è complicato
e imprevedibile
per quanto in un secondo
tutto può cambiare
niente resta com'è.
C'è un tempo per il
silenzio/assenso,
solido e denso,
di chi argomenti
ormai non ne ha più
frasi già dette,
già riascoltate in 1000 puntate
di una soap-opera alla TV
sarà l'abitudine
sarà che sembra inutile
cercare tanto
e alla fine è tutto qui
per tutti è tutto qui...
C'è un tempo per qualcosa
sul viso, come un sorriso
che non c'era ieri e oggi c'è
sembrava ormai lontano
e distante, perso per sempre,
invece è ritornato con te,
con te che fai battere il cuore
che fai vivere il tempo
per tutto il tempo che verrà…

(Max Pezzali)

“C’è un tempo per i baci sperati, desiderati…”: questa espressione sembra riecheggiare il testo biblico di Qoelet, che osservando la storia e il mondo afferma che: “c’è un tempo per nascere e un tempo per morire, un tempo per demolire e un tempo per costruire, un tempo per piangere e un tempo per ridere, un tempo per abbracciare e un tempo per allontanarsi, un tempo per conservare e un tempo per gettare, un tempo per tacere e un tempo per parlare, un tempo per amare e un tempo per odiare…” (Qo 3,1-8). Questa legge è inscritta in quel microcosmo che siamo noi. La nostra storia personale è segnata da varie tappe che ne scandiscono il cammino, la crescita. In questa crescita ha una grande importanza la dimensione affettiva. Il bisogno di amare e di essere amati ci accompagna fin dal primo momento che veniamo al mondo e gradatamente trova forme di espressione sempre più adeguate. Così dal bisogno di protezione tipico del bambino si passa al bisogno di amicizia, di relazionalità, di tenerezza e di affetto propri degli adolescenti, e poi dei giovani e degli adulti.


“C’è un tempo per i primi sospiri tesi insicuri, finché l’imbarazzo va via”: davanti alle novità, al non ancora conosciuto e sperimentato normalmente abbiamo un po’ paura, siamo insicuri. È solo aprendoci con coraggio e coinvolgendoci in prima persona nella nuova esperienza che possiamo vincere ogni timore e pian piano acquistare sicurezza in noi stessi. In questo senso le esperienze nuove della vita ci fanno maturare, dandoci maggiore consapevolezza delle nostre potenzialità, dei nostri doni e anche dei nostri limiti. È la dialettica del confronto che ci cambia: confronto con noi stessi, con gli altri, con la storia, con l’ambiente in cui viviamo.


“Lo strano percorso di ognuno di noi che neanche un grande film potrebbe descrivere mai per quanto è complicato e imprevedibile per quanto in un secondo tutto può cambiare niente resta com’è”: la nostra vita è un libro vivente che noi scriviamo giorno per giorno, fatto di momenti belli e anche difficili, di tappe che rimangono come pietre miliari nel nostro cammino. È un percorso “strano” perché non sempre va come noi vorremmo. Ci sono gli imprevisti, le battute di arresto, le deviazioni, le sorprese, i tagli con il passato che a volte ci fanno soffrire… Ma tutto questo significa crescere!


C’è un tempo per il silenzio/assenso: nella fase della crescita è importante scoprire il valore del silenzio, che non è semplicemente l’assenza di parole o di suoni a volte frastornanti come quelli delle discoteche, ma è lo spazio per ritrovare se stessi e per riappropriarsi della propria vita, per andare fino in fondo là dove puoi trovare Dio. È importante, infatti, crescere avendo dei punti fermi che ci orientino nelle piccole e grandi scelte senza cadere in balia delle mode e degli avvenimenti.


“sembra inutile cercare tanto e alla fine è tutto qui per tutti è tutto qui”: rinunciare a cercare il senso della propria esistenza, ad andare in profondità, a volare più in alto è un po’ come darsi la zappa sui piedi perché ci condanniamo ad essere infelici. La vera felicità non sta “tutta qua” ma nella ricchezza della sua interiorità, nella capacità di scoprire Dio nascosto nelle cose, nella bellezza del creato, nella tua stessa vita che è il regalo più bello che hai e che non puoi buttare via.


“C’è un tempo per qualcosa sul viso, come un sorriso che non c’era ieri e oggi c’è”: la vita ci riserva anche gioie profonde che dobbiamo vivere fino in fondo. Dopo la notte c’è il giorno, dopo il buio c’è la luce, dopo la prova e il dolore c’è la pace e la gioia, dopo la solitudine c’è il sole dell’amicizia.


“Lo strano percorso” è l’avventura stupenda della tua vita che tu devi vivere fino in fondo!


E allora: “vivi la libertà di essere libero, vivi la gioia di essere felice, vivi la tristezza di essere sconfitto, vivi il dolore dei rimpianti, vivi la forza per affrontare le difficoltà, vivi il profumo dei tuoi ricordi, vivi la vittoria dei tuoi sogni. (M.Cannavale)

(commento di Pino Fanelli da “Se Vuoi” )

PER RIFLETTERE:





ð Nel tuo cammino di crescita quanta importanza ha la dimensione affettiva?


ð Qual è la tua reazione davanti alle novità e agli imprevisti della vita?


ð Per te cosa significa crescere?


ð Come vivi il silenzio?


ð Quali sono le gioie più grandi della tua vita? Come le hai vissute?


Angolo di cielo, link ufficiale: https://angolodicielo.altervista.org

Nemamiah76
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Re: Canzone: Lo strano percorso

Messaggio da Nemamiah76 » domenica 18 gennaio 2009, 17:20

Grazie Miriam per il testo della canzone di Max Pezzali; anni fa un'amica di Genova mi ha spedito un suo cd di greatest hits, tra cui c'è anche il testo proposto da te, ma non mi sono mai soffermato ad ascoltarlo perbene... è molto bello! Non immaginavo potesse avere similitudini con testi religiosi...

ð Nel tuo cammino di crescita quanta importanza ha la dimensione affettiva?

molta direi: a volte credo non tanto la dimensione affettiva familiare, ma gli affetti esterni, gli amici... e gli zii. È vero che anche loro fanno parte dei familiari, però è un affetto diverso, come se mi trovassi meglio con loro, che con la mia famiglia... Con gli amici e le amiche riesco ad essere me stesso, cosa che invece non riesco a fare con i miei genitori...

ð Qual è la tua reazione davanti alle novità e agli imprevisti della vita?

Certe volte mi sorprendono, e per accettarli ci metto un po', però poi, una volta riuscito a capire il meccanismo di cosa potrebbe succedere, cerco di affrontarli...

ð Per te cosa significa crescere?

Credo che crescere non sia una cosa semplice, neanche in età adulta; credo che crescere non significhi abbandonarele cose, i sogni in cui si credeva quando si era bambini, magari i sogni cambiano, si modificano, però sono qualcosa che ci fa sentire vivi...

ð Come vivi il silenzio?

nella maniera più bella possibile... lavoro in un open space, e quando mi capita di restare solo, gioisco di quei momenti, desidererei che capitassero molto più spesso; è un modo per restare solo con Lui, e ascoltare la Sua voce... La sera, ad una cert'ora, spengo la radio, e ascolto il silenzio circostante, ed il mio silenzio interiore... è bellissimo quando ho l'oppportunità di assaporare questi momenti... Vorrei tanto che capitassero più spesso...



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