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Re: Sacre e profane

Inviato: domenica 26 aprile 2009, 7:27
da Miriam
Una trentina di fedeli si recano da un prete in odore di santità per farsi battezzare. Una volta arrivati, il prete comincia la cerimonia facendo il segno della croce al primo fedele e immergendogli la testa nell'acqua santa contenuta in una vasca battesimale di marmo pregiatissimo. Dopodichè il prete chiede al fedele: "Hai visto Gesu'?" e il fedele gli dà una risposta affermativa. Continuando con la stessa procedura il sacerdote arriva all'ultimo credente e ponendogli la stessa domanda sulla visione di Gesù, il fedele gli risponde negativamente. Allora il prete lo immerge nuovamente ottenendo come prima una risposta negativa. Allorchè dopo ripetute immersioni il fedele si rivolge al prete scocciato dicendogli: "Padre, ma è sicuro di averlo smarrito qua sotto!!".

Re: Sacre e profane

Inviato: giovedì 7 maggio 2009, 20:10
da Spinna

Il nuovo prete della parrocchia era molto nervoso per il suo esordio pubblico.
Quella era la sua prima messa. L'emozione e la presenza dell'Arcivescovo gli impedivano
quasi di parlare. Facendosi coraggio si avvicinò all'Arcivescovo facendogli presente il suo stato.
Questi gli sorrise benevolmente e, in via del tutto eccezionale, gli suggerì di mettere un pochino
di vodka nell'acqua del suo calice per ottenere un effetto corroborante e rilassante.
Il giovane prete ringraziò e seguì il consiglio. Quindi svolse la Sua funzione ed alla fine si sentì
molto euforico per com'erano andate le cose.
L'emozione era scomparsa ed il suo officiare e parlare era stato fluido e brillante. Passò il resto
della giornata sentendosi intimamente soddisfatto e la sera, quando andò a letto, si addormentò
felice come un cherubino.

Il giorno dopo gli fu recapitata una lettera.

Era dell'Arcivescovo e diceva:
"Caro Don Angelo, qualche appunto spicciolo sulla funzione di ieri:

La prossima volta, metta un po' di vodka nell'acqua e non viceversa; e si ricordi che
non sta bene mettere limone e zucchero sul bordo del calice.
La manica della tonaca non deve essere usata come tovagliolo.
Ci sono 10 comandamenti e non 12.
Ci sono 12 discepoli e non 10.
I vizi capitali non sono i peccati degli abitanti di Roma.
Non ci si riferisce alla croce come "quella grande T di legno".
La toilette dove si è recato a metà messa per un'improvvisa urgenza, in realtà era il confessionale…
L'acqua Santa serve per benedire, e non per rinfrescarsi la nuca sudata.
Le Ostie vanno distribuite ai fedeli che si comunicano e non considerate alla stregua delle patatine
come antipastini accompagnati dal vino santo.
La messa deve durare 1 ora circa, e non due tempi da 45 minuti; e quello che girava vestito di nero
era il sagrestano, non l'arbitro.
La formula finale corretta è "La Messa è finita, andate in pace" e non "Che mal di testa, andate via tutti".

Per il resto, mi pare andasse tutto bene.


Re: Sacre e profane

Inviato: venerdì 8 maggio 2009, 0:17
da Mary
Bellissima! [k-ahah] [k-ahah] [k-ahah] [k-ahah]

Re: Sacre e profane

Inviato: sabato 23 maggio 2009, 11:11
da Miriam
Il missionario, parlava di Gesù ai giovani dei villaggi vicini che accorrevano a sentirlo. Uno di questi, un fedelissimo, da un po' di tempo non si faceva più vedere, il missionario allora chiede alla madre del giovane: "Come mai Tom non si fa più vedere? Aveva ancora tante cosa da imparare! Scommetto, che non sa che Gesù è morto!". "Oh - fa la donna, - non sapevo che fosse ammalato!".

Re: Sacre e profane

Inviato: domenica 24 maggio 2009, 16:43
da Spinna

Un cristiano, un arabo ed un ebreo parlando fra di loro
magnificano le capacità soprannaturali dei loro Dei.

Il cristiano, dice:
- Pensate che mi trovavo su una piccola barca, quando il mare si è improvvisamente gonfiato con onde enormi.
Sarei certamente affondato con la barca e sarei affogato.
Allora ho invocato il mio Dio ed il Signore ha subito calmato le acque e mi sono salvato!

L'arabo, allora, narra di un suo recente viaggio nel deserto e dice:
- Pensate che improvvisamente ha cominciato a soffiare un vento turbinoso che sollevando la sabbia rischiava di farmi morire soffocato.
Allora ho supplicato Allah ed il mio Dio ha calmato il vento facendomi trovare vicino ad un'oasi splendente, ricca di acqua cristallina.

L'ebreo a questo punto dice:
- Pensate alla grandezza del mio Dio.
Era di sabato, giornata nella quale gli ebrei per santificare Dio non possono svolgere nessuna attività. Mi trovavo per strada a Gerusalemme quando mi accorgo di avere davanti a me per terra un biglietto da 100 euro che per quanto detto prima non avrei potuto raccogliere.
Allora ho pregato il mio Dio e Lui, improvvisamente, ha trasformato il sabato in un Mercoledì!!!