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Re: I Pensieri del Gufo

Inviato: lunedì 29 giugno 2009, 14:34
da Mariella
Il gufo nei suoi pensieri notturni disse...

Una nave è in pericolo.
Allora il comandante chiama con urgenza il frate che è tra i passeggeri.
Il frate corre:
"Eccomi!"
I! comandante:
"Siamo in pericolo! Celebri subito una Messa!"
Il frate:
"Ma prima che la Messa sia finita la nave andrà a fondo".
Il comandante:
"Dica almeno la parte centrale!"
I! frate: "È ancora troppo lunga!"
Il comandante: "Allora dica almeno l 'essenziale".
I! frate si rivolge ad un fedele che gli sta accanto e gli dice:
"Faccia subito la questua!"

Chi non è pronto a sorridere anche della propria fede
non è degno di praticarla...

Re: I Pensieri del Gufo

Inviato: lunedì 5 ottobre 2009, 1:05
da Nemamiah76
Il gufo nei suoi pensieri notturni disse...

"Perché sorridi?", disse il discepolo al maestro.
"Questa notte ho fatto un sogno"
"Quale?"
Il Signore Gesù ed io stavamo camminando sulla strada insieme.
Per un bel pezzo di strada le orme di Gesù procedevano accanto alle mie,
ma le orme lasciate dal Signore erano ben impresse, marcate, solide, decise nella direzione.
Io al contrario, lasciavo orme distratte, a zigzag, con pause, ripensamenti, giravolte, cambiamenti di direzione.
Per un bel po', camminavo così, ma gradualmente le mie orme si avvicinarono
sempre più a quelle di Gesù e cominciarono ad avanzare in modo parallelo.
Io e Gesù come due amici, fianco a fianco.
Sembrava tutto perfetto, ma poi intervenne un altro cambiamento.
Le mie impronte che prima si disegnavano nella sabbia accanto a quelle di Gesù ora erano impresse dentro le sue.
Nelle sue grandi orme, le mie orme erano più piccole, ma io e Gesù cominciavamo a procedere come una persona sola.

Andai avanti così per un bel po', poi gradualmente intervenne un altro cambiamento.
Le mie orme, dentro quelle più grandi, crebbero fino a coincidere con quelle di Gesù.
Ora c'era soltanto una serie di orme sulla sabbia: Gesù ed io, ora, camminavamo come una persona sola.
Sembrava andare tutto bene, ma poi improvvisamente ritornarono una seconda serie di impronte.
E c'era qualcosa di strano!
Le nuove impronte andavano a zigzag, giravano e rigiravano, si fermavano, facendo diversioni bizzarre.
Ero meravigliato, dubbioso, turbato.
Il mio sogno finì e mi svegliai turbato.
Incominci a pregare.
«Signore, ho capito la prima situazione, con i miei andirivieni e le mie soste.
Ero un cristiano incerto, ma volevo imparare.
Tu camminavi in modo sicuro ed hai aiutato me a camminare con te».
«È giusto!» disse Gesù.
«E quando le mie orme piccole erano dentro le tue orme grandi,
io stavo imparando a camminare sui tuoi passi, a seguirti proprio da vicino».
«Bravissimo! Hai imparato bene e in fretta».
«Quando le mie impronte sono diventate identiche alle tue,
significa che ero diventato tuo discepolo in tutto».
«Esatto!»
«Ma, allora, Signore, che cos'è capitato poi?
Sono tornato da capo?
Le impronte separate e soprattutto quelle che facevano tornanti e giravolte ... ».
Ci fu un attimo di silenzio e poi con un sorriso nella voce, il Signore rispose:
«Quelle? Oh, ma ero io che danzavo felice intorno a te!»

La felicità di Dio siamo noi.
Questo è il paradosso più sorprendente del Cristianesimo.
E quando essere fedele è difficile, quando tutto è sbiadito,
quando avanzare è solo affanno, fermati, chiudi occhi, bocca ed orecchie.
Sentirai Dio che danza intorno a te...

Re: I Pensieri del Gufo

Inviato: lunedì 5 ottobre 2009, 17:52
da Lola
Un gioielliere era seduto alla scrivania e guardava distrattamente la strada attraverso la vetrina del suo elegante negozio.
Una bambina si avvicinò al negozio e schiacciò il naso contro la vetrina.
I suoi occhi color del cielo si illuminarono quando videro uno degli oggetti esposti.
Entrò decisa e puntò il dito verso uno splendido collier di turchesi azzurri.
«È per mia sorella. Può farmi un bel pacchetto regalo?».
Il padrone del negozio fissò incredulo la piccola cliente e le chiese: «Quanti soldi hai?».
Senza esitare, la bambina, alzandosi in punta di piedi, mise sul banco una scatola di latta, la aprì e la svuotò.
Ne vennero fuori qualche biglietto di piccolo taglio, una manciata di monete, alcune conchiglie, qualche figurina.
«Bastano?», disse con orgoglio.
«Voglio fare un regalo a mia sorella più grande.
Da quando non c’è più la nostra mamma, è lei che ci fa da mamma e non ha mai un secondo di tempo per se stessa.
Oggi è il suo compleanno e sono certa che con questo regalo la farò molto felice.
Questa pietra ha lo stessò colore dei suoi occhi».
L’uomo entra nel retro e ne riemerge con una stupenda carta regalo rossa e oro con cui avvolge con cura l’astuccio.
«Prendilo», disse alla bambina. «Portalo con attenzione».
La bambina partì orgogliosa tenendo il pacchetto in mano come un trofeo.
Un’ora dopo entrò nella gioielleria una bella ragazza con la chioma color miele e due meravigliosi occhi azzurri.
Posò con decisione sul banco il pacchetto che con tanta cura il gioielliere aveva confezionato e dichiarò: «Questa collana è stata comprata qui?... ».
«Sì. Signorina... ».
«E quanto è costata?...».
«I prezzi praticati nel mio negozio sono confidenziali: riguardano solo il mio cliente e me... ».
«Ma mia sorella aveva solo pochi spiccioli. Non avrebbe mai potuto pagare un collier come questo!... ».
Il gioielliere prese l’astuccio, lo chiuse con il suo prezioso contenuto, rifece con cura il pacchetto regalo e lo consegnò alla ragazza.
«Sua sorella ha pagato. Ha pagato il prezzo più alto che chiunque possa pagare: ha dato tutto quello che aveva... ».


Anche Dio ha dato tutto quello che aveva: se stesso.
«Io sono il buon pastore.
Il buon pastore offre la vita per le pecore».
( Gv 10, 11 )

[k-smack] [k-smack] [k-abbracci]

Re: I Pensieri del Gufo

Inviato: lunedì 5 ottobre 2009, 20:34
da Miriam
A volte ci stupiamo che la gente paghi. Penso alla morte di Gesù per molti forse scontata ci fa interrogare come è possibile che solo per questo suo gesto possiamo avere così tanto come la vita eterna. Eppure le misure di Dio sono per nostra fortuna molto diverse dalle nostre e si possono avere doni anche se apparentemente non ci sentiamo degni.

Re: I Pensieri del Gufo

Inviato: lunedì 12 ottobre 2009, 16:00
da Fanny
Il gufo nei suoi pensieri notturni disse:
Un giorno l'usignolo si ammalò e non cantava più.
«Non è ammalato», dissero i passeri, «è troppo pigro per cantare».
Questi commenti offesero profondamente l'usignolo, che iniziò di nuovo a cantare.
«Non avevamo ragione?», dissero i passeri.
Così l'usignolo fece appello alle sue ultime forze e morì.
Allora i passeri dissero: «Ma allora perché cantava, se era ammalato?».

Dare troppo peso a quello che dicono gli altri può essere molto pericoloso...