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Maria di Nazareth fiction televisiva Rai Uno

Inviato: domenica 1 aprile 2012, 23:29
da Venerabile Beda
Precisiamo che questa fiction, è ispirata ai vangeli apocrifi. Sicuramente siamo davanti a un lavoro di alta qualità, (come del resto è consuetudine della Lux Vide). Ma ci sono errori storici, non lievi. Maria Maddalena, ovvero di Magdala, è una persona ben precisa che non conosceva Maria la Madre di Cristo, sin dalla gioventù. È una forzatura. Senza contare che nulla sappiamo della giovinezza di Maddalena, se non che era posseduta da sette demoni, ed era stata liberata da Gesù. E non erano mai state amiche di Erodiade, che quasi sicuramente, non era nemmeno loro coetanea. Ammesso che Maddalena e Maria (la Madre di Cristo), lo fossero.

Fatta questa premessa, chiarito questo, si può anche apprezzare la fiction, nell’essenza. Una coproduzione Rai Fiction e Lux Vide interpretata da Alissa Jung nel ruolo di Maria, la Madre di Cristo, Paz Vega nel ruolo di Maddalena, Luca Marinelli, nel ruolo di Giuseppe e Andreas Pietschmann nel ruolo di Gesù Cristo. Da sottolineare come viene vista la barbarie della lapidazione, condannata e debellata grazie a Cristo e all’Avvento del Cristianesimo. Funziona anche l’idea della tentazione di Maria, con una vita di lusso (lussuria e potere) offerta da Erodiade. Più di una volta. La tentazione di decidere della propria vita, come se non appartenesse a Dio… Discutibile l’annunciazione… con Maria sorridente… anche questa è una forzatura… doveva essere vicino al terrorizzato… o comunque impaurita, fatto sta che l’angelo, le deve dire: “Non temere”. Insomma… un fatto storico raccontato un po’ a favoletta… ma era inevitabile ispirandosi agli apocrifi. Alla luce della premessa fatta, le vicende di Maddalena, sono del tutto prive di fondamento. Forse era meglio intitolare la fiction: Maria di Nazareth secondo gli apocrifi o secondo alcuni apocrifi. La gente, pensa di trovare la vera Maria di Nazareth… e rimane spiazzata… Poi però la favoletta, inizia a riprendersi, e la Madre di Cristo, inizia ad acquisire lo spessore che le compete (guarda caso, quando la narrazione si avvicina di più canonici). E la fiction finalmente decolla qualitativamente, con le parole di Zaccaria: “Da te nascerà una Parola che non finirà mai”. Lo spessore aumenta nel dramma della rivelazione a Giuseppe, dove decisamente, non c’è più la favoletta. E per porre fine a quel dramma, è necessario l’intervento dell’angelo. Stupenda l’esegesi di Simeone, circa il ruolo di Cristo nell’Esistenza. Inverosimile storicamente il ruolo di Erodiade alla corte di Erode: nessuna donna avrebbe avuto influenze di quel tipo. Non a quel tempo in Israele. Anche se nell’economia della storia, Erodiade, se non è satana, è una sua estensione. Vedremo eventualmente la seconda parte domani sera… e gli ascolti… ma per la seconda puntata, si profilano errori più marcati.

Maria di Nazareth fiction televisiva Rai Uno

Inviato: lunedì 2 aprile 2012, 23:19
da Venerabile Beda
La seconda puntata, inizia con una serie di errori. Giuseppe era già morto, quando Giovanni il Battista, iniziò la sua attività pubblica; altrimenti i Vangeli (i canonici), l’avrebbero nominato al pari degli altri personaggi. E gli errori continuano con Maddalena ed Erodiade, che interloquiscono col Battista. Né l’una né l’altra, avrebbero potuto fare domande di quel tipo al Battista. Pura fantasia. E la fantasia, continua sconfinando con la follia di Giuseppe presente alle nozze di Cana di Galilea. E naturalmente hanno fatto l’altra castroneria del Gesù "mago"… che si deve “concentrare” per fare il miracolo… Ad attività pubblica di Gesù inoltrata, muore Giuseppe. Che dire? Contenti loro contenti tutti… almeno non hanno fatto la castroneria di farlo vivere fino alla crocifissione. Discutibile la predicazione “privata”. Che Lui abbia detto a Sua Madre che sarebbe morto di una morte dolorosissima, è molto probabile… per prepararla… ma è inverosimile il modo lì descritto. Descritta bene invece la vicenda di Salomè; in breve si oscilla dal verosimile all’inverosimile a seconda dei casi. Invadente la presenza di questa Madre Maria… i Vangeli, quelli veri, documentano una presenza di Maria, costante e discreta, diversa, da quella descritta nella fiction; diversa dalla realtà. In questa fiction, Maria la Madre di Cristo, è presente anche quando non deve. E Gesù fatto passare per un ragazzino irresponsabile è troppo!!! Questo è inaccettabile!!!! Come uno che fa “preoccupare la mamma”! Ma stiamo scherzando?? La madre e i parenti si adeguano, in silenzio e in ginocchio, davanti al Figlio… al limite… e a testa bassa! Questo è Walt Disney che abusa di stupefacenti e beve! Una scena del genere poteva essere tollerabile prima dell’inizio dell’attività pubblica. E fino a un certo punto. E il fatto che nella fiction, erroneamente, l’attività pubblica inizi dopo… non giustifica. Fatta male la scena dell’adultera… Gesù stava già scrivendo… e poi si china per continuare a scrivere. Ma a parte questo dettaglio, hanno fatto anche il grave errore della commistione tra la figura di Maria Maddalena, e l’adultera. Sono due persone completamente diverse. E non c’entra nulla nemmeno con Maria di Betania… errori su errori. Maria Maddalena, ovvero di Magdala, è una persona; l'adultera è un'altra. E la Maria peccatrice, un’altra ancora. Sono tre persone diverse e distinte. Una è in effetti, si ribadisce, una donna guarita da Cristo, in quanto posseduta da sette demoni:
Luca 8,2 ha scritto: C'erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria di Màgdala, dalla quale erano usciti sette demòni.
Che stava presso la croce:
Giovanni 19,25 ha scritto: Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala.
nonché Primo Testimone Oculare della resurrezione di Cristo:
Giovanni 20,1 ha scritto: Nel giorno dopo il Sabato, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di buon mattino, quand'era ancora buio, e vide che la pietra era stata ribaltata dal sepolcro.
Giovanni 20,18 ha scritto: Maria di Màgdala andò subito ad annunziare ai discepoli: «Ho visto il Signore» e anche ciò che le aveva detto.
E questa e solo questa è Maria di Magdala, ovvero Maria Maddalena, ovvero Maddalena. Che c’entra con l’adultera (leggi= donna che stava per essere lapidata e salvata da Gesù)?
Giovanni 8, 1-11 ha scritto: Gesù si avviò allora verso il monte degli Ulivi. Ma all'alba si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui ed egli, sedutosi, li ammaestrava. Allora gli scribi e i farisei gli conducono una donna sorpresa in adulterio e, postala nel mezzo, gli dicono: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosé, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». Questo dicevano per metterlo alla prova e per avere di che accusarlo. Ma Gesù, chinatosi, si mise a scrivere col dito per terra. E siccome insistevano nell'interrogarlo, alzò il capo e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei». E chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Ma quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani fino agli ultimi.
Rimase solo Gesù con la donna là in mezzo. Alzatosi allora Gesù le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». Ed essa rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù le disse: «Neanch'io ti condanno; va' e d'ora in poi non peccare più».
Non c’è nemmeno il nome di Maria! Sappiamo dai vangeli apocrifi, che Maria di Magdala, era la migliore amica di Gesù (e non potrebbe essere altrimenti, dato che è stata la prima persona a cui è apparso dopo la Sua resurrezione, come attestato anche dai canonici). Ma il resto della commistione, è frutto di una confusione creata da una tradizione non consolidata, perché non suffragata dai vangeli (canonici). E anche se all’interno di questa tradizione non consolidata, ci sono personaggi di tutto rispetto, la questione è un’evidente forzatura. Perché per il cristiano, di qualsiasi Confessione, nulla è pari o superiore al Vangelo (vangeli canonici), e dai canonici, è evidente che si tratta di persone diverse. Quindi, è oggettivamente una forzatura. Diffusa se si vuole, ma sempre forzatura, scorretta e sbagliata. Anche il Concilio Vaticano II, aveva chiarito parte della questione nella revisione del Messale Romano precisando che nella Festa di Maria Maddalena (22 Luglio), la Chiesa Cattolica «Celebra solo colei a cui Cristo apparve dopo la risurrezione e in nessun modo la sorella di santa Marta, né la peccatrice alla quale il Signore perdonò i peccati» (Calendarium Romanum generale, Roma, pp. 97-98 e p. 131). Questo perché qualcuno aumentando la confusione, la associa addirittura a Maria, sorella di Marta: sono 4 persone diverse! Il Concilio, non ha ritenuto di intervenire nella commistione con la figura dell’adultera, perché si evince in modo sin troppo chiaro, che si tratta di persone diverse. In breve, Maria Maddalena, non era né adultera (non era nemmeno sposata!!!), né prostituta. È, fino a prova contraria, un falso storico. Le è capitato di peggio, d’accordo: una possessione potente di satana (7 demoni). Ma a ognuno il suo. Peraltro, omettendo completamente la citata vicenda dei sette demoni. Perché? Errori su errori… e anche gravi… questa fiction è liberamente ispirata... alla vita di Cristo e di Maria… ma mooolto liberamente…. Ma a parte questo non è possibile che Cristo faccia quasi da cornice a Maria sua Madre e a Maria Maddalena… questo è inaccettabile. Speriamo che nonostante questi gravi errori, sia stata comunque recepita l’essenza del Messaggio Cristiano. Però, quando si trattano questi temi, con qualsiasi mezzo, non si può fare come una gara a chi le spara più grosse, o a chi le inventa meglio. Perché è inaccettabile. Fa meraviglia che la Lux Vide, si sia prestata a questo gioco, dopo i capolavori fatti. Decisamente, una delusione. Finora, l’unico film, che ha tenuto il punto sulla verità storica, è Gesù di Nazaret di Zeffirelli. Un vero capolavoro. E non a torto, è stato definito “la miglior miniserie televisiva di tutti i tempi”. Altri film o fiction, sono più o meno validi… ma non allo stesso livello di Gesù di Nazareth; questo è quanto. Nel cinema (TV), nella letteratura, esiste il genere fantasia. Non scomodiamo la Storia, per usare la fantasia. Né tanto meno la Storia Sacra, anzi Divina. Anche nella non apprezzabile fiction, non si può non apprezzare la magistrale interpretazione di Remo Girone, nel ruolo di Pilato. Maria, può essere protagonista della fiction, non della vicenda. La si è fatta indebitamente, protagonista della vicenda. W Maria…. Ma in posizione nettamente subalterna (e sottomessa) a quella di Cristo; così è la vicenda, così è la Storia, così è la realtà. La chiamava: “Donna”… non “Mamma!”. Maria, è infatti la prima serva di Cristo. Per quanto come Fiction, sia stata una delusione, sempre meglio di Grande Fratello.

Maria di Nazareth fiction televisiva Rai Uno

Inviato: mercoledì 4 aprile 2012, 20:43
da Luigi
Non si può assolutamente obiettare alle tue argomentazioni sugli errori e sulle forzature della fiction... la fiction ha irritato una mia amica che ha ribadito che solo quello di Zeffirelli è perfettamente fedele ai Vangeli e mi ha anche regalato i DVD per farmelo rivedere (ma me lo ricordo benissimo).

Bisogna ammettere che dove vi era fedeltà storica (nella seconda puntata soprattutto), la fiction ha suscitato in me molta emozione.
D'altra parte, ben vengano le storie apocrife o romanzate se servono a far riflettere o a rileggere il Vangelo... sempre meglio di film cretini. Fare film fedelissimi sembrerebbero tutti uguali. Da piccolo vidi quello di Pasolini, ne ho un buon ricordo nella sua essenzialità.

Sicuramente è stato forse il più coraggioso. Maria di Nazareth, nel voler entrare nel merito della difficoltà di Giuseppe e di tutti gli altre, di credere nella divina maternità di Maria.

Maria di Nazareth fiction televisiva Rai Uno

Inviato: mercoledì 4 aprile 2012, 21:18
da Venerabile Beda
Ci sono apocrifi e apocrifi. Il film di Zeffirelli, non direi che è fedelissimo al Vangelo; ma sicuramente è quello più fedele. Circa il rischio di uguaglianza, nel caso di più film "fedeli"... non sono d'accordo. Lo stesso di Zeffirelli, benché il più fedele, non è completo. Esempio: ha saltato le tentazioni, ha saltato la samaritana, il samaritano, e molte altre cose. Nessun film su Gesù è completo. Infatti proprio Zeffirelli intuì la necessità di un discorso a puntate (perché un'ora e mezza di film o anche due, non sono sufficienti). E nonostante questo non è completo.
E siccome anche con la fiction, è praticamente impossibile riportare tutti i fatti... è di conseguenza impossibile che ci siano film uguali... perché fedeli... anche se la trama principale è quella.
Io poi non discuto, la personalizzazione, che c'è anche in Zeffirelli... la personalizzazione va bene... e anche la deroga artistica... o le deroghe. Quello che non va bene, è il falso storico. Se Tizio facesse un film sulla seconda guerra mondiale, e per semplificare rendesse Hitler e Mussolini unico personaggio, cosa direbbe la critica? Che lo sceneggiatore è un folle, immagino! Che non è più Storia, ma fantasia! Che è un falso storico, perché sono persone diverse. Esattamente quello che è avvenuto con la fiction in questione; e non su un punto... ma su diversi punti. Questo non è tollerabile.
Poi ben venga la personalizzazione; anche Gibson, ha personalizzato (esagerando); anche in altra fiction mariana hanno esagerato (Maria Figlia del Suo Figlio)... anche in Pietro hanno esagerato... nella personalizzazione... nelle "deroghe", ma entro limiti tutto sommato... tollerabili... qui no. Qui le modifiche sono state intollerabili, perché tutti falsi storici. Ben vengano gli apocrifi... ma qui si è andato anche oltre gli apocrifi!!! E ribadisco... ci sono apocrifi e apocrifi. Questa è un'opera di fantasia. Ma il tema sacro, non si presta, non è corretto, confonderlo con la fantasia.
Quindi io non parlerei di coraggio... il coraggio è un'altra cosa. Per es. il coraggio di raccontare (con arte, con bellezza, con realismo) la vera storia, a costo di perdere un pochino di audience. Questo è il vero coraggio. Anche la fiction Jesus, era personalizzata fin troppo: praticamente un Gesù ventenne-venticinquenne, anziché trentenne. Ma ci può stare (a un certo punto). E anche lì, più di qualche deroga... ma non a questi livelli che sfioravano l'offesa. Si può tollerare qualche errore o qualche deroga.. nell'economia della Storia... ma qui... si doveva faticare per trovare il vero; lo spettatore, dovrebbe faticare per trovare il falso! È diverso.

Faccio un esempio banale... nessun film, finora, ha raccontato la vicenda della Resurrezione in modo decente, serio... preciso. Nessuno. Praticamente fanno vedere tutti Gesù già risorto. Ma oggi la tecnica per rappresentare (più o meno) il fatto, c'è!!! Lì si deve usare la fantasia: nel rappresentare i fatti con gli effetti speciali (di altissima qualità); con criterio, sulla base dei testi; non nell'alterare la verità storica, la trame, le vicende, i personaggi, i ruoli.

Viceversa, il tema delle tentazioni, è stato trattato molto bene in Jesus. Sebbene poi lì vi erano errori su altre questioni. E via discorrendo..

E poi i classici... come "Il Re dei re"... molto meglio di questa... "cosa".

Maria di Nazareth fiction televisiva Rai Uno

Inviato: giovedì 5 aprile 2012, 13:55
da Luigi
Sono un grande appassionato di Cinema e da sempre mi piace leggere recensioni, commentare con amici e da anni curo una sezione di cinema in un forum scrivendoci recensioni (oltre che su Film Up e Yahoo Cinema).
Quindi posso solo discutere dal lato del coinvolgimento e della qualità della pellicola.
Un film strettamente fedele sfiorerebbe il documentario finendo inevitabilmente nel circuito dei film d’essai e dei cineclub a discapito della grande diffusione che è favorita dall’audience sia pure con qualche compromesso.
Se Zeffirelli risulta incompleto, sicuramente sono entrati in campo tempi e limiti di budget (purtroppo il regista deve tenerne conto), ma il risultato è ottimo. Ricordo che furono ben delineate le figure di Ponzio Pilato e di Giuda (non fu riabilitato intendiamoci, ma almeno gli diedero ideali politici non indifferenti), mentre stonava Renato Rascel nella figura del mendicante cieco perché aveva un passato di attore comico piuttosto che drammatico.
Mi sforzo a mettere a fuoco il film di Nicholas Ray Il Re dei re ma, essendo un Kolossal del ’61, oggi lo vedo troppo sontuoso e patinato (come I dieci comandamenti di De Mille) rispetto a quello di Zeffirelli (e al Mosé della Rai con lo strepitoso Burt Lancaster).
Intendiamoci: sia Il Re dei re che I dieci comandamenti restano pietre miliari della storia del Cinema e mi sono piaciuti tantissimo.
Purtroppo Jesus non l’ho visto, mentre quello di Gibson era troppo truculento e difficile da seguire con i dialoghi in latino.

Premesso quanto sopra, a mio parere l’intento del regista era sicuramente di vedere la storia di Gesù attraverso gli occhi di Maria (ti credo quando asserisci che lei c’era quando non doveva) personalizzando parecchio e suscitando stroncature durissime.


Il regista che nella sua carriera ha alternato tematiche complesse con fiction banali (La figlia del capitano) e ha molta esperienza teatrale, si è basato sui Vangeli sinottici ossia quelli di Luca, Marco e Matteo (così è riportato da Wikipedia).
Concludo che la personalizzazione non blasfema resti comunque l’espressione di un punto di vista diverso, ma che deve trovare anche un pubblico preparato e cosciente delle verità storiche… questo è importantissimo.
Per fare un esempio: negli anni ’70 vidi il Mistero buffo di Dario Fo e fui criticato da amici e conoscenti perché ritenuto blasfemo… ma se io sono rimasto un credente, non ho mai bestemmiato neanche col pensiero e sono timorato di Dio, la ritengo una maturità maggiore di chi si tappa le orecchie alle tentazioni.