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La leggenda di san Valentino

Inviato: sabato 5 febbraio 2011, 0:12
da Venerabile Beda
La leggenda di san Valentino vescovo e martire


Durante le persecuzioni contro i cristiani poste in essere dall’Imperatore Aureliano, un giovane centurione romano di nome Sabino, passeggiando in una piazza di Terni, vide una bella ragazza di nome Serapia e se ne innamorò follemente. Sabino chiese ai genitori di Serapia il permesso di poterla sposare, ma ricevette un secco rifiuto: Sabino era pagano, mentre la famiglia di Serapia era cristiana. Ma l’amore tra i due era così grande, che non vollero lasciarsi. Decisero per un po’ di tempo di vedersi di nascosto. Ma dove? Il vescovo di Terni, Valentino, era un uomo molto buono e santo. Permise ai due giovani di incontrarsi di nascosto nel suo giardino. Sabino, sempre più innamorato di Serapia, e ammirato dalla carità cristiana di Valentino, decise di convertirsi al Cristianesimo, facendosi così battezzare. Questo avrebbe anche risolto il problema del rifiuto della famiglia di Sabina. Divenuto catecumeno, fu accolto dalla famiglia di Sabina. Purtroppo però, mentre si preparavano i festeggiamenti per il battesimo di Sabino e per le prossime nozze, Serapia si ammalò di tisi. Valentino fu chiamato al capezzale della ragazza ormai moribonda. Sabino, divenuto davvero credente in Cristo, supplicò Valentino affinché non fosse separato dalla sua amata: la vita senza di lei sarebbe stata solo una lunga sofferenza. Anche Serapia, chiese la stessa cosa. Valentino battezzò il giovane, ed unì i due in matrimonio e dopo averli benedetti, furono avvolti da un sonno beatificante che unì quei due cuori in un unico cuore per l'eternità. Fin qui la leggenda.


Quanto alla storia, la fama di Valentino, vescovo di Terni, crebbe. Ma i cristiani erano sempre un bersaglio molto facile. Ancor di più un vescovo. Con le persecuzioni in corso, fu catturato dai soldati romani e flagellato fuori città. I romani, temevano infatti che la folla sarebbe insorta dinnanzi a un atto così vile. Ma non si fermarono a questo. Il 14 Febbraio dell’anno del Signore 273, l’Imperatore Aureliano, diede l’ordine di ucciderlo. Fu così decapitato, semplicemente, perché cristiano e capo della Chiesa Cristiana di Terni, verosimilmente alla soglia dei 100 anni. Il suo culto si diffuse gradualmente nel tempo, diventando così il santo protettore degli innamorati, particolarmente di quelli avversati dalle famiglie e dalla vita.

Re: La leggenda di san Valentino

Inviato: sabato 5 febbraio 2011, 17:16
da CercodiTe
Bellissima e romantica! [k-bravo] [k-bravo]
Ma sbaglio, o c'è qualcosa di "Romeo e Giulietta" [k-domanda]
Comunque, su san Valentino si specula. Pubblicità, regali, ecc.

Re: La leggenda di san Valentino

Inviato: sabato 5 febbraio 2011, 19:43
da Venerabile Beda
Sì, c'è una certa analogia con Shakespeare. Ma lì, i due amanti sono suicidi. Qui muoiono per intercessione del santo, in grazia di Dio. Non è esattamente la stessa cosa.