I pescatori che pescarono pietre
Inviato: giovedì 3 settembre 2009, 17:00
Alcuni pescatori stavano tirando su le reti dopo una lunga nottata in mare e, visto che erano pesanti, cantavano e ballavano dalla gioia, pensando di averle riempite di ottimo e pregiato pesce.
Quando arrivarono a riva la sorpresa fu enorme, le reti erano si stracolme, ma non di pesci, bensi di pietre ed altri relitti.
Disillusi ed amareggiati, i pescatori, caddero nella tristezza più nera. Allora uno di loro, un vecchio lupo di mare, disse: “Cari amici, dobbiamo smetterla di piangerci addosso; il dolore è fratello della gioia: era quindi inevitabile che quando riempivamo le reti ci abbandonavamo alla gioia, forse eccessiva, ma quando le reti sono vuote o piene di pietre non dobbiamo distruggerci di lacrime”.
Vista la mutevolezza della vita, non rallegriamoci eccessivamente di una condizione stabile, ma piuttosto consideriamo che dopo molta “bonaccia” si possa scatenare anche la tempesta.
Quando arrivarono a riva la sorpresa fu enorme, le reti erano si stracolme, ma non di pesci, bensi di pietre ed altri relitti.
Disillusi ed amareggiati, i pescatori, caddero nella tristezza più nera. Allora uno di loro, un vecchio lupo di mare, disse: “Cari amici, dobbiamo smetterla di piangerci addosso; il dolore è fratello della gioia: era quindi inevitabile che quando riempivamo le reti ci abbandonavamo alla gioia, forse eccessiva, ma quando le reti sono vuote o piene di pietre non dobbiamo distruggerci di lacrime”.
Vista la mutevolezza della vita, non rallegriamoci eccessivamente di una condizione stabile, ma piuttosto consideriamo che dopo molta “bonaccia” si possa scatenare anche la tempesta.