Il tredicesimo apostolo, il prescelto

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Il tredicesimo apostolo, il prescelto

Messaggio da Venerabile Beda » mercoledì 4 gennaio 2012, 23:46

Il tredicesimo apostolo, il prescelto, la nuova fiction televisiva di Canale 5 prodotta da Taodue, interpretata da Claudio Gioè (il Totò Riina de Il Capo del capi) e Claudia Pandolfi (la Giulia Corsi di Distretto di Polizia), non si è ancora definita. Nel senso che è una cosa sicuramente fatta molto bene, nessun dubbio. Ma non si è, o meglio non ho capito cos'è o cosa vuole essere. Molto dipende ovviamente, anzi, quasi tutto, da come si concluderà. Ma cosa vuole essere? Un horror fantascientifico all'americana (non prendiamo i lati peggiori della cultura americana, come Paranormal Activity; prendiamo i lati migliori!)? Qualcosa di assolutamente assurdo stile Twin Peaks? La versione italo-americana del gradevole serial Le indagini di padre Castel? Avevo detto parlando con alcuni amici: o è una cosa geniale, o una gran fesseria. Finora sono più orientato alla seconda che alla prima. Dimenticavo.. il tentativo più o meno velato di mettere anche un po' di "Uccelli di Rovo".... Fatto bene sul piano tecnico e del ritmo narrativo... ma ci si chiede - cos'è? Ovviamente, la prima impressione è appunto tale... un'impressione.... bisogna vedere come si conclude. Ma se raccontiamo frottole come "Giorni contati", assicuriamoci che la cosa sia esplicita. O si fa una cosa realistica, o una cosa di fantasia... ma con onestà. Certo... questo tipo non definito, televisivamente parlando, potrebbe rendere parecchio (lo vedremo domani); ma rischia di far regredire culturalmente il pubblico... W la fantasia... W il genere fantastico... anche horror.. evoluzione della letteratura romantica (il vero Romanticismo ottocentesco); purché sia chiaro che l'Esorcista, parla di fatti veri e reali (sia pure cinematograficamente romanzati) stesso dicasi per l'Esorcismo di Emily Rose (che è sostanzialmente un film biografico); ma le altre cose, finora, sono più fantasia che realtà. Finora... vedremo nelle puntate successive, se questa "ambiguità" si svilupperà sul filone della fantasia, sul filone del realismo, o rimarrà tale (ambigua), senza soluzione di continuità.


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Re: Il tredicesimo apostolo, il prescelto

Messaggio da Venerabile Beda » mercoledì 11 gennaio 2012, 23:45

Ad una più attenta lettura dei titoli di coda della fiction in questione, si rileva che si tratta di fatti assolutamente immaginari. Benissimo. Prendiamola allora per quella che è: un'opera di pura fantasia, assolutamente irreale. Ma non manca solo il vero... manca anche il verosimile, essendo non solo la realtà, ma anche il realismo... debellato. Chiarito questo, bisogna al tempo stesso riconoscere che questa fiction di fantasia-fantastica a sfondo pseudo-religioso, è fatta molto, molto bene. E pare sia apprezzata, anzi, molto apprezzata dal pubblico. L'importante però, è distinguere sempre la fantasia dalla realtà. Del resto, al di là dei titoli di coda, il ricorso al concetto di reincarnazione, ha chiarito in modo inequivocabile, che di fantasia si tratta e non di altro; sebbene si sia tentato di temperare il citato concetto. Bravissimi i protagonisti, e scontato lo sviluppo di questo nuovo e innovativo "Uccelli di rovo". Del resto, l'ipotesi di un'intesa forte tra un prete e una donna, è finora, l'unico elemento che si può qualificare come realistico.
Per il resto, si vedranno gli sviluppi. A mio avviso, è stata una mancata occasione... per fare qualcosa di meno fantasioso e più reale, anche indagando sul vero paranormale... ma evidentemente non era questo lo scopo della Taodue. E in ogni caso, molto meglio del discutibilissimo "Paranormal Activity".


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Re: Il tredicesimo apostolo, il prescelto

Messaggio da Venerabile Beda » mercoledì 25 gennaio 2012, 23:25

Continua la fantasiosa quanto inverosimile fiction di successo, fatta molto bene, ma dove, il realismo... è quasi nullo o comunque ridotto ai minimi termini. Al più realistico "Uccelli di Rovo", s'è aggiunto qualcosa di "XFile", ma con un'emulazione prettamente originale, si ribadisce, fatta molto bene. A parte questo, chi lotta contro il male, contro satana, l'esorcista insomma, non basta che sia competente... deve avere un'integrità spirituale, una vita di fede, preghiera, penitenza, digiuno... là uno è lì lì per mancare ai suoi voti... l'altro trama nell'inganno (Isaia) corrompendo lo studente disposto a vendersi per laurearsi, diffondendo in modo strumentale e scorretto, le debolezze di un amico (tradimento), non in nome della Verità, ma per il proprio tornaconto personale; per queste cose, la fiction è molto realistica. Su queste basi, però, non si caccia un demone, e tanto meno lo si caccia con la sola imposizione della mano. Con l'imposizione della mano o con la sola ombra, solo uno che vive da santo, unito intensamente a Cristo, può fare queste cose. Ma questa, si ribadisce, è fiction... fantasia, finzione... non realtà. Si intravede però all'orizzonte un'ipotesi di sviluppo realistico, attraverso la faccenda del "Candelaio". Vedremo come si svilupperà il tutto.


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Re: Il tredicesimo apostolo, il prescelto

Messaggio da Venerabile Beda » giovedì 2 febbraio 2012, 12:36

La caratterizzazione dei personaggi, in riferimento alla puntata di ieri almeno, è stata singolare. Il dotto Isaia, si è fatto abbindolare da una setta di basso livello, come se fosse la vecchietta ignorante del paesino di un entroterra ignoto... Certo, uno che corrompe, per fini peraltro subdoli, non ha una vera fede; se il senso era questo OK... ma ci vuole un basso livello culturale, nonché emotivo e psicologico, per farsi abbindolare non da una setta, ma da una setta di quel tipo. Decisamente incoerente. Il conflittuale Gabriel, invece, debole rispetto alla "carne", è rimasto integerrimo. Questo è più verosimile. Ma la cosa sorprendente, è che Gabriel, copre la debolezza gravissima di Isaia... e Isaia, denuncia la contenuta debolezza di Gabriel... Un folle chiasmo, che è l'antitesi della vera amicizia, sia essa vista con la più corretta ottica del Cristianesimo, che non... Rispetto ai fatti, Gabriel, avrebbe dovuto denunciare Isaia, perché quella è apostasia... di un sacerdote peraltro. Mentre Isaia, non avrebbe dovuto denunciare Gabriel, ma amichevolmente, invitarlo a fare immediatamente chiarezza con se stesso... e solo se indugiava in atteggiamenti ambigui, era giusta una denuncia. Era un errore... sbagliato... ma un errore secondo natura tra adulti. Ho l'impressione che ci saranno sorprese sensazionali nella trama. Una Fiction di fantasia come questa, rischia di deludere con un finale banale... o scontato... vedremo. Claudio Gioè e Claudia Pandolfi, sono bravissimi. Ma lo sono anche gli altri interpreti. Questa Fiction, avrà un successo planetario notevole... specie negli USA.


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Re: Il tredicesimo apostolo, il prescelto

Messaggio da Venerabile Beda » martedì 7 febbraio 2012, 23:58

L'ultima puntata, si è caratterizzata per un cenno di realismo in più, ferma restando la solida base di fantasia e immaginazione; in breve, la vicenda si è intersecata con una o con alcune profezie non bibliche (non bibliche... ma la base è sempre biblica) sull'avvento dell'anticristo; per cui l'anticristo dovrebbe nascere da un vescovo attraverso un incesto (ma altre profezie ritengono che sarà esso stesso un vescovo, un altro apostolo, che rinnegando la fede [apostasia] combatterà contro Cristo). Sulla questione dell'anticristo escatologico, abbiamo avuto modo di parlare sul Forum, in merito alla Parusia (Fine del mondo). Ma la fiction fa molta confusione. Si prende la profezia dell'anticristo (una delle tante), e la si sviluppa in modo alquanto arbitrario; ma ci si guarda bene dall'usare la parola anticristo. Nella realtà, il tredicesimo apostolo è l'anticristo. Ma chi è il 13 apostolo nella fiction? L'anticristo o chi sconfiggerà l'anticristo? Non è chiaro. Nella realtà noi sappiamo che l'anticristo escatologico, potrà essere sconfitto solo da Cristo stesso in persona; nella fiction, si rileva confusione. Ma "debelliamo" la parola non pronunciata: anticristo. Chi è il tredicesimo apostolo? Gabriel o Serventi (il capo della setta per capirci)? Non è chiaro. È chiaro invece che tutto si è concluso, con l'ipotesi di un sequel.
In questa fiction fantasy, fatta molto bene, sono presenti molte cose discutibili; ma questa è una fiction in senso stretto: una finzione.
Del resto, non vedo perché su certe tematiche, le prerogative dello spararle grosse, le debbano avere solo gli americani: 2012: l'Avvento del male, Paranormal Activity, Giorni contati, ecc.


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