Il senso del Giorno della Memoria
Inviato: giovedì 28 gennaio 2010, 9:58
Primo Levi, Se questo è un uomoVoi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un si o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d’inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.
Perché si studia la Storia?? Per imparare chi siamo, da dove veniamo. Per imparare dagli errori del passato. Per evitare di ripeterli. Nella giornata di ieri, ho preferito non scrivere nulla, per rispetto.
Oggi penso sia giusto ribadire, quello che alcuni già affermano.
Due gravi errori, sono stati commessi con la Seconda Guerra Mondiale: dai nazisti, che tra ignoranza, arroganza, odio e presunzione, hanno avviato la "politica nota"; dal resto del mondo, che nella fase iniziale, è rimasto a guardare, nella speranza che un pazzo di nome Hitler, si accontentasse di invadere "solo" un paio di nazioni.
Allora "la domanda nasce spontanea"...
Che senso ha il Giorno della Memoria, che cosa abbiamo imparato dalla Storia recente, se il capo di un governo, quale che sia, propugna odio contro Israele (o contro qualsiasi altro popolo), e la comunità internazionale si limita a "sanzioni economiche"???
Cos'altro deve accadere, prima di comprendere, che certi comportamenti, certe "politiche" devono essere stroncate sul nascere??? Che senso ha ricordare, se non si è imparata ancora questa lezione???
Abbiamo criticato tutti Bush, per la "teoria della guerra preventiva".
È vero, Bush ha sbagliato totalmente nel metodo. Ma non nel merito. La comunità internazionale democratica, si deve coalizzare con forza (multilateralismo), contro le dittature. In termini militari!!!
Questo è stato l'errore tragico della Seconda Guerra Mondiale! Non intervenire immediatamente, mentre la macchina bellica tedesca, si potenziava. I documenti storici, attestano abbastanza chiaramente che Hitler era a un passo dalle armi atomiche!!!! È un miracolo, che non ci sia arrivato prima degli Stati Uniti!!!!
Allora, il "Giorno della Memoria" ha senso, se si impara dagli errori del passato: non si deve consentire ai propugnatori di odio, di potenziarsi sul piano bellico. Mai! Questa è la lezione da imparare. Fatto questo, poi si può fare tutto il resto.
Il male, è più causato dal «silenzio dei "buoni"», che dal caos dei cattivi.
Allora, per ricordare a tutti noi, cosa può produrre il «silenzio dei "buoni"», allego il meraviglioso romanzo di Primo Levi, "Se questo è un uomo", sperando che il "Giorno della Memoria", non si riduca a una semplice commemorazione, priva di risvolti pratici.
I nazisti, i libri li bruciavano, da ignoranti (nel senso spregiativo del termine), quali erano. Noi, cerchiamo di leggerli.
E non è una favola... è Storia documentata (e altri documenti storici, stanno saltando fuori, dagli archivi dell'ex KGB).