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Re: La potenza del sangue di Cristo

Inviato: mercoledì 18 agosto 2010, 15:26
da Venerabile Beda
Questa è una tua visione...

Mentre non esiste vera fede, senza opere...
può esistere la Carità senza fede...

Anche l'ateo, il non credente, può fare atti di carità...
e se agisce in retta coscienza, le sue azioni sono gradite a Dio...

Come attesta il Vangelo, a proposito della parabola del buon samaritano: i samaritani, erano considerati pagani; eppure Gesù prende lui come esempio da imitare, di carità, denigrando la figura dei credenti: il levita, e il sacerdote....

Questo perché le opere sono più importanti...
"Non chi dice: "Signore! Singore!...."
Il Vangelo insegna, e non si può da credenti obiettare al Vangelo.

Ma in generale, sono necessarie entrambe le gambe: fede e opere!

Re: La potenza del sangue di Cristo

Inviato: mercoledì 18 agosto 2010, 15:49
da Juda87
Guarda questo video è interessante

http:// Non vi ho mai conosciuti

Re: La potenza del sangue di Cristo

Inviato: mercoledì 18 agosto 2010, 16:15
da Venerabile Beda
Sì sì...
Ma una cosa non esclude l'altra...

E servono entrambe le cose: fede e opere...

E Dio lo ha chiarito sin dall'inizio della creazione:

"Chiederò conto della vita dell'uomo all'uomo, e a ognuno di suo fratello" (Genesi)


E lo ha ribadito Gesù Cristo, alla fine della Rivelazione:

"Ecco, io verrò presto e porterò con me il mio salario, per rendere a ciascuno secondo le sue opere". (Apocalisse)



Non si può prescindere dalle opere, fermo restando che siamo salvi per grazia di Dio. Questo intendeva san Paolo. Le opere, da sole, non ci avrebbero dato la salvezza; grazie al sangue di Cristo, le opere ci danno la salvezza, per grazia di Dio.
Ma chi pur credendo in Gesù Cristo, maltrattasse ad es gli altri, con opere cattive, come potrebbe sperare di salvarsi, in virtù della sola fede???

Basta un po' di buon senso per capirlo.

Re: La potenza del sangue di Cristo

Inviato: mercoledì 18 agosto 2010, 16:35
da Juda87
Ma infatti è ampliamente spiegato che una persona giustificata e che possiede una fede genuina non può continuare a vivere nel peccato. È molto più probabile che quella persona sia una di quelle che dice: "Signore, Signore" ma che in realtà non lo ha mai conosciuto.
Un giorno saremo giudicati secondo le nostre opere, ma questo non vuol dire che siamo salvati per mezzo di esse. Essendo che le opere sono una conseguenza della fede, giudicando le opere viene giudicata la fede.

La giustificazione che professa il Cattolicesimo mi sembra un po' contraddittoria. Quando si parla di giustificazione da un lato si afferma che la giustificazione è gratuita (e per fare questo si usano dei passi della Scrittura che attestano chiaramente che l’uomo viene giustificato da Dio per grazia), e dall’altro si afferma che la giustificazione dipende pure dalle opere che compie l’uomo. È chiaro che queste affermazioni siano contraddittorie no? Nota ad esempio come sono contraddittorie le parole del concilio tridentino secondo cui la grazia della giustificazione non si può ottenere soltanto per fede perché sono richieste altre cose oltre la fede per ottenerla; ma se è una grazia perché mai non basta la fede per conseguirla? Ma che tipo di grazia è allora? Una grazia che si merita? Ma allora non è più grazia perché la grazia si ottiene senza fare nulla ma solo credendo in Dio!

Ma nonostante ciò si cerca di conciliare la dottrina che dice che l’uomo viene giustificato da Dio soltanto mediante la fede senza le opere buone, e quella che dice che l’uomo deve cooperare con Dio compiendo opere buone per essere giustificato. Se si accetta la giustificazione per sola fede si deve scartare la giustificazione per opere, e se si accetta la giustificazione per meriti si deve scartare la giustificazione per sola fede.

Re: La potenza del sangue di Cristo

Inviato: mercoledì 18 agosto 2010, 16:49
da Venerabile Beda
Ma chi ha parlato di Concili??
Qui si sta parlando di quello che dice la Scrittura, a partire dal Vangelo (che poi, i Concili, non fanno altro che ribadire quanto afferma la Scrittura... e il Cattolicesimo si limita a ribadire quanto stabilito sin dagli albori del Cristianesimo).

Se ci si fissa solo sulla fede, oppure solo sulle opere si sbaglia.

La sola fede, non basta.
Ecco perché serve l'una e l'altra gamba.
L'apparente contraddizione della Scrittura, viene così dissipata...
con il semplice buon senso...

Se credo davvero, farò opere di carità. Punto.
Se non faccio opere di carità, la mia fede non è vera!


Giacomo 2,17

Così anche la fede: se non ha le opere, è morta in se stessa.

Poi esiste il caso particolare delle opere senza fede.
E qui sì.
Ma sempre grazie al sangue di Cristo, che è stato versato, "per voi e per tutti": per voi che credete, e per voi che non credete.

Dio ricerca la Giustizia.
Dice Paolo in Ebrei: "Abramo credette, e quella fede, gli fu accreditata come giustizia".
Ma se uno non avendo il dono della fede, agisce con giustizia, Dio accetta quell'opera.


Ma in generale, se si ha il buon senso di tenere presente che i binari sono due, non vedo assolutamente contraddizione:

Romani 2,5-8
Tu, però, con la tua durezza e il tuo cuore impenitente accumuli collera su di te per il giorno dell'ira e della rivelazione del giusto giudizio di Dio, il quale renderà a ciascuno secondo le sue opere: la vita eterna a coloro che perseverando nelle opere di bene cercano gloria, onore e incorruttibilità; sdegno ed ira contro coloro che per ribellione resistono alla verità e obbediscono all'ingiustizia.
È molto semplice la questione: chi fa' il bene verrà premiato; chi fa' il male verrà punito. Punto.
La fede, ti dà la forza di fare il bene. La fede è un mezzo.
Ecco perché san Paolo dice che delle 3 la più grande è la Carità: a Dio, interessa che noi agiamo con carità, e quindi con giustizia.

Abbiamo il dono della fede, per giungere più facilmente a questo risultato.

Giacomo 2,24

Vedete che l'uomo viene giustificato in base alle opere e non soltanto in base alla fede.

Ma non c'è bisogno di scomodare gli apostoli, per ribadire un concetto molto chiaro, già espresso nel Vangelo, e ribadito più volte in questo argomento:

"Non chi dice: Signore! Signore!... Ma chi fa'!"


Questo è il succo. Il resto è secondario e irrilevante.