Parto dalla definizione (trovata in rete) del termine competenza:Venerabile Beda ha scritto:E ribalto la domanda...
Qual è la vera competenza??????
Competenza = Conoscenza + Capacità + Abilità
In generale, il termine competenza indica la capacità degli individui di combinare, in modo autonomo, tacitamente o esplicitamente e in un contesto particolare, i diversi elementi delle conoscenze e delle abilità che possiedono.
Quindi, si parte dal presupposto che si devono avere conoscenze e abilità.
L'abilità da sola non basta.
Quindi, mi concederai di non essere d'accordo con te quando affermi:
" Intendo dire, che ove c'è la competenza questa va sfruttata. Ma ove manca, di solito, basta l'impegno (ma vero impegno) ".
È proprio questo il punto dell'articolo che condivido appieno e che riguarda la situazione che sto vivendo: l'impegno, per quanto possa essere vero, rischia comunque di condurre sulla strada della semplice animazione un percorso che necessita invece di essere formativo, edificante; e questo in ambito parrocchiale non deve essere permesso, visto che c'è l'urgenza di formare ed educare in maniera concreta e credibile le persone e i gruppi, specie in alcune realtà associative (ti porto l'esempio dell'A.C. di cui faccio parte).
Da qui, dunque, mi riporto all'articolo del primo messaggio sul discorso delle competenze e della formazione degli educatori che non si devono improvvisare tali e che devono loro stessi essere in grado di riconoscere il confine tra l'azione educativa e quella di sterile intrattenimento.
I giovani devono tornare ad incontrare educatori significativi, persone interessanti e credibili.