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Il silenzio del Cielo

Inviato: mercoledì 2 febbraio 2011, 18:34
da Venerabile Beda
Questo articolo, al di là dell’omonimia con il nostro forum, mi è piaciuto tantissimo, nella forma e nel contenuto. Grazie all’uccellaccio che me lo ha fatto avere. Definizione: dicesi uccellaccio, pennuto vorace e grassottello, che non entra nel forno per farsi cucinare a dovere, come è il suo destino e il suo ruolo. Del resto, è normale che i pennuti, abbiano a che fare con il cielo. Questo particolare pennuto, peraltro, ha a che fare anche col Cielo...

Il silenzio del Cielo

Attraverso tutte le notti e tutti i vuoti, voglio fissarTi per sempre.

Il cielo è sconfinato. E il nostro cuore è troppo piccolo per contenerlo. Eppure, non facciamo che anelare al Cielo. Diamo ad alcuni aspetti limitati del nostro mondo il nome di Cielo. Così, il lavoro diventa Cielo, l'amicizia diventa Cielo, i soldi e il successo diventano cielo. Ma non sono Cielo. Il Cielo, vuole entrare nel nostro cuore, per allargarlo, renderlo sconfinato, riempirlo di sé. Abbiamo sete di immensità, di luce infinita, di vita senza fine, di orizzonti senza limiti. Il Cielo, si fa strada, allora, nel nostro cuore. Che diventa arido, vuoto, svuotato di tutto: la vita infatti, a volte ci si spoglia di sogni, progetti, affetti, desideri. Viviamo momenti di stasi, altri di crisi, oppure ci sentiamo come dentro una notte. E aneliamo la luce. Siamo pieni di domande senza risposta; abbiamo dolori nascosti; custodiamo solitudini, delusioni, stanchezza. Dov'è allora, questo Cielo che tutti cerchiamo e desideriamo? Non dovrebbe forse essere un "luogo" del nostro cuore in cui dovremmo sperimentare vita in pienezza, pace, gioia, felicità e in cui dovremmo incontrare Dio? Così, spesso, pensiamo! Non dovrebbe forse consistere in serenità, assenza di sofferenza, realizzazione di tutti i nostri desideri? A tutto questo noi diamo il nome di "Cielo"! Paradossalmente, il Cielo, così illimitato, ama abitare nel nostro cuore angusto. Ma ciò che crediamo Cielo, non lo è. Non permettiamo al Cielo, di manifestarsi nella nostra anima. Allora, abbiamo bisogno di essere liberati da noi stessi, per fargli spazio. Il Cielo è vita: vita in pienezza. Il Cielo è luce, verità, amore. Il Cielo è libertà. Il Cielo è silenzio. Silenzio dell'umano, perché possa farsi strada il divino. Ecco. Forse ti accorgi che la tua vita diventa silenzio, che le parole perdono di significato. E ti sembra che anche il Cielo taccia. Non trovi lavoro, tuo marito ti ha lasciata, tua moglie ti ha lasciato, il tuo ragazzo ti ha lasciata, la tua ragazza ti ha lasciato, un amico ti ha tradito. Vivi lontano dalla famiglia, o hai difficoltà ad arrivare a fine mese. Hai dubbi di fede, non riesci a pregare. Desideri Dio, lo cerchi, ma non lo trovi. Ti senti solo. Sei malato. Il Cielo è silenzio. E' quel silenzio da cui ti senti avvolto e che ti sconvolge. Ma se lo accogli, se gli apri la porta, il Cielo, entrerà in te, e tu lo conoscerai. Paradossalmente, ciò avverrà proprio quando ti sembrerà di non capire più niente. Troppo alto è il Cielo, perché la nostra bassa statura umana, possa pretendere di raggiungerlo. L'Infinito, però, bussa al tuo cuore, perché vuole abitarvi. Credevi di sapere amare, di essere forte. Credevi nelle tue capacità, nelle tue conquiste. Ora, finalmente, fai l'esperienza della tua fragilità. Ma è proprio questa miseria umana che Dio vuole abitare. E quando ti senti ormai nulla il Suo Amore, inizia ad abitarti. Non hai niente di cui gloriarti. Ti sei conosciuto nella verità e sai, ormai, di essere nulla. Sei terra. Ma il Cielo ha voluto abitare proprio la Terra, in quella notte in cui si fece Bambino. Questo nulla, allora, è fatto per contenere il Cielo, eppure può accoglierlo in sé. Ma, perché ciò avvenga, deve lasciarsi spogliare. L'Infinito, ha bisogno di spazi illimitati! Di spazi vuoti. Ora, puoi avere fiducia: si, sei stato creato per volare alto! Ma, poiché non ne sei capace, Egli ti toglie tutti gli appigli, così che tu sia costretto a spalancare le tue ali, e iniziare a volare. Solo quando spiccherai il volo vedrai il mondo, la gente e la tua stessa vita dall'alto, con gli occhi di Dio. Ti sentirai cieco, forse, perché lo sguardo umano non può sostenere una simile luce divina. Ma la Luce ti illuminerà, anche senza che tu lo sappia. Tu la rifletterai. E il tuo sguardo sarà nuovo. Il Cielo, è l'Amore del Padre che si manifesta nel cuore trafitto di Gesù. Questo cuore inizia a battere in te, proprio quando ti sembra di non sentire più nulla. Non sei più tu il protagonista della tua storia. Dio è al timone della tua barca. Entri in una dimensione diversa. Ti senti separato da Lui ma, se unisci la tua volontà alla Sua, ecco che il cuore di Gesù batte in te, ama in te, vive in te. Egli prenderà il tuo cuore di pietra, e ti donerà il Suo cuore divino. E tu sentirai in te la Sua Misericordia, la Sua sete di perdono, la Sua brama di vedere tutti gli uomini salvi. Felici. Tu sentirai un altro cuore che batte e vive e ama nel tuo petto! Il tuo cuore desolato, diventerà il santuario della Sua presenza, e mentre piangi la Sua assenza, Dio ti sta amando. Quando il Cielo abita il tuo cuore lo rende amante. Lo rende orante. Lo rende Amore.
Anche se la tua vita esteriore, visibile a tutti, può apparire banale, inutile, vuota, piena di miserie, di sconfitte, di ordinarietà. Perché nessuno pensi che venga da te ciò che, invece è solo Suo. Ogni particella del tuo corpo, è Tempio della Santissima Trinità. Lasciati abitare, lasciati vivere. Lascia agire Dio nella tua vita. Accogli le Sue vie, abbracciaLo, qualunque sia il volto con cui viene a te. Il Cielo rende simili a Sé coloro che abita. Nel cuore dei santi troviamo un pezzettino di Cielo, e solo guardandoli insieme l'orizzonte è completo.

[...]

Sr. Mirella Caterina op
“Piccole luci” Anno XXI n° 3 Settembre - Dicembre 2010 intitolato “Cielo!”, pp. 8 e seguenti.
Monastero Domenicano: "Santa Maria della Neve e San Domenico".


Chi volesse (e potesse) contribuire per sostenere “Piccole luci” (Periodico quadrimestrale delle suore Domenicane) può inviare un’offerta a questo conto corrente: 14281521 intestato a “Monastero delle monache Domenicane” indicando la causale “Piccole luci”. Altrimenti, al medesimo conto corrente, indicando altra causale, per sostenere comunque il Monastero.

Re: Il silenzio del Cielo

Inviato: giovedì 3 febbraio 2011, 17:29
da CercodiTe
Beda, è un testo stupendo. Ma non ho capito cosa c'entra il pennuto. Ho cercato sul forum, e vedo che parli sempre di pennuti. Scusa, ma mi sembri fissato. Parli sempre di pennuti! Anche nella Tag Board! [k-ahah] [k-ahah] Che c'entrano i pennuti [k-domanda] Il testo comunque è bellissimo e mi ci ritrovo molto.


P.S.:
In effetti, guardando meglio, qui ci sono pennuti ovunque, nelle immagini del forum... sono ovunque... [k-nooo] [k-nooo] [k-nooo] Ma sei un ornitologo [k-domanda] [k-domanda]


P.S.2:
Riguardando il forum, mi sembra che vengano inviati messaggi subliminali sui pennuti. Sono ovunque! [k-papero] Hai una polleria per caso? [k-prrr] [k-papero]

Re: Il silenzio del Cielo

Inviato: giovedì 3 febbraio 2011, 18:41
da Venerabile Beda
[k-ahah] [k-ahah] [k-ahah] [k-ahah] [k-ahah] [k-ahah] [k-ahah]
[k-papero] [k-papero] [k-papero] [k-papero] [k-papero] [k-papero]

Scusa ma ho le lacrime agli occhi per le risate. In effetti hai ragione. Non sono un ornitologo, né ho pollerie. È solo un gioco come un altro, in linea generale. Nel caso specifico, una nostra iscritta, è in quel Monastero, e si è soliti chiamarla "Pennuto". Il solito nomignolo, soprannome che si dà tra amici. Tutto qua. Ed ecco il riferimento all'"uccellaccio". Quanto al resto è un gioco. Ma in effetti la figura del pennuto è ovunque. Ma non credo sia un problema.


Rimane la bellezza di questo articolo, davvero incisivo, che vale la pena leggere.

Re: Il silenzio del Cielo

Inviato: giovedì 3 febbraio 2011, 20:01
da Cielo
Ne vale proprio la pena [k-grazie]

Re: Il silenzio del Cielo

Inviato: venerdì 4 febbraio 2011, 17:43
da CercodiTe
Pensavo ai messaggi subliminali... [k-ahah]
Grazie per il chiarimento.

Cielo sì, il testo è bellissimo.