Angolo di cielo

Tre chiodi nel corpo di Gesù lo tengono sospeso tra cielo e terra.
Due chiodi immobilizzano quelle mani che hanno accarezzato,
scritto sulla polvere, benedetto, toccato, guarito, lavato i piedi degli apostoli,
spezzato il pane, versato il vino.
Un chiodo in quei piedi che hanno percorso innumerevoli chilometri di strade polverose,
piedi feriti, stanchi, lavati e asciugati dai capelli di una donna.
Tre chiodi sono bastati per restituire Gesù al Padre:
"Eccolo, questa è roba tua - sembra di sentire i pensieri dei sacerdoti -
Di un Dio fatto come noi, non sappiamo che farcene.
Vogliamo un Dio che faccia il Dio e non che faccia l'uomo.
Se ci mandi un messia così, ecco come lo trattiamo.
Riprenditelo nell'alto dei cieli. Noi te lo solleviamo già un po'".
E Gesù, consegnato al Padre, si lascia cadere nel vuoto della fede, alla cieca nelle Sue braccia.
E la fine della fine e l'inizio dell'inizio.
I chiodi spariscono e nessuno più ne saprà nulla.
Di Cristo se ne parla ancora oggi, perché è vivo e presente tra gli uomini.
Una croce tra cielo e terra.
Vita che si propaga nella storia.

(Patrizio Righero)