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I pescatori che pescarono pietre

Inviato: giovedì 3 settembre 2009, 17:00
da Fanny
Alcuni pescatori stavano tirando su le reti dopo una lunga nottata in mare e, visto che erano pesanti, cantavano e ballavano dalla gioia, pensando di averle riempite di ottimo e pregiato pesce.
Quando arrivarono a riva la sorpresa fu enorme, le reti erano si stracolme, ma non di pesci, bensi di pietre ed altri relitti.
Disillusi ed amareggiati, i pescatori, caddero nella tristezza più nera. Allora uno di loro, un vecchio lupo di mare, disse: “Cari amici, dobbiamo smetterla di piangerci addosso; il dolore è fratello della gioia: era quindi inevitabile che quando riempivamo le reti ci abbandonavamo alla gioia, forse eccessiva, ma quando le reti sono vuote o piene di pietre non dobbiamo distruggerci di lacrime”.


Vista la mutevolezza della vita, non rallegriamoci eccessivamente di una condizione stabile, ma piuttosto consideriamo che dopo molta “bonaccia” si possa scatenare anche la tempesta.

Re: I pescatori che pescarono pietre

Inviato: giovedì 3 settembre 2009, 23:58
da Miriam
Ottimo consiglio Fanny la tempesta viene dopo un tempo sereno ma dobbiamo ringraziare del ricevuto prima di brontolare per le cose che non ci sono state date e un arcobaleno tornerà a spuntare nel nostro cielo. [k-bacio]

Re: I pescatori che pescarono pietre

Inviato: venerdì 4 settembre 2009, 1:06
da Mary
Sapete a cosa mi fa pensare questo testo?
Non so se vado fuori tema...ma non importa è un mio pensiero.
Mi fa pensare alla gioia di fare tante cose, alla fine ti stanchi e ti inaridisci, siamo umani...credo che bisogna pescare quando il mare è calmo, no?
Io per esempio trovo la calma nella preghiera, nel silenzio di essa...se faccio troppe cose alla fine mi ritrovo con tante pietre che vorrei "buttare in testa a me stessa"...
Il fatto è che siamo persone instabili e non costanti, se usassimo più il cuore e non l'istinto....se ci facessimo guidare dallo Spirito Santo...