Pagina 1 di 1

La regina Vittoria

Inviato: venerdì 17 luglio 2009, 16:05
da Miriam
La regina Vittoria, potentissima sovrana d’Inghilterra, era molto affezionata al marito Alberto di Coburgo. Alberto non poteva portare il titolo di re e non aveva un ruolo pubblico. Pur amandosi molto, ogni tanti i due litigavano. Un giorno dopo una discussione, il principe Alberto si chiuse nella sua camera. Poco dopo, Vittoria, sopraggiunse e bussò. "Chi è?" domandò Alberto. "La regina d’Inghilterra?" rispose lei. La porta restò chiusa e la giovane moglie bussò ancora. "Chi è?". "La regina d’Inghilterra!". Silenzio. E così per parecchie volte di seguito. Finalmente: "Chi è?". "Tua moglie Alberto" rispose Vittoria. La porta, immediatamente, si spalancò.

Tante volte Dio aveva bussato alla porta degli uomini. "Chi sei?" "Sono il tuo Dio". La porta rimaneva inesorabilmente chiusa. Finalmente: "Chi è?" "Sono tuo Padre". La porta si aprì.

Re: La regina Vittoria

Inviato: venerdì 17 luglio 2009, 18:50
da Nemamiah76
Bellissimo racconto Miriam, non lo conoscevo! La conclusione mi lascia un po' così...Nel senso che è vero che se oltre la porta sentiamo una voce che dice: "Sono il tuo Dio" difficilmente si apre la porta; lo stesso penso possa succedere se la risposta sia "Sono tuo Padre"... NOn so, forse la vedo in maniera un po' catastrofica, ma mi sembra che oggi non ci sia molta propensione a far entrare Dio dentro di sé e nelle proprie case...

Re: La regina Vittoria

Inviato: venerdì 17 luglio 2009, 19:44
da Spinna

Ogni uomo si fa di Dio una propria immagine: un Dio superpotente, un Dio indovina tutto, un Dio tuttofare ecc...
Gesù invece lo chiama Padre " Quando pregate, dite così...Padre nostro...." eppure la paternità di Dio ai nostri occhi appare latitante soprattutto nella prova, nella malattia, nella sofferenza, eppure proprio nelle situazioni più drammatiche bisogna saper riconoscere che la volontà di Dio è una volontà di bene, volontà di un Padre amoroso

Re: La regina Vittoria

Inviato: venerdì 17 luglio 2009, 22:39
da Miriam
Penso che la morale è che Dio non si vanta di quello che è ma si avvicina a noi attraverso quello che prova nel suo cuore immenso. Per questo non si approccia come Dio creatore ma come Padre capace di accogliere abbracciare e fare sentire a suo agio il figlio che a sua volta riesce a ricambiare il dono col suo amore a volte un po' infantile ma importantissimo per Lui.