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La Passione di Cristo

Inviato: martedì 19 aprile 2011, 7:34
da Venerabile Beda
Ieri sera su LA7 è stato trasmesso il film, “La Passione di Cristo” a cui è seguito un interessante dibattito condotto da Mentana. Innanzi tutto da apprezzarsi molto LA7, che ha trasmesso questo film integralmente, senza interruzioni pubblicitarie. E da apprezzarsi inoltre, per il dibattito successivo. Noi qui, si esprime le nostre valutazioni.


La Passione per antonomasia, quella di Cristo, quella del Figlio di Dio fatto uomo. Nel film di Gibson, come è noto, ci sono alcuni eccessi, alcune sproporzioni. Certo, sono tutti fatti storici avvenuti, è noto, ma alcune situazioni sono state… narrate in modo esagerato. Questo non significa certo che sia stata una passeggiata per Gesù. Se Gibson voleva solo rilevare un fatto logico, cioè che Gesù Cristo, è stato l’uomo che ha sofferto di più nella Storia, non era necessario arrivare a questa eccessiva narrazione.
Specularmente, il film di Gibson, ha il merito di aver diffuso ancora di più nel 21° secolo, il nome di Gesù Cristo a livello globale, nonché l’essenza del messaggio cristiano. Circa le ipotesi di antisemitismo, sono appunto ipotesi; se da una parte gli ebrei non ci fanno una bella figura, i romani non è che passano da “signori”. In realtà Gibson rileva la verità storica dei fatti: sia gli ebrei, che i romani, sono responsabili della morte di Cristo; certo… non tutti gli ebrei… come non tutti i romani. Ma i responsabili sono tali, indipendentemente dall’etnia. Questo sul piano storico.
Sul piano della fede, siamo tutti responsabili, colpevoli della sofferenza, della morte di Cristo, a causa del peccato. Ma cercando di ricordare cosa è il peccato. Il peccato non è un concetto astratto… è una cosa ben precisa.. o meglio una serie di cose ben precise: avidità, aborto, eutanasia, egoismo, omosessualità, adulterio, ingiustizia, perversioni, pedofilia, ecc.: sono queste le cose che hanno causato la sofferenza e la morte di Cristo. La scelta di Barabba, descritto nel film, come l’imbecille di turno, l’imbecille, che fa del male tanto per, gratuitamente… che usa le mani… fino all’omicidio, in luogo di Gesù Cristo, è indice di alcune folli scelte dell’uomo, orientate alla violenza e all’ingiustizia gratuita. La violenza gratuita dei soldati, non è da meno. Sebbene sia inverosimile che fossero “tutti cattivi”. D’accordo… “nessuno è buono”… ma questo non significa che siamo “tutti cattivi”, e nella realtà esistono diverse vie di mezzo. Però forse, prima del Cristianesimo, queste vie di mezzo… erano meno estese… Il film pur in alcuni eccessi, ha grandi pregi: il rapporto con la madre, con Maria, che opportunamente dice: “Figlio mio... quando... dove... come... deciderai di essere liberato da tutto questo?”. Mai frase fu più vera. Azzeccata la scelta linguistica… ebraico, aramaico e latino… (il latino così è apprezzabile… quando rimane solo una lingua scritta… non gliene può fregare di meno a nessuno!). Meravigliosa la figura della moglie di Pilato, che quasi si vergogna di donare alla madre il lenzuolo per… “curare il figlio”… Ma il momento a mio avviso più commovente si ha durante la Via crucis, quando Maria, vedendo il figlio cadere, ricorda le sue cadute da bambino… e lei va a prenderlo come allora… e Lui: “Vedi madre… io faccio nuove tutte le cose!”… Non ci sono parole, dinnanzi alla grandezza della Verità.

Re: La Passione di Cristo

Inviato: martedì 19 aprile 2011, 18:51
da CercodiTe
Il film l'ho visto al Cinema... e le lacrime... a fiumi... Se lo scopo è farci sentire in colpa, ci riesce benissimo... È bello... ma è eccessivamente "sanguinario" in alcuni frangenti... Tenendo presente queste critiche, rimane un bellissimo film... ma per me il più bello del genere, è "Gesù di Nazareth" di Zeffirelli... [k-occhioni]