Pagina 2 di 2

Re: Il senso del Giorno della Memoria

Inviato: giovedì 27 gennaio 2011, 17:41
da CercodiTe
Ieri sera, stavo vedendo un film su Rete 4, sulle persecuzioni naziste. Mi ha colpito il fatto che alcuni ebrei, all'inizio, parlando dei campi di concentramento dicevano: "Tu li hai visti? Sei sicuro? È solo propaganda". Cioè, che lo dica qualcuno oggi, a distanza di anni, potrebbe forse avere un senso. Ma che lo dicessero i contemporanei, è assurdo.
Possibile che per evitare certe cose, servano chissà quante conferme?

Re: Il senso del Giorno della Memoria

Inviato: venerdì 27 gennaio 2012, 0:39
da Venerabile Beda
Presumo, che in quel momento, alcuni non riuscissero a credere che l'uomo potesse scendere tanto in basso. Eppure questo e altro si può verificare quando si viola la Legge di Dio, tra cui: "Non uccidere". L'incredulità di quanto in basso potesse arrivare l'uomo, è comprensibile.
Eppure questo è avvenuto: è Storia. Il punto è che se l'uomo non acquisisce quell'umiltà necessaria, potrebbe avvenire ancora, con modalità differenti, certamente, ma non è impossibile. Ma lo stesso uomo, è stato anche capace (sebbene in ritardo), di ribellarsi a questo. Non dobbiamo più commettere l'errore del ritardo. Dell'aspettare che le cose si risolvano da sé. Le cose da sé, non si risolvono quasi mai. La prudenza è fondamentale. Ma altrettanto fondamentale, è l'agire tempestivo. Questa lezione della Storia, la dobbiamo tenere a mente.

Re: Il senso del Giorno della Memoria

Inviato: venerdì 27 gennaio 2012, 11:41
da Lella

"Ma la memoria di quel che accadde dovrebbe essere viva ogni giorno perché quel "MAI PIU' ", allora pronunciato, sia impegno attivo e collettivo e non parole ormai ammantate di retorica...

La "banalità del male", come la definì Anna Harendt, è sempre in agguato, allora come oggi... perché il male ha sempre il volto umano e banalmente normale e sempre si ammanta, allora come oggi, di giustificazioni...

E allora quel "Mai Più" deve essere vivo sempre e sempre vigile perché davvero MAI PIU' e a nessuno tocchi il ruolo di vittima sacrificale della banalità del male"

(Riflessi d'acqua)

Re: Il senso del Giorno della Memoria

Inviato: lunedì 27 gennaio 2014, 15:48
da Venerabile Beda
... Infatti...
Si discute molto sulla validità della Scuola e dell'Università Italiana. La Scuola, come anche l'Università Italiana, ha molti pregi e molti difetti. Forse, ci sono più difetti nell'Università che nella Scuola. Ma quel che conta, è che lo studente medio italiano (anche medio-basso), quindi il cittadino medio italiano, conosce Auschwitz.
La Germania, che tanto si vanta della sua precisione, del suo rigore, della sua stessa Scuola (certamente apprezzabile per gli studi di Romanistica; basti pensare a Momsen), ha studenti, scolastici e universitari, che non hanno mai sentito parlare di Auschwitz. Ulteriore prova a carico del fatto, che un conto è la forma, un conto è la sostanza. Poi certo, anche tra gli italiani, c'è l'ignorante, che dice che l'America è stata scoperta nel 1700; ma un popolo responsabile di un crimine così grave, non si può permettere di far dimenticare ai propri studenti, quanto avvenuto a meno di 100 anni. Certo; questi studenti non sono colpevoli dei crimini di Auschwitz; ma lo sono i loro padri, i loro nonni!!!!! Come in misura minore (quantitativa e qualitativa), alcuni nostri padri e alcuni nostri nonni, sono colpevoli di aver sostenuto un regime non democratico, che ha finito col sostenere se non in tutto, in parte, il Nazismo: il Fascismo.
Allora dice bene Sallusti, il direttore del Giornale, a proposito dei tedeschi che facendo con superficialità di tutta l'erba un fascio, accusano gli italiani di essere codardi, a proposito della vicenda della Costa Concordia. Solo che in quella vicenda, il codardo, probabilmente è stato uno (1); col Nazismo, il bastardo, è stato più di uno (anche se uno più degli altri... ma chi è il vero bastardo... Hitler, o chi ha consentito che Hitler arrivasse al potere e lo mantenesse????) ed erano tutti tedeschi! Nella Costa Concordia, accanto a un episodio di viltà, si rilevano grandi atti eroici e di dovere; nel Nazismo, la proporzione è inversa... forse solo l'1% dei nazisti, assunse comportamenti umani, come Schindler.
Quindi, la Germania, come anche il resto dell'Europa e del mondo, non è nelle condizioni di dare lezioni o avanzare critiche all'Italia. La Germania stia zitta e a testa bassa: non sono passati nemmeno 100 anni!!!! È in torto... deve solo tacere. Si occupi di mitigare l'ignoranza dei propri studenti: Momsen, si starà rivoltando nella tomba. E impari dall'Italia, che con onestà, ha riconosciuto i suoi errori: Fascismo e Comunismo. Ma non si è mai macchiata delle cose più infami dell'Umanità: Nazismo e Socialismo Reale, che insieme, hanno prodotto più di 100 milioni morti.... vite umane... Negli ultimi 100 anni. Di questi, oggi ricordiamo la morte di più di 6 milioni di Ebrei... Crimine posto in essere dal Nazismo, che è tedesco!!!!!
Ingiustamente uccisi, anche per ignoranza, di gente, che i libri, invece di leggerli, o anche criticarli, li bruciava.