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Un pensiero per la “mamma”

Inviato: giovedì 7 maggio 2009, 13:34
da Mary
Domenica prossima "Festa della mamma"...mettiamo qui pensieri e testi sulla mamma.
A mia madre

Non sempre il tempo la beltà cancella
o la sfioran le lagrime e gli affanni;
mia madre ha sessant’anni,
e più la guardo e più mi sembra bella.Non ha un accento, un guardo, un riso, un atto
che non mi tocchi dolcemente il core:
Ah! Se fossi pittore,
farei tutta la vita il suo ritratto!

Vorrei ritrarla quando inchina il viso
perché io le baci la sua treccia bianca,
0 quando inferma e stanca
nasconde il suo dolore sotto un sorriso….

Pur se fosse un mio prego in cielo accolto,
non chiederei di Raffael D’Urbino
il pennello divino
per coronar di gloria il suo bel volto;

Vorrei poter cangiar vita con vita,
darle tutto il vigor degli anni miei,
veder me vecchio, e lei ….
dal sacrificio mio ringiovanita.

E. De Amicis

Re: Un pensiero per la “mamma”

Inviato: giovedì 7 maggio 2009, 16:03
da Mariella
È bello poter chiamare, alla mia età, ancora "mamma". È il dono più grande che il Buon Dio mi abbia potuto dare.
Mia mamma ha compiuto 90 anni lo scorso settembre e per ogni giorno che passa ringrazio il Signore.
Quante volte ho avuto bisogno di lei..., l'ho trovata sempre pronta e disponibile, ora è lei che ha bisogno di me ed io l'accudisco come fosse una bambina. [k-smack]

Re: Un pensiero per la “mamma”

Inviato: venerdì 8 maggio 2009, 0:35
da Mary
LETTERA ALLA MADRE di Salvatore Quasimodo
Mater dolcissima, ora scendono le nebbie,
il Naviglio urta confusamente sulle dighe,
gli alberi si gonfiano d'acqua, bruciano di neve;
non sono triste nel Nord: non sono in pace con me,
ma non aspetto perdono da nessuno,
molti mi devono lacrime da uomo a uomo.
So che non stai bene, che vivi come tutte le madri dei poeti,
povera e giusta nella misura d'amore per i figli lontani.
Oggi sono io che ti scrivo." - Finalmente, dirai,
due parole di quel ragazzo che fuggì di notte
con un mantello corto e alcuni versi in tasca.
Povero, così pronto di cuore lo uccideranno un giorno in qualche luogo.
"Certo, ricordo, fu da quel grigio scalo di treni lenti
che portavano mandorle e arance, alla foce dell'Imera,
il fiume pieno di gazze, di sale, d'eucalyptus.
Ma ora ti ringrazio, questo voglio, ell'ironia che hai messo sul mio labbro,
mite come la tua. Quel sorriso m'ha salvato da pianti e da dolori.
E non importa se ora ho qualche lacrima per te,
per tutti quelli che come te aspettano, e non sanno che cosa.
Ah, gentile morte, non toccare l'orologio in cucina che batte sopra il muro tutta la mia infanzia è passata sullo smalto del suo quadrante,
su quei fiori dipinti: non toccare le mani, il cuore dei vecchi.
Ma forse qualcuno risponde? O morte di pietà, morte di pudore.
Addio, cara, addio, mia dolcissima mater.

Salvatore Quasimodo era di Modica la mia città, studiava al nord, questa lettera la scrisse davvero alla madre che era rimasta giù in Sicila!

Re: Un pensiero per la “mamma”

Inviato: sabato 9 maggio 2009, 0:22
da Mary

La parola più bella
sulle labbra del genere umano è "Madre",
e la più bella invocazione è "Madre mia".
E' la fonte dell'amore, della misericordia,
della comprensione, del perdono.
Ogni cosa in natura parla della madre.

Kahlil Gibran

Re: Un pensiero per la “mamma”

Inviato: sabato 9 maggio 2009, 14:06
da Carmy87
Mamma, di Gigliola Fava



Parola soave,
dolce sospiro,
tenero ricordo,
fantastica presenza,
assoluta certezza.
Tutto questo sei tu!
Stella lucente che mi guida verso l’uscita,
quando nelle tenebre della mia vita mi perdo.
Calda dimora dove posso rifugiarmi,
quando ho bisogno di protezione.
Magica oasi che mi rigenera,
quando ho sete d’affetto.
Sorgente inesauribile di Grandi e Veri Valori.
Certezza di un Amore senza fine e senza confini.
Tutto questo sei e sarai per me,
ora e sempre!