Piccola storia sulla positività della vita.....
Inviato: martedì 10 marzo 2009, 5:25
Gastone è direttore di un famoso ristorante di Parigi. È sempre di
buon umore, e ha sempre qualcosa di positivo da dire, una buona parola per tutti.
Quando gli si chiede "Come stai?", risponde: "Se stessi meglio di
così, allora saremmo in due, io e il mio gemello!".
Quando cambia lavoro, diversi camerieri e cuochi sono pronti a
seguirlo da un ristorante all'altro, per il solo motivo che ammirano
il suo atteggiamento. Quando un impiegato è un po' giù, Gastone c'è
sempre per fargli vedere il lato positivo delle cose. Un giorno l'ho
incontrato e gli ho chiesto come faceva ad essere sempre così
positivo, che era incredibile.
Mi rispose che alla mattina quando si sveglia si dice: "Oggi posso
scegliere di essere di buon umore o di cattivo umore. Allora scelgo di
essere di buon umore, Se capita un episodio sgradevole, posso
scegliere di esserne la vittima o di imparare una lezione. Quando
qualcuno viene da me a lamentarsi,posso scegliere di ascoltare il suo
lamento o di fargli vedere il lato positivo delle cose".
Gli dissi che non era poi così facile, ma lui rispose prontamente:
"La vita è una scelta continua. Si sceglie il modo in cui reagire di
fronte alle varie situazioni. Si sceglie in che modo ci si può far
influenzare o meno dagli altri. Si sceglie se essere di cattivo o di buon umore.
Si sceglie in che modo uno vuol vivere la sua vita."
Dopo alcuni anni, ho saputo che aveva fatto quello che non
bisogna mai fare in un ristorante. Aveva lasciato la porta sul retro
aperta,e si era fatto sorprendere da tre ladri armati. Nervoso e
tremante, non riuscì ad aprire la cassaforte, scatenando l'ira di uno
dei tre ladri, che gli sparò.
Gastone fu trasportato immediatamente in ospedale, e dopo 18 ore di
intervento e varie settimane di cure, lasciò l'ospedale con le
briciole della pallottola che non riuscirono ad estrargli.
Quando lo vidi dopo alcune settimane, gli chiesi come stava e mi
rispose: "Se andasse meglio saremmo in due, il mio gemello ed io.
Vuoi vedere le cicatrici?". Non le guardai ma gli chiesi cosa gli passò per
la testa al momento del furto.
"La prima cosa che mi è venuta in mente è che avrei dovuto chiudere
la porta. E poi, steso per terra dopo lo sparo, mi ricordai che
potevo fare ancora una scelta, quella di vivere o di morire.
Scelsi di vivere!"
Gli ho chiesto se aveva avuto paura. E mi rispose che "I volontari
dell'ambulanza sono stati corretti. Non hanno smesso di dirmi che
tutto era a posto. Entrando in sala operatoria, ho però visto
l'espressione dei medici, e ho avuto paura. Ho letto nei loro occhi
che ero un uomo morto, e ho capito che dovevo agire velocemente".
"Cosa hai fatto?", gli chiesi.
"C'era una grossa infermiera che mi tempestava di domande.
Voleva sapere se ero allergico a qualcosa. Ho detto di si, e mentre i
medici si sono fermati per sentire quello che avevo da dire, ho fatto
un respiro profondo e gli ho detto che ero allergico alle pallottole..
Quando ebbero finito di ridere, gli dissi che avevo scelto di vivere, e
che avrebbero fatto meglio ad operarmi come uomo vivo piuttosto che
morto." Gastone è sopravvissuto grazie all'intervento dei medici, ma
anche grazie alla sua vitalità. Ho imparato da lui che tutti i giorni dobbiamo fare delle
scelte: o approfittare pienamente della vita, o viverla rompendosi le palle.
L'unica cosa che ci appartiene, e che nessuno può né controllare
né toglierci, è il nostro atteggiamento.
Adesso puoi scegliere anche tu
buon umore, e ha sempre qualcosa di positivo da dire, una buona parola per tutti.
Quando gli si chiede "Come stai?", risponde: "Se stessi meglio di
così, allora saremmo in due, io e il mio gemello!".
Quando cambia lavoro, diversi camerieri e cuochi sono pronti a
seguirlo da un ristorante all'altro, per il solo motivo che ammirano
il suo atteggiamento. Quando un impiegato è un po' giù, Gastone c'è
sempre per fargli vedere il lato positivo delle cose. Un giorno l'ho
incontrato e gli ho chiesto come faceva ad essere sempre così
positivo, che era incredibile.
Mi rispose che alla mattina quando si sveglia si dice: "Oggi posso
scegliere di essere di buon umore o di cattivo umore. Allora scelgo di
essere di buon umore, Se capita un episodio sgradevole, posso
scegliere di esserne la vittima o di imparare una lezione. Quando
qualcuno viene da me a lamentarsi,posso scegliere di ascoltare il suo
lamento o di fargli vedere il lato positivo delle cose".
Gli dissi che non era poi così facile, ma lui rispose prontamente:
"La vita è una scelta continua. Si sceglie il modo in cui reagire di
fronte alle varie situazioni. Si sceglie in che modo ci si può far
influenzare o meno dagli altri. Si sceglie se essere di cattivo o di buon umore.
Si sceglie in che modo uno vuol vivere la sua vita."
Dopo alcuni anni, ho saputo che aveva fatto quello che non
bisogna mai fare in un ristorante. Aveva lasciato la porta sul retro
aperta,e si era fatto sorprendere da tre ladri armati. Nervoso e
tremante, non riuscì ad aprire la cassaforte, scatenando l'ira di uno
dei tre ladri, che gli sparò.
Gastone fu trasportato immediatamente in ospedale, e dopo 18 ore di
intervento e varie settimane di cure, lasciò l'ospedale con le
briciole della pallottola che non riuscirono ad estrargli.
Quando lo vidi dopo alcune settimane, gli chiesi come stava e mi
rispose: "Se andasse meglio saremmo in due, il mio gemello ed io.
Vuoi vedere le cicatrici?". Non le guardai ma gli chiesi cosa gli passò per
la testa al momento del furto.
"La prima cosa che mi è venuta in mente è che avrei dovuto chiudere
la porta. E poi, steso per terra dopo lo sparo, mi ricordai che
potevo fare ancora una scelta, quella di vivere o di morire.
Scelsi di vivere!"
Gli ho chiesto se aveva avuto paura. E mi rispose che "I volontari
dell'ambulanza sono stati corretti. Non hanno smesso di dirmi che
tutto era a posto. Entrando in sala operatoria, ho però visto
l'espressione dei medici, e ho avuto paura. Ho letto nei loro occhi
che ero un uomo morto, e ho capito che dovevo agire velocemente".
"Cosa hai fatto?", gli chiesi.
"C'era una grossa infermiera che mi tempestava di domande.
Voleva sapere se ero allergico a qualcosa. Ho detto di si, e mentre i
medici si sono fermati per sentire quello che avevo da dire, ho fatto
un respiro profondo e gli ho detto che ero allergico alle pallottole..
Quando ebbero finito di ridere, gli dissi che avevo scelto di vivere, e
che avrebbero fatto meglio ad operarmi come uomo vivo piuttosto che
morto." Gastone è sopravvissuto grazie all'intervento dei medici, ma
anche grazie alla sua vitalità. Ho imparato da lui che tutti i giorni dobbiamo fare delle
scelte: o approfittare pienamente della vita, o viverla rompendosi le palle.
L'unica cosa che ci appartiene, e che nessuno può né controllare
né toglierci, è il nostro atteggiamento.
Adesso puoi scegliere anche tu