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Motivi per ringraziare

Inviato: domenica 15 marzo 2009, 10:40
da Miriam
Un'insegnante chiese agli scolari della sua prima elementare di disegnare qualcosa per cui sentissero di ringraziare il Signore. Pensò quanto poco di cui essere grati in realtà avessero questi bambini provenienti da quartieri poveri. Ma sapeva che quasi tutti avrebbero disegnato panettoni o tavole imbandite.
L'insegnante fu colta di sorpresa dal disegno consegnato da Tino: una semplice mano disegnata in maniera infantile.
Ma la mano di chi?
La classe rimase affascinata dall'immagine astratta. "Secondo me è la mano di Dio che ci porta da mangiare" disse un bambino. "Un contadino" disse un altro, "perché alleva i polli e le patatine fritte".
Mentre gli altri erano al lavoro, l'insegnante si chinò sul banco di Tino e domandò di chi fosse la mano. "È la tua mano, maestra" mormorò il bambino.
Si rammentò che tutte le sere prendeva per mano Tino, che era il più piccolo e lo accompagnava all'uscita. Lo faceva anche con altri bambini, ma per Tino voleva dire molto.

Hai mai pensato al potere immenso delle tue mani?

Re: Motivi per ringraziare

Inviato: domenica 15 marzo 2009, 16:31
da Mariella
Come insegnante uso tanto le mani, non solo per scrivere, quanto per creare un clima di accettazione, di fiducia, di empatia con l'alunno che mi sta seduto di fronte.
Infatti, essendo insegnante di sostegno creo questo modo di approccio con i miei alunni, sedersi di fronte è essenziale, e ancor prima di impartire "nozioni" devo entrare in sintonia con loro.
Quest'anno seguo due casi, uno in particolare è molto difficile, un bimbo "autistico" di prima elementare. All'inizio non potevo sfiorarlo nemmeno con un dito, cercavo di abbracciarlo... e lui si allontanava, cercavo di accarezzarlo... e lui scappava, cercavo di baciarlo... e "apriti cielo!!!"
Insomma ero davvero scoraggiata!!!
Adesso, dopo innumerevoli stimolazioni, approcci di vario genere... è lui che va alla ricerca delle mie mani, le prende e se le porta in viso, nel collo, tra i capelli, nel naso, mi abbraccia di sua spontanea volontà e... mi bacia!!!
Abbiamo raggiunto un traguardo affettivo incredibile, non immaginavo fino a questo punto!
Sì Miriam, le nostre mani riescono a fare miracoli... bisogna utilizzarle nella maniera giusta.